A 82 anni è morto il conte Lucio Tasca d'Almerita, ambasciatore del vino siciliano nel mondo. Fondò nel 1961 l'omonima azienda agricola, che produce vini esportati in tutto il mondo e che conta cinque diverse tenute: Regaleali nell'antica Contea di Sclafani, Capofaro Malvasia e Resort a Salina, Tascante a Passopisciaro sull'Etna, Mozia nella laguna naturale al largo di Marsala e Sallier de La Tour a Camporeale.

Lucio Tasca d'Almerita, al centro, insieme ai figli Giuseppe e Alberto
Il conte Tasca d'Almertia: ambasciatore del vino siciliano
Nato nel 1940 a Palermo, dopo il liceo in Svizzera, a Losanna, si era laureato in Economia e commercio. Il vino è però sempre stato la sua vita: nel 1985 fu il primo in Sicilia a sperimentare le varietà internazionali, aprendo poi una strada seguita da molti altri produttori dell'isola. Agli inizi degli anni '80 ha voluto confrontarsi con le grandi varietà francesi e le degustazioni in giro per il mondo. Dopo aver convinto suo padre, ha cominciato a fare vini come Cabernet e Chardonnay e ad utilizzare barriques di rovere francese per l'invecchiamento, presse soffici per la vinificazione, potatura corta, e dimostrando al mondo la capacità della Sicilia di produrre vini di qualità e longevi.
La sua missione è sempre stata quella di promuovere e migliorare la produzione e lo sviluppo imprenditoriale della Sicilia, al fine di rafforzare la competitività della regione e del paese all'interno del mercato mondiale.
Numerosi premi
Il conte negli anni ha ricevuto diversi premi, come il Gran Vinitaly, e riconoscimenti. È stato anche presidente dell'associazione Grand Cru d’Italia. Socio onorario della Fondazione Federico II, dal 2002 al 2008 è stato presidente di Assovini Sicilia.