Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 21 dicembre 2025  | aggiornato alle 08:59 | 116469 articoli pubblicati

La Doc Ron del Venezuela Simbolo di trasparenza nel settore

Il consorzio dei produttori venezuelani nasce nel 2003 con l’obiettivo di fare chiarezza all’interno del settore dei rum. Le aziende che aderiscono al consorzio inseriscono sull’etichetta un logo come simbolo di garanzia

di Davide Staffa
 
14 novembre 2015 | 09:35

La Doc Ron del Venezuela Simbolo di trasparenza nel settore

Il consorzio dei produttori venezuelani nasce nel 2003 con l’obiettivo di fare chiarezza all’interno del settore dei rum. Le aziende che aderiscono al consorzio inseriscono sull’etichetta un logo come simbolo di garanzia

di Davide Staffa
14 novembre 2015 | 09:35
 

Per fare un può di chiarezza e dare un segnale di serietà ai consumatori di rum, nel 2003 è nato questo consorzio che ha stilato un vero e proprio disciplinare di produzione dove vengono indicati dei chiari paletti per garantire un livello qualitativo alto. In questo momento nel mondo della produzione planetaria del rum sono in pochissimi a garantire questo servizio ai consumatori: in Martinica troviamo l’Aoc (Appellation d’origine contrôlée) garantita dalla madre patria francese, in Guadalupe e Maria Galante c’è l’Ao, in Guatemala è nata da poco la Do, Denominación de origen e alle Isole Canarie c’è il ron Miel de Canaries Dgp - Denominacion geografica protegida.



Oggi al consorzio dei produttori venezuelani hanno aderito praticamente tutti i maggiori produttori locali, dove troviamo aziende del calibro di Diplomatico, Santa Teresa, Pampero, Roble Viejo, Carupano, Ocumare, Veroes, El Muco, Canevaral, Cacique, Estelar, Canaima, Tepuy e Bodega 1800. Sul logo che queste aziende appongono sull’etichetta come simbolo di garanzia, troviamo un disegno che rappresenta tre idiomi: “the sun”, “the man” e “the sugar cane”, cioè il sole, l’uomo e la canna da zucchero, elementi fondamentali per la produzione del ron.

Le principali garanzie che questi produttori si sono dati sono che il ron è prodotto esclusivamente dalla melassa della canna da zucchero, che trova in questo paese un clima tropicale ideale, molto sole, acqua pura, terreni ricchi di sostanze minerali che apportano alta qualità al distillato e bassissimo inquinamento. L’invecchiamento minimo per la miscela di un ron invecchiato è garantito a 2 anni in barili di rovere bianca, mentre per le categorie Premium e Super Premium devono avere nella fase del blend, un invecchiamento minimo di 4 anni per il rum più giovane utilizzato.



Altri parametri sono che i ron devono avere tassativamente dai 40 ai 50° vol, una quantità di metanolo massimo fissato a 10 mg per 100 ml, una quantità di Aldeidi di 6 mgr x 100 ml e 200 mgr x 100 ml di esteri, elementi che , se tenuti bassi, regalano al distillato finale leggerezza gustativae grande pulizia aromatica all’esame olfattivo. Questo è un segnale forte lanciato al mercato dei rum, nella speranza che anche altri produttori seguano questa strada per cercare la chiarezza e la massima trasparenza in questo mercato che non è mai stato purtroppo regolamentato e che ancora oggi genera confusione al consumatore finale.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Lesaffre
Galbani Professionale
Pavoni

Lesaffre
Galbani Professionale

Pavoni
Molino Pasini