Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 26 aprile 2024  | aggiornato alle 16:53 | 104822 articoli pubblicati

Ripartiamo dal vino: Moscato Secco Piemonte Doc “Pasucrà” 2020 Forteto della Luja

Un vino fermo, dal colore giallo dorato. Al naso esprime un aroma intenso e persistente con sentori minerali, agrumati e idrocarburi complessi. Il gusto è fresco, sapido e persistente, suggerisce il mare

 
13 maggio 2021 | 09:30

Ripartiamo dal vino: Moscato Secco Piemonte Doc “Pasucrà” 2020 Forteto della Luja

Un vino fermo, dal colore giallo dorato. Al naso esprime un aroma intenso e persistente con sentori minerali, agrumati e idrocarburi complessi. Il gusto è fresco, sapido e persistente, suggerisce il mare

13 maggio 2021 | 09:30
 

L’azienda agricola Forteto della Luja è giunta all’attuale titolare Giovanni Scaglione dalla famiglia materna del padre Giancarlo. L’accorpamento aziendale è documentato dal 1826, mentre la grotta-cantina in pietra e una parte dei fabbricati risale alla fine del 1700. Fino al 1985 l’azienda veniva gestita per la produzione di uve atte alla vendita e solo una piccola parte vinificata. Nel 1985 su incoraggiamento di Giacomo Bologna, riprendendo l’antica tradizione del bisnonno di Giovanni, iniziava con la surmaturazione dell’uva Moscato, la produzione del Moscato Passito Piasa Rischei (che raggiungeva prestigiosi riconoscimenti) e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 19 maggio 1992 della Doc Loazzolo vendemmia tardiva. La Doc Loazzolo è attualmente considerata la più piccola d’Italia. Il nome Forteto della Luja deriva dal nome dei boschi attraversati dal Rio Luja che circondano i vigneti aziendali. L’azienda è dal 2007 Oasi affiliata al WWF e dal 2011 sede didattica dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Il responsabile dell’oasi naturalistica è l’eco-viticoltore Giovanni Scaglione.

Vino degustato: Moscato Secco Piemonte Doc “Pasucrà” 2020 Forteto della Luja

“Pasucrà” è un termine dialettale piemontese che significa “non dolce”. Si tratta di un vino nuovo ma antichissimo, figlio della tradizione contadina del “filtrato dolce” che col passare dei mesi estivi diventava secco. Le uve vengono raccolte mature ma non surmature, con accurata scelta dei grappoli in piccole cassette forellate. Dopo la pigiatura le vinacce vengono lasciate in macerazione a freddo per più di 24 ore e sofficemente pressate per ottenere un mosto ricco di polifenoli. La fermentazione avviene con lieviti della casa appositamente selezionati fino ad ottenere un vino completamente secco. Segue la stabilizzazione a freddo e l’imbottigliamento. Il vino ottenuto è fermo, dal colore giallo dorato. Al naso esprime un aroma intenso e persistente con sentori minerali, agrumati e idrocarburi complessi. Il gusto è fresco, sapido e persistente, suggerisce il mare. Da bere ben freddo (6-12°C). Molto adatto ad accompagnare coquilles, cruditè, piatti orientali, crostacei, molluschi, verdure, antipasti, primi e carni bianche.

£$Ripartiamo dal vino$£ “Pasucrà” 2020 Forteto della Luja
Moscato Secco Piemonte Doc “Pasucrà” 2020 Forteto della Luja


Per informazioni: www.fortetodellaluja.it


Paolo Porfidio è laureato in enologia e lavora come head sommelier al ristorante Terrazza Gallia, al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano. Si è classificato primo nel sondaggio “Personaggio dell’anno 2019 - Premio Italia a Tavola” nella categoria Sala e Hotel. Grande è la sua popolarità nel mondo professionale e sui social network, tanto che nel sondaggio è risultato il candidato più votato in assoluto tra tutte le categorie. Di recente è stato nominato coordinatore di Aspi (Associazione sommellerie professionale italiana) Milano.

Paolo Porfidio al Terrazza Gallia
Paolo Porfidio al Terrazza Gallia



a Iria Vinum

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Molino Dallagiovanna
Cattel
Giordana Talamona
Senna
Union Camere

Molino Dallagiovanna
Cattel
Giordana Talamona

Senna
Prugne della California
Nomacorc Vinventions