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Via la plastica dalle vigne Progetto pilota in Franciacorta

L’esperimento è partito al vigneto Ambrosini di Cazzago San Martino (Bs). Dieci chili di plastica sono stati sostituiti con una fibra ricavata dalle foglie degli alberi.

di Renato Andreolassi
 
15 gennaio 2020 | 09:18

Via la plastica dalle vigne Progetto pilota in Franciacorta

L’esperimento è partito al vigneto Ambrosini di Cazzago San Martino (Bs). Dieci chili di plastica sono stati sostituiti con una fibra ricavata dalle foglie degli alberi.

di Renato Andreolassi
15 gennaio 2020 | 09:18
 

“Vigneti plastic free”: in Franciacorta è partito a livello sperimentale un progetto per sostituire i lacci in plastica con quelli in raffia (o rafia), una fibra che si ricava dalle foglie di alberi ad alto fusto facilmente degradabile. Grazie all'Associazione 5R che sta per “riduzione, recupero, riuso, riciclo e riprogettazione” e ai volontari di “Piantumazioni selvagge”, l'operazione pulizia è scattata nei giorni scorsi nel vigneto Ambrosini di Cazzago San Martino (Bs).

I lacci in plastica sono stati sostituiti con quelli in fibra vegetale (Via la plastica dalle vigne Progetto pilota in Franciacorta)

I lacci in plastica sono stati sostituiti con quelli in fibra vegetale

Su circa 3500 metri dell'azienda vitivinicola sono stati raccolti oltre 10 chili di lacci in plastica che diversamente sarebbero finiti nel terreno e fra le radici delle viti. «Abbiamo deciso di accettare la sfida - dice Lorenzo Ambrosini, uno dei titolari - sostituendo alla plastica la raffia che dopo un paio d'anni si decompone naturalmente senza creare danni alla natura. Certo, i costi rispetto alla plastica sono più alti, ma se vogliamo rispettare l'ambiente e dare un segnale, dobbiamo fare qualcosa di concreto, all'insegna davvero del bio. È un messaggio e un segnale anche per le altre 120 aziende che aderiscono al prestigioso Consorzio bresciano».

E allo stesso organismo è stato sottoposto il progetto innovativo affinché venga fatto conoscere seguendo la linea biologica perseguita da anni dal presidente, Silvano Bresciani. Insomma, meno plastica e più raffia in sostituzione dei tradizionali lacci dei salici - in via di estinzione - che tenevano legate le piante ai sostegni. Un esempio virtuoso all'inizio della stagione della potatura che potrebbe portare, se impiegato in tutti i vigneti della Franciacorta, ad una sensibile riduzione dell'inquinamento ambientale. «Secondo i nostri calcoli - conclude il presidente di 5R Marco Migliorati - se su 3500 m2 si sono rastrellati 10 kg di lacci di plastica, su 3mila ettari se ne potrebbero raccogliere (o non impiegare) 90mila kg. Come dire, tutta salute per noi e per l'ambiente».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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