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Il vino a servizio del sociale a "La Porta del Parco" di Mozzo

Il complesso agricolo La Porta del Parco ha presentato il suo Riesling Italico 2015, il vino dell'ultima vendemmia, e ha annunciato la partenza di altre attività, come la realizzazione di un bosco adibito a parco giochi

 
21 aprile 2016 | 14:43

Il vino a servizio del sociale a "La Porta del Parco" di Mozzo

Il complesso agricolo La Porta del Parco ha presentato il suo Riesling Italico 2015, il vino dell'ultima vendemmia, e ha annunciato la partenza di altre attività, come la realizzazione di un bosco adibito a parco giochi

21 aprile 2016 | 14:43
 

La Porta del Parco, un complesso agricolo situato a Mozzo (Bg) composto da un vigneto e da un'area verde, ha presentato il suo vino dell’ultima vendemmia, un Riesling Italico 2015 del vigneto Masnada, e per l’occasione è stato fatto il punto sulla gestione dell’area, di circa 7,5 ettari, affidata alle cooperative sociali Oikos e Alchimia, ideatrici del progetto insieme al Comune di Mozzo.



Oltre alla piantumazione di un frutteto e all’assegnazione di 18 orti urbani, ci sono molte altre attività in programma. Tra questa la piantumazione di un bosco, che sarà adattato a area giochi. Inoltre dei 7,5 ettari a disposizione delle cooperative, ben sei sono occupati da vigneti, tutti a conduzione biologica.

«Lungo via Trento, al confine con Bergamo - afferma il sindaco di Mozzo Paolo Pelliccioli (nella foto, il primo da sinistra) - sarà piantumato un vero e proprio bosco che renderà il complesso ancora più green, inoltre sarà attrezzato un parco giochi con esperienze sensoriali, adatto anche per bambini portatori di handicap. Siamo soddisfatti per il nostro vino che piace ed è tutto venduto, ma pensiamo anche al sociale e quindi a offrire in questo polmone verde tutti i servizi possibili».

Paolo Pelliccioli, Ferruccio Barabani e Angelo Divittini
Paolo Pelliccioli, Ferruccio Barabani e Angelo Divittini

«Oltre al Riesling - precisano il presidente di Oikos Ferruccio Barabani (nella foto, al centro) e l’agronomo Angelo Divittini (nella foto, il terzo da sinistra) - sono in produzione vigne di Schiava e Merlot che usiamo per ottenere vini Igt Bergamasca Bianco e Rosso. Il Valcalepio Doc lo otteniamo dalle vigne che lavoriamo a Villa d’Almè, circa 2 ettari e mezzo, tutti biologici, mentre adesso siamo sempre più impegnati nella valle di Astino, dove abbiamo già piantato un ettaro a Chardonnay, da cui otterremo spumante Metodo classico. Ci resta un ettaro e mezzo che pianteremo a Incrocio Manzoni e Chardonnay aromatico. In totale lavoriamo 12 ettari, per un totale di 30 mila bottiglie e 10 mila litri di sfuso».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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