Paesaggio Culturale Patrimonio Unesco dal 2014, il Roero con la sua Enoteca Regionale si è presentato a Roma in un evento conviviale all'Hotel Anantara con una straordinaria offerta di sapori e prodotti tipici che hanno coinvolto altri territori della provincia di Cuneo e del Piemonte. Organizzato in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte e con la Studio Dini & Romiti, l'appuntamento promosso dall'Enoteca e dal suo presidente Sen. Marco Perosino, è stata un'occasione rara per i 200 ospiti, rappresentanti del mondo istituzionale romano, del mondo imprenditoriale e della stampa, per degustare e apprezzare la ricchezza del paniere enogastronomico piemontese. Presenti anche molti sindaci della provincia cuneese, di territori vocati ad importanti produzioni agroalimentari e vitivinicole, espressioni alte di vitigni storici.

Alcuni vini in degustazione a Roma dell'Enoteca Regionale del Roero
Prodotti tipici e piatti simbolo
Molto apprezzati dagli ospiti sono stati i loro prodotti, dal Prosciutto Crudo di Cuneo e alla salsiccia di Bra fino al gorgonzola e alle tome di Cherasco. Serviti anche due piatti simbolo: i Ravioli del plin burro e salvia e il Risotto con tartufi, del distretto di Vercelli. Gli abbinamenti scelti sono stati frutto di una selezione di vini Altalanga, Roero Arneis, Barbera Monferrato e Barbaresco, con spazio anche ad altri contributi esterni al Roero, con una selezione di Barbera d’Asti dalla terra di Castagnole Lanze, con il Barbaresco e con il Moscato d’Asti. Questo dolcissimo e aromatico vino è stato tra gli ingredienti di un panettone da 20 kg, molto apprezzato se pur con largo anticipo sul Natale.
Il ruolo dell’Enoteca
Soddisfatto il senatore Marco Perosino: «Ci siamo fatti capofila di un’iniziativa importante - ha detto - e ringraziamo l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte e l’assessore Paolo Bongioanni per l’impegno e la condivisione dell’esperienza. Un grazie particolare alla Provincia di Vercelli e al suo presidente Davide Gilardino che ha fornito un riso di grande qualità, ricordando il successo di Risò, il nuovo Festival tematico di metà settembre».

Il convegno a Roma
A rendere speciale la serata è stata anche l'atmosfera amichevole creatasi durante la cena, in cui gli ospiti hanno potuto approfondire i valori del brand Roero, condivisi con quelli di altri soggetti del territorio come il Distretto del Cibo, il Mercato Ortofrutticolo e il progetto Valorizzazione Roero. «Abbiamo voluto sviluppare rapporti di collaborazione - ha spiegato Perosino, già promotore del Progetto Ambiente e Roero con il coinvolgimento di 15 tra enti e associazioni del territorio - perché dobbiamo lavorare insieme per dare sempre più visibilità al Roero, e farlo aprendoci al confronto e alle relazioni. È stato fatto tanto, ma bisogna adeguarsi ai tempi, e ora cerchiamo di fare un salto di qualità».
Sostenibilità e tutela del paesaggio
Il progetto ha creato consapevolezza nella comunità anche su temi come la tutela del paesaggio per potenziare attrattività turistica e attività sportive outdoor. Sono stati piantati alberi, recuperati invasi caduti in disuso per scongiurare la carenza idrica e creare una riserva d'acqua, monitorato l'uso della chimica nelle pratiche agronomiche e molto altro. Nell'attuale fase di trasformazione profonda, c'è una maggiore attenzione verso uno stile di vita salutare, scelte di consumo consapevoli e prodotti di valore reale. In questo contesto, sostenibilità, trasparenza e autenticità sono stati riconosciuti come elementi imprescindibili dall'Enoteca, sempre in stretto rapporto con le cantine associate.
Enoturismo e tradizione gastronomica
L’enoturismo in queste terre è in costante crescita e sta diventando un punto di forza rispetto ad altre zone vitivinicole, grazie ai paesaggi amati da un turismo green, alle grandi denominazioni di vini e all'ospitalità. La ristorazione si colloca nel solco della tipica cucina albese, con cardini nella carne bovina di razza Fassona, nei primi piatti a base di pasta fresca, nei frutti del bosco come funghi e tartufi, e nella frutta come pesca di Canale e pera Madernassa. Per concludere dolcemente non mancano mai la panna cotta, il bunet e la mostarda d’uva.
Storia e attività dell’Enoteca
Qui in ogni stagione si può apprezzare il buono e il bello. La varietà dei paesaggi, segnata da torri e castelli e dai colli coltivati a vite e frutteto, dona uno speciale fascino, riscopribile anche nei testi di scrittori come Davide Laiolo, Cesare Pavese o Nuto Revelli. Il Roero è da sempre vocato alla coltivazione della vite e alla produzione di vino, considerato non solo un prodotto, ma un culto, così come è un rito sedersi a tavola. Dell’autoctono Nebbiolo si trovano tracce fin dal XIII secolo; anche la coltivazione dell'Arneis (chiamato dai locali "Nebbiolo Bianco") si perde nel tempo.

Il panettone al Moscato
Fondata nel 1994, l’Enoteca ha sede a Canale, nell’ex Asilo Infantile Regina Margherita, e rappresenta oltre 70 aziende, con vini Doc e Docg, prodotti gastronomici, distillati e specialità artigianali. I comuni associati sono: Canale, Castagnito, Castellinaldo, Govone, Guarene, Magliano Alfieri, Monticello d’Alba, Pocapaglia, Priocca, Santa Vittoria d’Alba, Vezza d’Alba. L’attività è permanente, con degustazioni e appuntamenti come Benvenuto Arneis (marzo), Benvenuto Roero (aprile), Rosati del Roero (giugno), Bollicine del Roero (settembre), seminari e grandi eventi come il Raduno nazionale dei trifulau e dei Tabui.
Via Roma 57 12043 Canale (Cn)