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Presentazione

La cantina cooperativa Vite Colte, vini piemontesi tra i grattacieli di Milano

La piemontese Vite Colte si è presentata al prestigioso Ceresio7 di Milano. Nata negli anni 80, oggi è un punto di riferimento internazionale con sede a Barolo (Cn), con 180 viticoltori

di Guido Gabaldi
 
01 giugno 2023 | 08:30

La cantina cooperativa Vite Colte, vini piemontesi tra i grattacieli di Milano

La piemontese Vite Colte si è presentata al prestigioso Ceresio7 di Milano. Nata negli anni 80, oggi è un punto di riferimento internazionale con sede a Barolo (Cn), con 180 viticoltori

di Guido Gabaldi
01 giugno 2023 | 08:30
 

A Milano, in zona Garibaldi-Porta Nuova, l’area con la più alta concentrazione di grattacieli, i vini piemontesi di “Vite Colte” si sono presentati al Ceresio7 nel corso di un elegante Private Tasting a bordo piscina. Con il suo spettacolare terrazzo tra luci, vetrate, due piscine con affaccio emozionante sullo skyline milanese e tante opere d’arte, il Ceresio7 è sinonimo oggi di ospitalità e lusso: un cocktail & bar restaurant in cui lo chef Elio Sironi esprime il suo pensiero gastronomico ad ogni ora della giornata, dalla colazione al dopo cena.

La cantina cooperativa Vite Colte, vini piemontesi tra i grattacieli di Milano

La cantina cooperativa piemontese Vite Colte si è presentata al Ceresio7 di Milano

L’ospite d’onore della serata, “Vite Colte”, è una cantina cooperativa che nel tempo è diventata un punto di riferimento internazionale. Nasce nelle Langhe negli anni ’80 ed oggi raccoglie 180 viticoltori per un totale di circa 300 ettari ubicati soprattutto nel comune di Barolo (Cn), dove si trova la sede principale, ma anche nel resto delle Langhe e in Monferrato. I poderi sono spesso coltivati in regime biologico o seguendo i princìpi della lotta integrata. Le vinificazioni e gli affinamenti hanno luogo in uno stabilimento di produzione tecnologicamente avanzato, che ospita anche opere d’arte ed è affiancato da un’esposizione permanente d’interesse turistico e culturale.

Bindi

Gregorio Fortino, responsabile commerciale della cooperativa Vite Colte

Qualche altra notizia di prima mano ce la fornisce Gregorio Fortino, responsabile commerciale Nord Ovest della cooperativa. «I nostri 180 viticoltori», racconta Fortino, «non vogliono soltanto produrre, ma sono impegnati a raggiungere livelli qualitativi di eccellenza. Abbiamo scelto di concentrarci sui vitigni autoctoni piemontesi; in un certo senso è il nostro territorio, così ricco di storia enologica, che ce lo chiede. I soci sono presenti in Alta Langa, terre del Barolo, Monferrato astigiano e alessandrino, e di recente ci siamo spinti fino al tortonese. Abbiamo in catalogo i personaggi più noti, come Barolo, Nebbiolo, Barbaresco, Barbera d’Asti e d’Alba, Dolcetto, Spumanti Alta Langa, Timorasso e Gavi. Rappresentiamo quindi una fascia ampia della regione, il che aumenta le nostre responsabilità: si tratta di dare a ciascuno lo spazio che merita».

Vite Colte è solo produzione e distribuzione di vino o è un progetto a più ampio raggio?
«Il bello della viticoltura è proprio la facilità di abbinamento: alla cucina, all’ospitalità, ad altre storie ed iniziative. Noi ci rivolgiamo soprattutto a ristoranti ed enoteche, ed in genere a tutti coloro che servono i nostri prodotti direttamente al pubblico, essendo convinti che il vino sia un po’ l’altra faccia dell’ospitalità; dovrebbe essere, in realtà, il punto centrale di un’esperienza che non punta solo sul piacere della tavola ma anche sulla scoperta del territorio. A parte la nostra clientela, molto focalizzata sugli aspetti enoturistici, anche ‘Vite Colte’ fa la sua parte: la nostra cantina di Barolo è aperta alle visite, sia degli operatori di settore sia del pubblico in genere, in modo che i processi produttivi siano visibili a tutti e ci sia la massima trasparenza. La struttura è molto bella, perfettamente integrata nel paesaggio grazie a una lettura contemporanea del linguaggio architettonico tradizionale, che si esprime mediante la scelta di segni e di materiali eco-compatibili. La curvatura delle coperture in rame del corpo principale, che continua in un prato ricurvo a forma di collina, si accorda bene con il movimento e i colori delle Langhe ed è funzionale alle esigenze produttive con minimo consumo energetico».

Le pietanze ben studiate ed assortite del Ceresio7 hanno chiamato in causa i grandi classici di “Vite colte”: dal metodo classico Alta Langa “Cinquecento” al nuovo bianco da monovitigno Timorasso “Derthona” ed al Sauvignon blanc “Tra Donne Sole”. In finale, non potevano mancare il Nizza Riserva “La Luna e i Falò” ed il Moscato Passito “La Bella Estate”: due etichette che omaggiano i romanzi dello scrittore Cesare Pavese e lo straordinario territorio piemontese.

Vite Colte - Cantine in Barolo
Via Bergesia, 6, 12060 Barolo CN
Tel. 0173 564611

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