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Cantina Orsogna 1964 ai primi bilanci La vendemmia abruzzese fa ben sperare

 
24 settembre 2018 | 12:51

Cantina Orsogna 1964 ai primi bilanci La vendemmia abruzzese fa ben sperare

24 settembre 2018 | 12:51
 

Anche in Abruzzo, come del resto anche nelle altre regioni italiani, l’annata vinicola dovrebbe dare soddisfazioni. Sorridono i vertici di Cantina Orsogna 1964 non solo per la quantità di uva, ma anche per la sua qualità.

L’incremento generale della produzione a livello regionale dovrebbe attestarsi ad un +10% rispetto allo scorso anno. «Se settembre non farà i capricci - anticipa Camillo Zulli direttore generale di Cantina Orsogna 1964 - da questa vendemmia porteremo a casa un ottimo vino. I vigneti dei soci della nostra Cantina sono situati in alta collina a circa 440 metri di altitudine dove le forti escursioni termiche giorno/notte e la buona ventilazione hanno contribuito a produrre uve sane con un ottimo livello di maturazione; per nostra fortuna abbiamo pochi vigneti di pianura perché su questi la pioggia ha creato invece diversi problemi a livello fitosanitario».

(Cantina Orsogna 1964 ai primi bilanci La vendemmia abruzzese fa ben sperare)

Le condizioni climatiche hanno favorito lo sviluppo della vite. La pioggia invernale, primaverile e di prima estate ha garantito la presenza di buone riserve e ha permesso alla vite una normale attività vegeto-produttiva. Le belle giornate e le temperature alte, da inizio agosto in poi, hanno favorito la crescita e la maturazione di grappoli ben formati. Le uve già raccolte (Pinot Grigio e Chardonnay) presentano una buona gradazione alcolica potenziale, un quadro acido molto equilibrato e un interessante profilo aromatico.

L’epoca di vendemmia delle uve è nella norma: per le varietà precoci (Chardonnay, Pinot grigio) la raccolta è iniziata il 30 agosto, mentre per le altre uve bianche (Trebbiano, Malvasia, Passerina e Pecorino) e alcune a bacca rossa (Primitivo, Sangiovese, Merlot Cabernet S.) inizierà nei prossimi giorni; il Montepulciano prenderà il via nell’ultima settimana di settembre e andrà avanti sino a fine ottobre.

«L’andamento climatico e le buone riserve idriche accumulate nel terreno durante i mesi invernali e primaverili - spiega Trolli Argentino viticoltore biodinamico, tra i più importanti conferitori di Pinot Grigio - hanno influito in maniera positiva sulla regolarità della maturazione. Posso affermare che in generale la qualità di tutte le uve è alta e nello specifico il pinot grigio, ormai completamente raccolto, ha raggiunto una maturazione perfetta con gradazioni zuccherine che hanno raggiunto i 23-24° Babo quindi un vino di 14-14,5 di alcool».

Giuseppe Centanni viticoltore biodinamico, storico produttore di uve Malvasia Aromatica aggiunge: «Il clima di questi ultimi trenta giorni con giornate di sole e di caldo, accompagnate da notti decisamente più fresche, ha favorito il miglior decorso della maturazione. L’uva è sana senza problemi di marciume e la quantità è buona».

Per informazioni: www.orsognawinery.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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