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Imprenditori ed esploratori Le storie di 5 vicentini di successo

Le Distillerie Poli di Schiavon (Vi) hanno ospitato un incontro sullo “Spirito d’impresa”. Letti alcuni brani del navigatore Antonio Pigafetta, 500 anni fa fece il giro del mondo con Magellano.

di Giulia Marruccelli
 
27 novembre 2019 | 18:21

Imprenditori ed esploratori Le storie di 5 vicentini di successo

Le Distillerie Poli di Schiavon (Vi) hanno ospitato un incontro sullo “Spirito d’impresa”. Letti alcuni brani del navigatore Antonio Pigafetta, 500 anni fa fece il giro del mondo con Magellano.

di Giulia Marruccelli
27 novembre 2019 | 18:21
 

Cinque secoli fa un evento segnò il destino dell'umanità. Nel 1519, l’esploratore Ferdinando Magellano si imbarcò da Siviglia al comando di cinque caravelle e 265 uomini alla volta delle Isole delle Spezie, in cerca di una più rapida via d’accesso a quelle terre ricche di tesori che valevano più dell’oro. Dopo 3 anni di peripezie rientrò solo una nave, con 18 superstiti, uno dei quali era il vicentino Antonio Pigafetta, navigatore e cronista di bordo, che riportò l'intera storia di un viaggio straordinario sui suoi diari.

Gli imprenditori intervenuti alla serata (Imprenditori ed esploratori Le storie di 5 vicentini di successo)

Gli imprenditori intervenuti all'incontro

In occasione di questo memorabile anniversario, si è tenuto nei giorni scorsi alle Distillerie Poli di Schiavon (Vi), in collaborazione con l’Associazione Pigafetta 500, l'incontro "Spirito d'impresa", dove 5 imprenditori vicentini hanno letto alcuni brani tratti dal diario di Pigafetta e a raccontare cosa ha spinto loro a esplorare il mondo.

Come non possiamo paragonare, infatti, gli imprenditori italiani di oggi che ogni giorno si scontrano con mille problematiche e avversità come una continua tempesta da affrontare con chi in tempi passati ha affrontato oceani ed incognite in nome del progresso, della conoscenza e dello sviluppo?

L'incontro "Spirito d'impresa" (Imprenditori ed esploratori Le storie di 5 vicentini di successo)
L'incontro "Spirito d'impresa"

Dopo il saluto introduttivo di Luciano Vescovi, presidente Confindustria Vicenza, sul pulpito si sono alternati Piercristiano Brazzale, ad dell’azienda Casearia Brazzale dal 1784, Dario Loison, titolare della pasticceria artigiana di Costabissara, Fausto Maculan, ad delle omonime Cantine di Breganze, Mattia Pedon, Category Director della Pedon Spa, Andrea Rigoni, ad della Rigoni di Asiago, Moderati dal padrone di casa Jacopo Poli.

Ognuno dei protagonisti della serata ha creato una connessione tra passato e futuro, la forza intrepida dell'esplorazione che si intreccia con lo spirito imprenditoriale, ma saldamente uniti da quel fenomeno che oggi si chiama globalizzazione, e che quella circumnavigazione di 5 secoli fa ha dato il via.

La lettura della partenza della spedizione, appannaggio di Fausto Maculan, raccconta del "Fuoco di Sant'Elmo", un fenomeno elettrico che avviene durante una tempesta, bollato dalla spedizione come presagio di sventura. Un ostacolo, chiamiamolo ideologico, che ha creato difficoltà proprio come è stato per Maculan, quando, appena assunta la direzione della cantina del padre, decise di cambiare destino puntando al miglioramento qualitativo del suo vino in un momento piuttosto difficile per l’enologia italiana.

Con l'arrivo delle caravelle in Brasile, ecco i primi contatti con i popoli locali, il confronto con nuove e strane costumanze di indigeni di terre lontane. Un passo che ben si fonde con i ricordi d'attualità aziendale di Piercristiano Brazzale, che ha trovato proprio nel Brasile una sua seconda patria imprenditoriale. Una famiglia che ha investito energie e risorse anche in Repubblica Ceca sempre nel rispetto di usi e tradizioni locali, innestando e mettendo a frutto le proprie competenze.

Ad Andrea Rigoni la lettura di alcune pagine nel momento in cui la spedizione fu costretta a fermarsi nelle terre dell'attuale Patagonia, una sosta forzata per l'arrivo del duro inverno. L'attesa e la convivenza con indigeni locali differenti da noi. Qui Rigoni, lanciando un messaggio sull’accoglienza, ha rievocato il passato dei suoi nonni profughi dopo la Prima Guerra mondiale, sfollati dall'Altopiano e accolti male perché diversi, di origine cimbra. E quando ritornarono la chiave di volta fu quella di portare con sé alcuni alveari.

Il passaggio dello stretto di Magellano avviene il 24 agosto 1520 da parte di 3 caravelle sulle 5 partite. Una naufragò e l'altra lasciò la spedizione ed invertì la rotta. Un tradimento e la svolta verso una nuova rotta. Questo passaggio è stato letto da Dario Loison. Anche lui ha subito un tradimento e l'inevitabile riferimento è al crac della banca Popolare di Vicenza e ai danni subiti non solo dall'imprenditore vicentino, ma da un'intera provincia. Dario Loison ricorda bene un consiglio ricevuto agli inizi della sua carriera “Non far del bene se non sai accettare l'ingratitudine dell’uomo”.

A chiudere la lettura alcune pagine tratte nel momento in cui le caravelle entrano nell'oceano Pacifico (il nome è stato coniato proprio dallo stesso Pigafetta). Rotta verso l'incognita, proprio come quella che ha trovato Marco Pedon quando ha deciso di trasferirsi a 19 anni ad Hong Kong e seguire lì gli studi universitari di Mandarino in una terra non ancora aperta al mondo occidentale.

E cosa accomuna questi imprenditori vicentini? Questa la domanda posta dal padrone di casa ai protagonisti della serata. Sicuramente la grande passione per il proprio lavoro, ma a colpire il bersaglio è l'intuizione di Jacopo Poli, ovvero la provenienza dei protagonisti della serata da piccoli paesi di campagna, un limite geografico, se vogliamo, che per questi imprenditori è stata un'opportunità. Piercristiano Brazzale, Dario Loison, Fausto Maculan, Mattia Pedon e Andrea Rigoni sono imprenditori che all'inizio della loro ascesa imprenditoriale hanno viaggiato moltissimo, ma alla fine sono tornati a casa nella loro terra, dove hanno fatto fruttare le proprie conoscenze.  Tornare a casa, condividere esperienza, diventare memoria. Proprio come Antonio Pigafetta.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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