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L'italianità dei vini di Villa Trasqua Espressione elegante del Chianti Classico

Gioiello del Chianti Classico di proprietà della famiglia di imprenditori svizzeri Hulsbergen, è curata della professionale passione del celebre enologo Franco Bernabei che ne ha tratto l'anima più vera delle cuvée

di Andrea Radic
 
28 giugno 2017 | 16:36

L'italianità dei vini di Villa Trasqua Espressione elegante del Chianti Classico

Gioiello del Chianti Classico di proprietà della famiglia di imprenditori svizzeri Hulsbergen, è curata della professionale passione del celebre enologo Franco Bernabei che ne ha tratto l'anima più vera delle cuvée

di Andrea Radic
28 giugno 2017 | 16:36
 

Franco Bernabei, celebre enologo e consulente di prestigiose aziende vinicole, possiamo dire che sia da sempre nel settore. Ha ereditato questa capacità da nonni e trisavoli e la tramanda ai suoi figli. «Cinque anni fa incontro Alan Hulsbergen (imprenditore svizzero) che ha acquistato in Chianti Classico, nei pressi di Castellina, Villa Trasqua, mi sono impegnato in quest'avventura per far crescere l'azienda con un progetto di sviluppo e valorizzazione». Così si racconta Bernabei in occasione di una degustazione di gran livello dei vini al Giacomo Bistrot di Milano, luogo elegante quanto le riserve proposte a giornalisti ed esperti del settore del calibro di Marco Gatti, che ha molto apprezzato la Cuvée Riserva Nerento 2013, edizione speciale dedicata alla Millemiglia.

L'italianità dei vini di Villa Trasqua Espressione elegante del Chianti Classico

«Era stato mio padre Hans - ricorda Alan Hulsbergen - a innamorarsi di questo territorio. La nostra famiglia è di zurigo e si occupa di trasporti ferroviari e telecomunicazioni, abbiamo anche una tenuta vinicola nel cantone di San Gallo. Quando abbiamo comprato Villa Trasqua, il vino andava in Svizzera, quasi nulla veniva venduto in Italia e nel resto del modo. Oggi siamo molto contenti della qualità raggiunta con Franco Bernabei. Il vino dedicato alla Millemiglia è in onore dell'entusiasmo di mio padre per le auto storiche e per la tradizione italiana che la corsa rappresenta. Sarebbe bello che l'anno prossimo la gara passasse vicino alla nostra proprietà nel Chianti Classico».

«Villa Trasqua è un gioiello del territorio del Chianti Classico - prosegue Bernabei - terreni verticalizzati su un plateau, vini agrressivi. Premetto che siamo per il rispetto dell'ambiente, forse tra i primi a introdurre la zonazione parlando di biologico molto in anticipo. Teniamo conto che il territorio del Chianti Classico si estende su 70mila ettari di cui il 10% a vigneto. Qui zonazione significa per noi aver individuato dieci corpi di vigneto sui quali abbiamo studiato territorio, microclima, sviluppando concetti di coltivazione a tutela della qualità del prodotto».

L'italianità dei vini di Villa Trasqua Espressione elegante del Chianti Classico

«Abbiamo valutato e studiato - continua - il materiale terroso. Ora fotograferemo tutte le viti catalogando i biotipi per piantare dieci nuovi ettari di vigneto. Mai dimenticare che per il vino serve tempo, molto tempo... non si può avere subito il Sassicaia... Speriamo nei prossimi dieci anni di lasciare qualcosa di valido a Villa Trasqua. La storia del vino in Italia ha passato cinque ere, "dei difetti", "della pulizia", "del legno", "del frutto", "della marmellata" - per quest'ultimo alcuni utilizzavano addirittura i concentratori. Poi siamo passati alle ere dei vitigni, quando esisteva solo il Cabernet, solo Sauvignon, solo Syrah. La vera unica era deve essere quella del vino, della terra e della famiglia. L'unica identità quella del vitigno, del clima, dell'uomo».

«Ciascun territorio ha una vocazione - conclude Bernabei - l'enologia non deve essere una pratica correttiva ma esaltare la tradizione del vino italiano. I vini cosiddetti "glamour" hanno fatto impennare l'innesco di barbatelle a danno dei vitigni autoctoni, siamo arrivati all'Amarone tagliato con il Primitivo». In modo molto netto Bernabei sostiene: «Se qualcuno si comporta così, vanno fatti nomi e cognomi, non si può condannare una denominazione per colpa di uno solo. Nel progetto vino vanno evitate globalizzazione e omologazione, io credo nell'unicità e nell'italianità, come a Villa Trasqua».

L'italianità dei vini di Villa Trasqua Espressione elegante del Chianti Classico

Posta a 400 metri di altitudine, la tenuta si trova a sud di Castellina in Chianti (Si), volgendo lo sguardo a ovest si intravede Monteriggioni. Sono coltivati 36 ettari di che diventeranno a breve 56, oltre a 20 di oliveto che produce un olio davvero notevole. Villa Trasqua è presente sul mercato dal 1965 e da allora a oggi sono stati compiuti enormi passi verso la qualità, davvero alta, raggiunta. Nel 2014 solo il 35% delle uve è diventato Chianti Classico, il resto è un stato declassato a Igt dalla stessa azienda, per non perdere qualità. Una decisione coraggiosa.

Il Chianti Classico Villa Trasqua ha una percentuale dell'80% di Sangiovese e il 20% di uve a bacca rossa autorizzate dal disciplinare del Consorzio, vinificato, svinato e affinato in legno. La Riserva "Fanatico" 2012 ha sentori di cuoio, vaniglia, una piacevole speziatura, profumi di bosco e sottobosco, un humus leggero. Acidità gengivale e tannino croccanti. Il Nerento Gran Selezione 2011 è un vino pieno, completo e complesso, di grande corpo è altrettanto vellutato. Completano la gamma il Trasquanello Rosato e un bianco di felice beva, infine il Vin Santo Trasanto Doc Occhio di Pernice. Chiude la degustazione il sogno di Bernabei, «un parco della sostenibilità che unisca le tre aziende che seguo in quel territorio specifico. Un luogo che consegni gli appassionati un'esperienza completa e indimenticabile».

Per informazioni: villatrasqua.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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