«Eravamo sulla buona strada, invece...». Silvano Brescianini ha riunito il Consorzio Vini della Franciacorta per fare il punto sulla situazione del mercato e le vendite di fine anno, e ha dichiarato: «Abbiamo fatto un'analisi ad ampio raggio, cercando di capire come sarà il bilancio di questo terribile 2020. Dopo la ripresa estiva, eravamo fiduciosi e ci aspettavano la volata di fine anno. Purtroppo le nuove restrizioni ballerine tra rosso, arancione e giallo per tutelare la salute pubblica e la riduzione quasi totale delle vendite verso il canale Horeca fanno presagire una perdita complessiva annuale delle vendite fra il 30 e il 50%».
ùLa Franciacorta non si piega di fronte alla crisi - foto: www.franciacorta.net
Un anno "horribilis" insomma, da dimenticare al più presto, anche se, precisa Brescianini, «il Franciacorta non perde di valore, si mantiene bene in cantina, è un capitale che depositiamo nei nostri caveau in attesa di tempi migliori».
Vendite attuali per l'80% sul mercato interno, mentre anche alcuni Paesi Ue, pur in presenza di varie restrizioni, hanno richiesto e stanno richiedendo le bollicine bresciane.
Nonostante la crisi, nessuna chiusuraInfine, due considerazioni tutt'altro che secondarie. «Da quel che risulta al Consorzio, tra le nostre oltre 100 cantine aderenti, non si segnalano né problemi di
liquidità né
chiusure di attività causa Covid-19. Importante è che
nelle feste di fine anno si consumino vini e prodotti enogastronomici italiani, in particolare lombardi. Sono insuperabili per qualità e bontà!».
Per informazioni:
www.franciacorta.net