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Moscato di Scanzo, il Consorzio conferma il direttivo e guarda al futuro

L'obiettivo è rafforzare le iniziative di diffusione del vino passito da Moscato a bacca rossa, unico al mondo e ancora poco conosciuto e valorizzato

 
23 febbraio 2022 | 16:34

Moscato di Scanzo, il Consorzio conferma il direttivo e guarda al futuro

L'obiettivo è rafforzare le iniziative di diffusione del vino passito da Moscato a bacca rossa, unico al mondo e ancora poco conosciuto e valorizzato

23 febbraio 2022 | 16:34
 

Il Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo si prepara alle nuove sfide nel segno della continuità. Il 21 febbraio, durante l'assemblea generale dei soci, si è riunito il Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo per il rinnovo del Consiglio di amministrazione e delle cariche di presidente e vicepresidente. L'assemblea è servita anche per fare il punto sull'annata appena conclusa e per fissare gli obiettivi del 2022; su tutti resta quello di rafforzare le iniziative di diffusione di un vino, unico al mondo, ancora poco conosciuto e valorizzato.

Moscato di Scanzo: il Consorzio conferma il Direttivo e guarda al futuro

Il Consorzio Moscato di Scanzo conferma presidente e Direttivo e fissa i nuovi orizzonti

Durante l'assemblea del Consorzio Moscato di Scanzo sono stati riconfermati i consiglieri in carica Andrea Simone Magri, Daniela Martinelli, Stefania Castoldi, come pure la presidente Francesca Pagnoncelli Folcieri e la vicepresidente Ippolita Lucchetti. È stato anche illustrato il bilancio dell’anno appena concluso, durante il quale il Consorzio ha lanciato diverse iniziative di approccio a questo vino sia in bergamasca e sia in giro per l’Italia, e l’andamento delle vendite presso la sede consortile, decisamente confortante. Un triennio, quello che si apre per la conduzione del Consorzio lombardo, durante il quale si vogliono rafforzare le iniziative di diffusione della conoscenza di questo passito da Moscato a bacca rossa unico al mondo, ancora troppo poco conosciuto e valorizzato. Il Consiglio di amministrazione pertanto lavorerà in continuità rispetto all’anno passato, rafforzando relazioni con altri istituzioni e associazioni del territorio, con realtà bergamasche legate alle produzioni enogastronomiche di eccellenza, perfezionando format che hanno dato buoni riscontri e aumentando appuntamenti e occasioni di degustazione.

Costruttivi i legami stretti con associazioni e la partecipazione agli eventi del settore

Particolarmente costruttivi sono stati i rapporti con Ascovilo, Associazione Consorzi Vinicoli Lombardi, che hanno consentito la partecipazione ad eventi di respiro internazionale - come la Milano Design Week e Vinitaly - con Ascom Bergamo, con cui sono state studiate delle degustazioni di abbinamento con salumi e formaggi bergamaschi, l’ingresso del Consorzio nella Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca. Segni di apertura importanti, che denotano la volontà di questo piccolo Consorzio di farsi conoscere. A tal fine continueranno anche le collaborazioni con le associazioni nazionali di Ais (l'associazione Italiana Sommelier) e Fisar (la Federazione Italiana Sommelier, Albergatori, Ristoratori), promosse e coordinate dal sommelier Federico Bovarini, ambasciatore del Moscato di Scanzo, con eventi di approfondimento della perla enologica bergamasca anche fuori dalla provincia e dalla regione, destinate ai professionisti del settore.

Moscato di Scanzo: il Consorzio conferma il Direttivo e guarda al futuro

Il primo obiettivo: «Far conoscere al mondo il Moscato di Scanzo»

L'obiettivo prioritario del Consorzio resta quello di far conoscere al mondo il Moscato di Scanzo, un passito rosso da vitigno aromatico, autoctono e con una storia secolare radicata sul territorio. «Sono sicura che la maggior parte dei lettori non ne abbia nemmeno sentito parlare - commenta la Presidente Francesca Pagnoncelli Folcieri- È normale se si pensa che alla fine degli anni ’80 i produttori erano meno di una decina e la maggior parte produceva per il proprio consumo senza raggiungere nemmeno il centinaio di bottiglie».

 

«Il Moscato di Scanzo è una ricchezza»

«Viviamo un momento favorevole per le produzioni di nicchia e ancora sconosciute come il nostro Moscato: con la pandemia siamo diventati più curiosi, più coscienti di cosa versiamo nel bicchiere, più esigenti anche in termini di consumo di vino - ha ripreso Pagnoncelli - Come produttori stiamo imparando che il primo modo per crescere e migliorare è confrontarsi tra noi, senza paura che vengano rubati segreti o ricette magiche. Ogni produttore interpreta il Moscato a modo suo, lo abbiamo verificato durante le degustazioni proposte nel 2021. Siamo riusciti a metterne a confronto una dozzina e ci siamo resi conto, noi per primi, della varietà e ricchezza di espressione dei diversi Moscato di Scanzo in bottiglia. È una ricchezza che ci fa onore, segno di una produzione rispettosa della terra e dei suoi ritmi, espressione delle diverse annate e terroir, risultato di un lavoro sartoriale sullo stesso vitigno. Queste differenze, particolarmente evidenti per produzioni ridotte come le nostre - massimo 60.000 bottiglie da mezzo litro annui in tutta la Docg - impressiona favorevolmente chi si accosta a queste degustazioni di confronto. Non si parla di qualità, sempre molto alta, ma di differenti espressioni dello stesso vitigno, che ognuno di noi, in base alla sua storia, tradizione, scelte, riesce ad imprimere al suo Moscato».

 

Per informazioni: consorziomoscatodiscanzo.it

 

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