La creatività, la ricerca, l’innovazione, l’heritage: questi i valori che marcano i codici stilistici di Fear No Dark, il nuovo progetto enologico della famiglia Pasqua e ultima icona che ne personifica la visione. La volontà di innovare spinge la cantina oltre i confini dell’esplorato e della tradizione, che in vigna e in cantina si custodisce e si guarda con rispetto, ma non con soggezione.
Pasqua, presente alla 55esima edizione del Vinitaly, sfida metaforicamente il buio, simbolo dell’inesplorato, e continua il suo percorso di innovazione, verso un orizzonte enologico da tracciare, senza temere sfide e confronti. Non avere paura del buio significa anche avere il coraggio di credere in una vigna che sorge in una delle parcelle più ombrose, più fredde e impervie del vigneto Mai Dire Mai, un vigneto straordinario su cui la famiglia lavora dal 2010.
Pasqua ha realizzato un'installazione immersiva nelle gallerie mercatali di fronte alla fiera dedicata a Fear No Dark
«Abbiamo cercato di portare un messaggio di tensione verso l'innovazione, verso il non fermarsi mai nello sperimentare.La creatività è uno dei nostri valori fondanti. Abbiamo portato una grande installazione immersiva nelle gallerie mercatali, proprio di fronte alla fiera per lanciare un nuovo progetto, un nuovo vino - racconta Riccardo Pasqua, amministratore delegato dell'azienda - E di cosa si tratta? Proprio di «Fear No Dark, un blend di cabernet sauvignon e oseleta (5%), che nasce da una parcella unica di cinque ettari all'interno di una proprietà chiamata “Mai dire mai”, che si trova nella Valpolicella orientale, tra la Valle di Illasi e di Mezzane. Fear No Dark è un vino che arriva dalla parte nascosta e inesplorata della luna, che è stato proprio il tema della nostra installazione».
Innovazione e sperimentazione per il nuovo progetto enologico
Le uve provengono da una singola parcella di 5,1 ettari, localizzata nel punto più appartato della proprietà, con esposizione a nord-est. «Questa porzione di vigneto è la più ombreggiata, fresca e esposta ai venti provenienti dai monti Lessini - prosegue Riccardo Pasqua - Tale parcella, che è la prima piantata nella proprietà, circa 40 anni fa, si sviluppa su due grandi balze, sovrastate da una collina che crea diverse zone d’ombra, determinando così tempi di maturazione differenti tra le due. La coltivazione è a pergola, con una densità per ettaro di 4.000 piante e una resa di 75 quintali. Prima dell’imbottigliamento il vino riposa in media 16 mesi, in tonneaux da 500 litri e barrique da 225 litri, entrambe di rovere francese nuove».
Ottimisti e ambiziosi per il futuro
L'amministratore delegato di Pasqua ha mostrato grande soddisfazione per l'edizione 2023 di Vinitaly, sottolineando che sono stati numerosi i contatti e gli appuntamenti sia con clienti del canale Horeca Italia sia internazionali. «La creatività è uno dei nostri valori fondanti e tutti i nostri successi sono basati su di essa - aggiunge Riccardo Pasqua - in ogni step che li compone: dal wine making alla scelta del nome del vino, dalla scelta dell'etichetta alla modalità di comunicazione nei nostri mercati principali.
Lo stand di Pasqua al Vinitaly
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Il nuovo progetto enologico Fear No Dark, a cui è stata dedicata un'installazione immersiva e un evento da Pasqua
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Lo stand di Pasqua ha registrato la visita di clienti dell'Horeca Italia e internazionali
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Riccardo Pasqua, amministratore delegato di Pasqua
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«Il futuro? - conclude l'amministratore delegato - Noi siamo molto ambiziosi e ottimisti e abbiamo un gruppo di talenti strepitoso, giovane e internazionale e a maggioranza di quote rosa. Pensiamo che il nostro brand abbia un'ottima reputazione e sia pronto per fare un grande salto in avanti».
Pasqua Vini
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