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Giri di vite. Degustazioni d'estate

Bel tempo, alte temperature e socialità ritrovata sono degli assist perfetti per poter stappare in compagnia ottime bottiglie che accompagnino menu gourmet. Ecco cinque bollicine da non perdere

di Giuseppe De Biasi
 
29 luglio 2021 | 09:30

Giri di vite. Degustazioni d'estate

Bel tempo, alte temperature e socialità ritrovata sono degli assist perfetti per poter stappare in compagnia ottime bottiglie che accompagnino menu gourmet. Ecco cinque bollicine da non perdere

di Giuseppe De Biasi
29 luglio 2021 | 09:30
 

Il solstizio d’estate ha tagliato il nastro dell’avvio della bella stagione, insieme alla ripresa di una socialità a lungo repressa a causa delle restrizioni sanitarie. Quale momento migliore per una breve carrellata e qualche suggerimento di una buona bottiglia come fedele compagna di una cena fra amici.Considerate le temperature “tropicali” di queste ultime settimane ci concentriamo, ovviamente, a tipologie più consone al periodo quindi bollicine, bianchi e rosati (con una piccola eccezione).

Il Cartizze Superiore di Bortolomiol £$Giri di vite$£Degustazioni d'estate

Il Cartizze Superiore di Bortolomiol

Le bollicine

Partiamo dalle bollicine con la recente presentazione, qualche settimana prima della recentissima elezione di Elvira Bortolomiol a presidente del Consorzio di Tutela Conegliano-Valdobbiadene Docg (a cui facciamo i nostri più calorosi auguri di buon lavoro) dell’annata 2020 del Cartizze Superiore Docg, la pregiatissima collina di soli 107 ettari di vigneto che rappresenta il vertice qualitativo della denominazione, sottozona disciplinata fin dal 1969 e compresa tra le colline più scoscese di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene.

Una perfetta combinazione tra microclima e terreni che produce una bollicina fine con palette olfattiva fruttata di mela e pera, pesca e albicocca, con sentori di rosa e finale ammandorlato. In bocca è armonico ed elegante, morbido con i suoi tradizionali 25-26 grammi di residuo zuccherino, con lunga persistenza fruttata che fa onore alla fama, meritata, del Cartizze Superiore DOCG.

Rimaniamo in scia con Rdo Extra Dry 2020 della Masottina, il gioiellino della famiglia Dal Bianco, cantina fondata 75 anni fa da nonno Epifanio a Conegliano. L’acronimo Rdo sta per Rive di Ogliano, un cru che rappresenta il top della produzione aziendale sul fronte del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg. Vera essenza del territorio le Rive provengono esclusivamente da singola località, vendemmiate a mano e con una resa per ettaro inferiore. Sintesi riuscita di uve 100% Glera selezionate da vigneti di oltre 50 anni poggiate su terreni di origine morenico-alluvionale con depositi glaciali,  la nuova annata del Rive di Ogliano Extra Dry si presenta con un perlage fine e persistente con olfattivo di pera Williams, agrumato, cenni di frutta tropicale, fiori bianchi ed erbe aromatiche. Sorso morbido e sapido, di grande armonia e suadenza. Un vino icona da stappare come aperitivo a qualsiasi ora per uno charmat di classe superiore con una avvolgenza gustativa da metodo classico.

Le 4 bottiglie degustate £$Giri di vite$£Degustazioni d'estate

Le 4 bottiglie degustate


Dalle colline del Prosecco a quelle piacentine dove incrociamo le bolle rosate della linea “Pigro” dello storico marchio Romagnoli. Un’azienda storica oggi nelle mani esperte dell’enologo Alessandro Perini, che forte della sua solida esperienza formativa fra Toscana e Nuova Zelanda e della passione per le bollicine nobili ha dato nuova linfa al marchio. Ne è una nitida dimostrazione il Pigro Rosé, con macerazione a freddo sulle bucce per circa 12 ore di una parte delle uve di Pinot Noir per poi unirle in cuvée a quelle di Chardonnay e dar luogo a quel color buccia di cipolla tenue che caratterizza questo croccante metodo classico che affina 30 mesi prima di essere commercializzato. Naso suadente di piccoli frutti rossi, pompelmo rosa, fragoline di bosco e melagrana. Sorso che si espande sul palato con fragrante acidità, che pulisce la bocca e chiede subito il bis. Perfetto come aperitivo o come affidabile compagno di viaggio dei rinomati salumi piacentini si presta bene anche ad accompagnare cruditè di pesce, risotto ai frutti di mare come una frittura di pesce e verdure pastellate.

Nuova puntata verso nord-est per parlare della Ribolla Spumante della tenuta friulana di Albino Armani. Uno dei più rappresentativi autoctoni friulani, vitigno di carattere e personalità, decantato anche dal grande Veronelli, che Albino riesce a nobilitare sia nella versione ferma che in queste pregiate bollicine che riescono ad esprime il meglio dei terreni della Tenuta di Sequals, ricchi di sasso calcareo della Grave (in friulano claps) portati dalle esondazioni dei torrenti alpini. Una chicca raffinata, metodo classico brut nature con un residuo zuccherino praticamente nullo di soli 2-3 gr/l. Affinato 30 mesi sui lieviti nel calice si veste di un giallo paglierino intenso e di un perlage fine e persistente. Al naso propone aromi floreali e agrumati con un sorso fresco e minerale che ribadisce la franca personalità del vitigno. Da abbinare a frutti di mare di pari lignaggio come ostriche o tartufi di mare.

Piccola puntata oltre confine per scoprire come una giovale bollicina come il Crémant de Limoux Carte Rose Brut di Salazar, storica maison fondata nel 1890 a Champagne sur l’Aude in Occitania, marchio che dal 2017 è entrato a far parte della GCF - Le Grand Chais de France - uno dei più importanti gruppi vinicoli del mondo, di proprietà della famiglia Helfrich. Dai vigneti posti dai 300 ai i 500 mslm ai piedi dei Pirenei la Salazar produce questo Crémant con un blend di Chardonnay, Chenin e Pinot Noir, metodo classico con 18 mesi di affinamento dal brillante colore rosa chiaro, con un olfattivo di frutti rossi, lampone, ribes e ciliegia. Al gustativo appare subito appagante con freschezza e acidità ben equilibrate. Ideale come aperitivo o per accompagnare piatti della cucina orientale ma anche associato ad un conterraneo clafoutis di ciliegie.


 

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