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Primo International Scotch Day Il 10 febbraio si celebra il re del whisky

La ricorrenza è stata introdotta da Diageo che ha colto l’occasione per sfatare alcuni miti legati allo Scotch e ricordare le sue principali caratteristiche, come quella dell’invecchiamento in botti di quercia

 
07 febbraio 2017 | 15:01

Primo International Scotch Day Il 10 febbraio si celebra il re del whisky

La ricorrenza è stata introdotta da Diageo che ha colto l’occasione per sfatare alcuni miti legati allo Scotch e ricordare le sue principali caratteristiche, come quella dell’invecchiamento in botti di quercia

07 febbraio 2017 | 15:01
 

L’International Scotch Day è la nuova festività globale introdotta da Diageo in onore dello Scotch, il regalo della Scozia al mondo. Le celebrazioni sono state fissate per il 10 febbraio e invitano gli appassionati di tutto il mondo ad alzare i loro bicchieri di Scotch e onorare un distillato nato per essere degustato in compagnia, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.

Primo International Scotch Day  Il 10 febbraio si celebra il re del whisky

Ronan Beirne, global marketing director di Diageo ha commentato: «Abbiamo lanciato l’International Scotch Day per portare sotto i riflettori la categoria degli Scotch Whisky, aiutare ad aumentarne la consapevolezza e approfondirne la conoscenza nel mondo». Ronan ha poi aggiunto: «Lo Scotch deve il suo successo alla sua integrità, qualità e autenticità e nessun altro spirit è in grado di offrire lo stesso range di sapori, di texture e di note gustative. Le mode passano ma lo Scotch rimane sempre di tendenza e sentiamo che è giunto il momento di celebrarlo come merita».

L’International Scotch Day è stato introdotto dopo il successo di #LoveScotch, la campagna social globale il cui hashtag è stato postato e condiviso da tutti coloro che amano lo Scotch nel mondo. Per celebrare al meglio l’International Scotch Day ecco 10 pillole da sapere, per mettere alla prova la propria conoscenza, per imparare qualcosa di nuovo o per fare impressione sugli amici levando il proprio bicchiere di Scotch per brindare:

  • Per produrre lo Scotch vengono utilizzati solo 3 ingredienti base: acqua, cereali e lievito.
  • Lo Scotch può essere prodotto solo in Scozia.
  • Lo Scotch è l’unico tipo di whisky che è consentito produrre in Scozia.
  • Lo Scotch può essere invecchiato solo in botti di quercia, solo in Scozia e per un periodo non inferiore ai tre anni.
  • Lo Scotch è il whisky preferito al mondo ed è il più venduto al mondo; rappresenta inoltre oltre la metà delle vendite globali di whisky.
  • Tutto lo Scotch è whisky, ma non tutto il whisky è Scotch. Il whisky per essere chiamato Scotch deve essere prodotto solo ed esclusivamente in Scozia, mentre negli altri paesi prende altri nomi, come per esempio il Bourbon negli Stati Uniti.
  • Nella parola whisky (per quello scozzese e solo per quello) non c’è la lettera “e”. In Scozia si scrive da sempre la parola whisky senza la “e”, convinti che il tempo risparmiato omettendo la lettera “e” lasci più tempo per godersi lo Scotch.
  • L’invecchiamento non è tutto. Nonostante allo Scotch serva l’invecchiamento nelle botti di quercia in Scozia per un minimo di tre anni per essere ufficialmente classificato come Scotch, l’invecchiamento è solo un modo per creare un profilo di note differenti in base all’interazione del liquido con la botte. Non significa che sia necessariamente meglio, dipende solamente da che gusto si preferisce del whisky. E i whisky no age quindi? Ugualmente validi e interessanti.
  • La pioggia di oggi è il whisky di domani … il che potrebbe essere la spiegazione del perchè ci sia così tanto Scotch in Scozia. Dopo tutto, il termine “whisky” deriva originariamente dal gaelico “uisge beatha”, o “usquebaugh”, che significa “acqua di vita”.
  • Alcuni dei cocktail classici più amati sono fatti con lo Scotch … e lo Scotch sta dominando sempre più le carte cocktail di alcuni dei migliori bar del mondo, con i bartender che amano la varietà di gusti a cui nessun altro spirit è in grado di abbinarsi così bene come lo Scotch.

L’International Scotch Day è anche l’occasione per sfatare alcuni miti legati allo Scotch
  • Mito: Non aggiungere mai acqua.
    Realtà: I maestri distillatori e i creatori di blend annusano e assaggiano lo Scotch aggiungendo dell’acqua.
  • Mito: Mai aggiungere ghiaccio.
    Realtà: Lo Scotch è perfetto on the rocks.
  • Mito: Mai miscelare Scotch in un cocktail.
    Realtà: Questo mito non ha senso, alcuni dei migliori cocktail sia classici che innovativi sono creati proprio con lo Scotch.
  • Mito: Lo Scotch è per soli uomini.
    Realtà: Non è mai stato vero, non lo è ora e non lo sarà mai.
  • Mito: L’aroma è più importante del sapore.
    Realtà: Entrambi sono importanti.
  • Mito: I Single Malts sono superiori ai Blended Whisky.
    Realtà: Assolutamente no. Dipende soltanto da che sapore si preferisce. Infatti molti dei grandi Single Malt sono anche ingredienti dei blended Scotch.
  • Mito: I whisky più invecchiati sono migliori.
    Realtà: L’invecchiamento è uno dei fattori della creazione delle note gustative ma non è l’unico.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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