Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 20 dicembre 2025  | aggiornato alle 21:09 | 116469 articoli pubblicati

I vini dell'azienda Calcagno ad alta quota Più finezza ed eleganza all'assaggio

Positivi i primi risultati del progetto “Vini d’alta quota”, una sperimentazione dell’azienda vinicola Calcagno, in collaborazione con l’Ingv di Catania, che dimostra l'effetto dell'altitudine sulla maturazione del vino

di Piero Rotolo
 
15 novembre 2016 | 11:01

I vini dell'azienda Calcagno ad alta quota Più finezza ed eleganza all'assaggio

Positivi i primi risultati del progetto “Vini d’alta quota”, una sperimentazione dell’azienda vinicola Calcagno, in collaborazione con l’Ingv di Catania, che dimostra l'effetto dell'altitudine sulla maturazione del vino

di Piero Rotolo
15 novembre 2016 | 11:01
 

Un progetto d’avanguardia nato quasi per caso grazie allo stimolo continuo a sperimentare su un territorio come quello dell’Etna che rappresenta un’unicità a livello internazionale. Così nel luglio del 2015 è stata lanciata l’iniziativa “Vini d’alta quota”, grazie ad una sorta di joint venture virtuosa fra l’azienda Calcagno e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Scopo del progetto, verificare le teorie di Pasteur sulla migliore conservazione di un prodotto fermentato come il vino in quota, dove l’aria è più rarefatta per la bassa concentrazione di ossigeno per verificarne l’evoluzione.

I vini dell'azienda Calcagno ad alta quota Più finezza ed eleganza all'assaggio

Inoltre, l’attività del vulcano in quota provoca continue micro oscillazioni che possono influenzare l’affinamento del vino. Così la famiglia Calcagno, grazie alla disponibilità del direttore dell’Ingv di Catania, Eugenio Privitera, ha allestito all’interno dell’Osservatorio dell’Etna di Pizzi Deneri (Linguaglossa) dell’Ingv, a un’altitudine di 2.813 metri e a circa 500 metri dal cratere centrale del vulcano, un corner dedicato all’affinamento di un lotto di bottiglie di vini dell’azienda Calcagno, posizionati in casse di legno, per un periodo di 12 mesi.

Un affinamento estremo ad un passo dal cielo per i vini Calcagno, al fine di verificarne il processo di maturazione e la longevità. Trascorso un anno di sperimentazione, le bottiglie sono state recuperate e presentate nella sede Ingv del capoluogo etneo, alla presenza di giornalisti enogastronomici, enologi, sommelier e tecnici per constatare i risultati ottenuti.

I vini dell'azienda Calcagno ad alta quota Più finezza ed eleganza all'assaggio

All’incontro, a tratti emozionante per l’attesa di scoprire aromi, sapori e percezioni visive di questo vino, moderato dal giornalista gastronomico Antonio Iacona, sono intervenuti: il direttore dell’Ingv di Catania, Eugenio Privitera; i titolari della cantina, Franco, Gianni e Giusy Calcagno; il responsabile digital marketing dell’azienda, Pietro Galvagno; l’enologo della cantina, Alessandro Biancolin; il sommelier che ha guidato la degustazione tecnica, Mauro Cutuli; e lo chef Seby Sorbello, Patron di Sabir Gourmanderie a Zafferana Etnea (Ct) e presidente Fic Promotion, che ha deliziato i partecipanti con realizzazioni culinarie intitolate ai sapori dell’Etna e dell’autunno.

«Il nostro è un ente di ricerca - ha detto il direttore Ingv, Eugenio Privitera - gestiamo 450 sensori su tutto il territorio, di cui 160 solo sull’Etna, che sono attivi 24 ore su 24. In tutto questo scenario scientifico, poco più di un anno fa si è presentata la cantina Calcagno con questo progetto sperimentale interessante. Da qui la nostra decisione di sostenerlo, nell’interesse di un territorio, quello etneo, che è tra i più promettenti a livello nazionale e internazionale. Il progetto è stato per noi a costo zero e senza fini di lucro».

I vini dell'azienda Calcagno ad alta quota Più finezza ed eleganza all'assaggio

Giusy Calcagno

Infatti, i vini affinati a quota 2.813 metri saranno messi all’asta e il ricavato sarà interamente devoluto all’Ingv per la ricerca. «Il progetto, di natura sperimentale - ha spiegato dal punto di vista tecnico l’enologo della cantina, Alessandro Biancolin - è il primo nel suo genere e si basa sulle teorie di Pasteur chimico, biologo e microbiologo francese, il quale sosteneva che l’aria in alta quota con meno ossigeno, mantiene i vini più giovani e ne migliora la conservazione, favorendo il rallentamento del processo di maturazione del vino e, quindi, la longevità dello stesso; evolvendosi sia dal punto di vista organolettico, che da quello riguardante la tonalità del colore».

Sono state aperte e degustate le etichette “Arcuria Etna Rosso” (2013); “Feudo di mezzo Etna Rosso” (2013); “Caricante Bianco” (2014) e “Arcuria Rosato” (2014). I risultati sono stati incredibili: in tutti i vini degustati è stata riscontrata una particolare finezza, freschezza, eleganza e armonia. «I miei vini - ha affermato Giusy Calcagno, rappresentante della quarta generazione della famiglia Calcagno - rappresentano la parte emotiva della cantina e sono riempiti di Etna».

I vini dell'azienda Calcagno ad alta quota Più finezza ed eleganza all'assaggio

Assieme a Franco e Gianni, Giusy guida l’azienda di famiglia in località Passopisciaro (Castiglione di Sicilia), contrada Arcuria - Feudo di mezzo. Situati tra il parco dell’Etna e il parco fluviale dell’Alcantara, impiantati su colate laviche antiche, i vigneti, risalenti ai primi anni del secolo scorso, si sono fatti spazio tra la durezza della natura e immersi in scenari spesso quasi lunari. Il risultato è un contrasto di colori che va dal nero lavico al giallo delle ginestre, al verde cangiante, a seconda delle stagioni. Una vera opera d’arte che lascia i visitatori di questi luoghi favorevolmente colpiti. In questo contesto nascono i vini Calcagno.

foto: Elia Priolo


Azienda Calcagno
via Regina Margherita - Passopisciaro, Castiglione di Sicilia (Ct)
Tel 338 7772780
www.vinicalcagno.it
info@vinicalcagno.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Galbani Professionale
Robo

Galbani Professionale
Robo

Pentole Agnelli
Pavoni