Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 30 aprile 2024  | aggiornato alle 11:29 | 104880 articoli pubblicati

Wine Spectator - Top Values L’Italia al vertice in tre categorie

I vini italiani spiccano nelle valutazioni di Wine Spectator anche nella classifica del rapporto qualità-prezzo dopo aver messo una propria etichetta, il Sassicaia 2015, in vetta alla classifica assoluta. Sei le categorie in cui è suddivisa la graduatoria con vini i cui prezzi sul mercato non devono superare i 20 dollari.

09 gennaio 2019 | 11:31
Wine Spectator - Top Values 
L’Italia al vertice in tre categorie
Wine Spectator - Top Values 
L’Italia al vertice in tre categorie

Wine Spectator - Top Values L’Italia al vertice in tre categorie

I vini italiani spiccano nelle valutazioni di Wine Spectator anche nella classifica del rapporto qualità-prezzo dopo aver messo una propria etichetta, il Sassicaia 2015, in vetta alla classifica assoluta. Sei le categorie in cui è suddivisa la graduatoria con vini i cui prezzi sul mercato non devono superare i 20 dollari.

09 gennaio 2019 | 11:31
 

I vini italiani spiccano nelle valutazioni di Wine Spectator anche nella classifica del rapporto qualità-prezzo dopo aver messo una propria etichetta, il Sassicaia 2015, in vetta alla classifica assoluta. Sei le categorie in cui è suddivisa la graduatoria con vini i cui prezzi sul mercato non devono superare i 20 dollari.

Bianchi leggeri, bianchi corposi, rossi eleganti, rossi corposi, rosé e spumanti le tipologie proposte. Come detto il prezzo per bottiglie non deve superare i 20 dollari, ma la valutazione tecnica deve essere superiore agli 88 centesimi.

(Wine Spectator - Top Values L’Italia al top in tre categorie)

Bianchi leggeri: al decimo posto il campano Falanghina Sannio 2016 dei Feudi di San Gregorio con una valutazione di 89 centesimi e un prezzo di 19 dollari. A seguire il veneto Soave 2017 La Cappucina (89 punti e 15 dollari) e poi il sardo Vermentino di Sardegna Aragosta 2017 della Cantina di Santa Maria La Palma (88 punti e 15 dollari).

Tra i bianchi corposi invece c’è poco tricolore, ma le etichette si sono piazzate ai vertici. In seconda posizione il toscano Vermentino Colli di Luni Terenzuola (91 punti e 17 dollari di prezzo medio) seguito subito dopo dal friulano Pinot Grigio Attems 2017 (90 punti e 20 dollari). Uniche presenze italiane in una categoria dominata dai produttori del Nuovo mondo (Usa, Argentina, Australia e Sudafrica).

Nella categoria Rossi eleganti invece tornano in massa i vini italiani, più inclini a questa tipologia. Al primo posto c’è Castello di Monsanto Toscana Monrosso 2016 (92 punti e 15 dollari), seguito a due lunghezze dal Barbera d’Asti Battaglione 2015 di Renato Ratti (91 punti e 20 dollari) e dal Chianti Classico Rocca delle Macìe 2016 Famiglia Zingarelli (91 punti e 16 dollari). Poco sotto un vino del Sud: l’Aglianico del Vulture 2015 di D’Angelo (90 punti e 20 dollari). La classifica per quanto riguarda gli italiani viene poi chiusa dal Valpolicella Allegrini 2017 (89 punti e 17 dollari) e infine dal Sangiovese Toscana, il Bastardo di Renzo Masi (88 punti, 10 dollari).

Poi i grandi rossi con un solo vino, Argentiera, Bolgheri, Poggio ai Ginepri 2015 (93 punti e 20 euro), ma posizionato davanti a tutti.

Anche tra i rosé c’è un solo vino italiano, il Rosato Salento 2017 Calafuria della pugliese Tormaresca che fa capo al gruppo Antinori (89 punti e 15 dollari).

Ultima categoria, quella degli spumanti dove la pattuglia delle etichette italiane torna a essere più nutrita: tre su dieci. Davanti a tutti c’è il Lambrusco Emilia della Lini Oreste e Figli che ha totalizzato 89 punti e un prezzo di circa 18 dollari. In quarta posizione il Moscato d’Asti Nivole 2017 di Michele Chiarlo (88 punti e 18 dollari) seguito al quinto da un altro italiano: Lo Colture Brut Valdobbiadene Prosecco (88 punti e 20 dollari di prezzo).

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Cattel
Vini Alto Adige
Nomacorc Vinventions
Festival Brodetto 2024
Union Camere

Cattel
Vini Alto Adige
Nomacorc Vinventions

Festival Brodetto 2024
Pavoni
Julius Meiln