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Castello di Cigognola fa il pieno con la vendemmia anticipata

Una raccolta oltre le aspettative per l’Azienda agricola della Famiglia Moratti in Oltrepò Pavese, che ha scelto di anticipare di qualche giorno la vendemmia per poi essere seguita da altre aziende.

 
01 settembre 2020 | 14:55

Castello di Cigognola fa il pieno con la vendemmia anticipata

Una raccolta oltre le aspettative per l’Azienda agricola della Famiglia Moratti in Oltrepò Pavese, che ha scelto di anticipare di qualche giorno la vendemmia per poi essere seguita da altre aziende.

01 settembre 2020 | 14:55
 

In questo 2020 Castello di Cigognola ha rinnovato e potenziato un approccio alla vendemmia all’insegna della sperimentazione e della ricerca. L’Azienda agricola di proprietà della famiglia Moratti ha posto la massima attenzione nella scelta delle date e delle modalità di vendemmia, cominciando la raccolta a inizio agosto in Oltrepò, territorio in cui la vendemmia anticipata è stata decisione diffusa qualche giorno più tardi.

I vigneti - Castello di Cigognola guarda oltre e anticipa la vendemmia in Oltrepò

I vigneti

L’avvio è avvenuto in seguito a una valutazione della maturità tecnologica, sensoriale e della qualità delle uve Pinot Nero attraverso un’analisi degustativa direttamente in vigna. Il metodo è stato messo a punto grazie anche alla collaborazione con Giovanni Bigot, titolare della società Perleuve e consulente agronomo di Castello di Cigognola. In particolare è stato applicato l’Indice Bigot, metodo scientifico elaborato dallo stesso professionista per conoscere il potenziale qualitativo di ogni singolo vigneto, monitorando 9 parametri attraverso l’applicazione 4Grapes. A seguito degli idonei parametri di maturazione sensoriale e della previsione di un’annata calda, si è quindi scelto di procedere con una vendemmia anticipata e scalare su singoli appezzamenti, in base alle caratteristiche tecnologiche delle bacche. L’obiettivo è preservare la complessità acidica e il pH delle uve destinate alle basi spumante, a cui è concorso anche l’utilizzo di grappoli recuperati dal diradamento dei vitigni Pinot Nero destinati alla vinificazione in rosso.



«Scelte audaci ma dalle fondamenta solide, assunte da una vera e propria start-up del vino che fa suo un modus operandi nel quale tecnica e creatività sono in dialogo continuo - afferma Gian Matteo Baldi, ad di Castello di Cigognola - Conoscere a fondo e maneggiare con sapienza gli strumenti del mestiere permette di ritrovare la libertà espressiva e l’unicità identitaria imbrigliate da regole e protocolli che troppo hanno ingessato il mondo enologico nel nostro Paese. Lavoriamo per recuperare la dimensione antropocentrica del fare vino, in cui l’uomo, non la meccanica, è il filtro di tutte le decisioni prese».

Il Castello di Cigognola - Castello di Cigognola guarda oltre e anticipa la vendemmia in Oltrepò
Il Castello di Cigognola

Una struttura flessibile, quindi, che si avvale di consulenti esterni esperti e competenti che collaborano con giovani professionisti in un continuo scambio ed evoluzione di visioni, conoscenze e metodi.

Per informazioni: www.castellodicigognola.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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