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Hans Terzer svela Appius 2017, un vino completo e intrigante

La cuvée di vini bianchi ottenuta da San Michele Appiano dalle selezioni di punta dell’annata 2017, si rivela complessa e intrigante con caratteristiche sensoriali che richiamano la quinta edizione, Appius 2014

 
05 novembre 2021 | 14:41

Hans Terzer svela Appius 2017, un vino completo e intrigante

La cuvée di vini bianchi ottenuta da San Michele Appiano dalle selezioni di punta dell’annata 2017, si rivela complessa e intrigante con caratteristiche sensoriali che richiamano la quinta edizione, Appius 2014

05 novembre 2021 | 14:41
 

Per l'8ª volta il "vino da sogno" del wine maker Hans Terzer (un guru per gli enologi altoatesini) è stato stappato dalla Cantina San Michele Appiano. Ha così visto la luce, Appius 2017, la nuova edizione della Cuvée di vini bianchi, da anni ormai uno dei vini simbolo della cantina leader in Alto Adige, è il frutto di un meticoloso lavoro di selezione e dosaggio delle partite che, mai come nel 2017, è stato determinante nell’ottenere il massimo della qualità da una delle annate più complesse degli ultimi anni. A comporre Appius 2017 sono “selezioni di punta” per metà provenienti da vecchi vigneti, ormai stabilmente impiegati per la realizzazione della cuvée, e per metà da vigne meno frequentate ma ritenute quest’anno congeniali all’interpretazione dell’annata e al raggiungimento degli obiettivi enologici di Terzer. A prevalere è lo Chardonnay (54%) a cui si aggiungono il Pinot grigio (24%), il Sauvignon blanc (12%) e il Pinot bianco (10%).

 

Appius 2017

Appius 2017

Fine, elegante, fruttato, completo

Veste brillante con riflessi giallognoli leggermente olivastri, Appius 2017 rivela al naso una perfetta alchimia sensoriale tra le singole varietà, introdotta dal tratto floreale (fiori gialli, come ginestra e tiglio, e fiori bianchi, biancospino e fiore d’arancio) a cui segue la componente fruttata, con note agrumate di mandarino e pompelmo e alcune più rare, come il ribes bianco e l’uva spina. Al palato è fine, elegante e quasi vellutato, sostenuto da una vibrante acidità e da una brillante nervatura minerale e sapida.

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Solido e persistente il retrogusto con note dolci-acidule sul finale. Un Appius completo e intrigante, che richiama alla mente la cuvée dell’edizione 2014, con la quale condivide le condizioni climatiche e alcune caratteristiche in termini di freschezza e profilo sensoriale generale.

 

La storia di Appius

Appius, cui nome è radice storica e romana del nome Appiano, è nato otto anni fa con l’annata 2010, a cui sono seguite la 2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016. Il progetto vuole realizzare anno dopo anno un vino capace di rappresentare fedelmente il millesimo e di esprimere la creatività e la sensibilità del suo autore, Hans Terzer. Anche il design della bottiglia e la sua etichetta sono reinterpretati. Lo scopo è di concepire una “wine collection” in grado di entusiasmare gli appassionati di vino di tutto il mondo.

 

Quest’anno il concept realizzato da Life Circus di Bolzano vuole esprimere il dialogo costante tra quattro “vertici d’oro”, i vitigni di Appius, che, seppur distinti nella propria individualità, trovano un’indissolubile armonia nel vibrante movimento alla ricerca del sublime. L’etichetta permette una libera interpretazione, affinché ogni wine lovers possa averne un'intima ispirazione. Come per le altre annate, anche questa edizione di Appius è limitata.

L'occasione della presentazione, come altre volte in passato, è stata una sorta di anteprima del Merano winefestival e si è svolta nella sede della cantina ad Appiano durante una cena in cui ai piatti di Herbert Hinter, del Sur Rose (1 stella Michelin), uno dei 5 cuochi scelti dall'Ice come ambasciatori  per promuovere la cucina italiana nel mondo, sono stati abbinati alcuni dei vini più prestigiosi della cantina. Oltre ad Appius 2017, c'erano l'Appius 2014, il Sauvignon wine collecition 2018 e il Pinot bianco 2019 St' Valentin, oltre ad una novità, un Reisling wine collection 2019 di nuova ideazione che ricorda alcuni vini della Mosella per la freschezza pur con un elevato residuo zuccherino. Per quanto riguarda la cena, da segnalare l'ottima proposta delle Zuppa di cipolle con animelle di vitello e foglio di pasta e dei Medaglioni di vitello con panatura allo „Schüttelbrot“ purea di patate e tartufo – funghi shiitake, che hanno soddisfatto tutti i presenti.

 

Cantina San Michele Appiano

Via Circonvallazione, 17-19, 39057 Appiano sulla strada del vino (Bz)

Tel. 0471 664466

www.stmichael.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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