«Occorre assorbire i colpi senza rompersi, resistere e cercare di fare sempre meglio, perché è in frangenti come questi che si vede la solidità di persone e aziende». Questo l'invito rivolto via video ai soci che in questi giorni si stanno preparando alla vendemmia da Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar. Una realtà che conta 230 soci per oltre 700 ettari di vigneto in prevalenza nelle colline della Valpolicella classica.
Vigneti collinari della cantina Valpolicella Negrar
Una vendemmia che lascerà il segno, difficile da scordare, soprattutto per le note difficoltà sanitarie, lavorative, sociali e produttive derivate dalla pandemia. Se poi si aggiungono eventi meteo, sempre meno a carattere eccezionale, come quelli occorsi quest'estate nel Veronese, lo spirito di resilienza a cui gli agricoltori sono già avvezzi dovrà essere ancor più esercitato quest'anno.
Sarà quindi una raccolta all'insegna della resilienza quella che si prepara ad affrontare la
cantina cooperativa veronese. «L'anticipo iniziale è stato riassorbito dalle basse temperature della fase finale di maturazione, per cui siamo in perfetto accordo con il calendario della raccolta in Valpolicella, quest'anno previsto verso il 10 settembre - spiega il direttore generale ed enologo Daniele Accordini - Dopo un periodo invernale asciutto, la ripresa vegetativa è stata segnata dalle piogge, mantenute nel periodo estivo con precipitazioni abbondanti che hanno reso necessaria una selezione molto accurata per mantenere alta la qualità».
La cernita delle uve per l'Amarone è infatti quella più difficile e deve essere fatta da persone in grado di svolgere bene il lavoro in tempi economicamente sostenibili. Ma quest'anno reperire manodopera esperta è problematico, in quanto mancano i braccianti stagionali dell’Est europeo a causa delle normative legate all’emergenza Covid, a cui i soci stanno sopperendo con il ricorso a familiari e personale locale.
Produzione in calo e vendemmia più costosa: ecco, in estrema sintesi, come si profila la vendemmia 2020 in Valpolicella. «Tra la riduzione di resa produttiva del 20% voluta dal Consorzio e la perdita di circa il 5% nelle zone pianeggianti a causa delle grandinate – puntualizza Accordini - quest'anno la produzione sarà in forte calo e questo dovrebbe, il condizionale è d'obbligo di questi tempi, far salire il valore delle uve. Ma sarà più alto anche il costo della vendemmia, perché dovremo fare diverse raccolte scalari, a cui siamo abituati, ma a cui dovremmo ricorrere ancor più quest'anno per raccogliere le uve in perfetto grado di maturazione, difforme nelle varie zone e per vitigno. La qualità delle uve si presenta buona e, ancora una volta, la parte collinare della Valpolicella, rimasta illesa dalla grandine, potrà darci in questa vendemmia ottimi vini da lungo invecchiamento».
Per informazioni:
www.cantinanegrar.it