Non è usuale organizzare una degustazione di vini - in questo caso un autentico capolavoro come lo Champagne - in un negozio d’abbigliamento o meglio di jeans, che si trova nel centro storico di Milano. Però, Alessandro Sarzi Amadè, che con la sorella Claudia guida un’azienda leader di importazione e distribuzione di vini e liquori fondata dal padre Nicola, evidenzia che in questo caso si tratta di un incontro tra due culture del fare, quello tra lo Champagne Alexandre Bonnet e il Denim di Candiani. A Les Riceys (il magnifico borgo medievale della Champagne alle porte della Borgogna), cuore di Alexandre Bonnet, come a Robecchetto con Induno (piccolo centro del milanese dove è nata la Candiani Denim), la qualità nasce da un territorio e da mani che lo rispettano.

Lo Champagne Alexandre Bonnet ha incontrato la Candiani Denim
È da questa affinità di pensiero che nasce la scelta di Domaine Alexandre Bonnet, Maison di Champagne emblema della Côte des Bar importato in Italia da Sarzi Amadé, di legare a Candiani, eccellenza italiana del tessuto più iconico al mondo, la degustazione speciale dedicata a La Forêt, la parcella più scoscesa del Domaine esposta a Sud e coltivata a Pinot Noir da oltre 50 anni. Due realtà che condividono la stessa filosofia: radici solide, attenzione alla sostenibilità e una visione artigianale della qualità, quella per cui l’eccellenza non si ostenta, ma si coltiva. Con questo spirito, per Alexandre Bonnet si sceglie uno spazio non convenzionale, coerente con l’idea di uno Champagne capace di rappresentare il proprio territorio e, al tempo stesso, dialogare con le eccellenze locali dei mercati in cui è presente.
La selezione Alexandre Bonnet a Milano
La selezione firmata Alexandre Bonnet, presentata in degustazione a Milano da Arnaud Fabre, presidente del Domaine, mette al centro tre espressioni emblematiche del Pinot Noir di Les Riceys: La Forêt Blanc de Noirs 2020, Les Contrées Rosé de Macération 2019 e Rosé des Riceys 2021. I tre vini provengono dal Pinot Noir della parcella storica di La Forêt, impiantata nel 1973, dove la precisione dello Champagne incontra la profondità borgognona.

Arnaud Fabre, presidente del Domaine Alexandre Bonnet
Lasciamo la parola a Fabre - con una storia personale di vignaiuolo tutta da raccontare - durante la degustazione ha sottolineato: «Questi vini sono il risultato della cura di un vigneto cinquantennale che consacra un pezzo di storia di Les Riceys. La vocazione di La Forêt ci ha messo alla prova, con i suoi 45° di inclinazione e la sua esposizione inusuale, ma è una sfida che ci ha pienamente ripagati del lavoro di questi ultimi anni. Questo approccio, fondato sull’osservazione e sulla fedeltà al territorio, ha orientato ogni fase del lavoro in cantina, fino a definire uno stile distintivo che oggi viene riconosciuto dalle più autorevoli voci del mondo del vino. È il caso de la Place de Bordeaux, la più antica e prestigiosa selezione di fine wine al mondo, che ha scelto di includere La Forêt Blanc de Noirs 2020 tra le sue etichette d’eccellenza, riconoscendone il valore en primeur».
Il lavoro di Arnaud Fabre e la valorizzazione di Les Riceys
Tornando ad Arnaud Fabre, alla guida del Domaine dal 2019, va detto che ha concentrato il lavoro in vigna e in cantina sulla valorizzazione profonda di Les Riceys, un territorio unico, territorialmente e culturalmente a cavallo tra Champagne e Borgogna. La produzione comprende tre denominazioni - Champagne, Coteaux Champenois e Rosé des Riceys - che esprimono le diverse sfumature di quella che oggi è una delle realtà motore della rinascita qualitativa della Côte des Bar, con la più ampia area vitata del territorio (884 ettari).

Alexandre Bonnet: i vini in degustazione
Fabre a Milano ha organizzato la degustazione «alla francese, cioè, con un vino fermo, in questo caso il Rosé des Riceys, vino tipico di quest’angolo della Champagne, per proseguire con Le Contrées Champagne rosé 2019 e concludere con l’anteprima esclusiva di La Forêt Champagne Blanc de Noirs 2020».
Rosé des Riceys 2021
Raccolta dell’uva manuale e progressiva secondo la maturità delle uve con selezione manuale su tavoli di cernita, riempimento per gravità con grappoli interi, pigiatura a piedi di 1/5 del volume, macerazione semicarbonica, rimontaggi quotidiani, svinatura e fine fermentazione alcolica per l’80% in vasca e il 20% in pièces borgognone di secondo passaggio, dove avviene l’affinamento per 10 mesi, poi 2 anni in bottiglia per permettere lo sviluppo della complessità del vino.

Alexandre Bonnet: Rosé des Riceys 2021
Il colore è rosso carminio con riflessi rubino. Profumato e delicato, evidenzia aromi di fragolina di bosco, peonia, violetta e note di agrumi canditi, nonché frutti rossi aciduli e spezie. L’attacco in bocca è morbido, pieno, con una trama di frutti rossi e spezie dolci e complesse. Bella acidità al tempo stesso vivace e fresca. Da gustare tra i 3 e i 5 anni per apprezzarne la freschezza fruttata della giovinezza; a partire dagli 8-10 anni per una maggiore complessità. Servire a 12°C possibilmente con tournedos alla Rossini, selvaggina da penna o un buon pâté in crosta.
Di questa annata sono stati prodotti 5.377 bottiglie.
Les Contrées Rosé de Macération 2019
Vendemmia manuale e progressiva, con cernita manuale e diraspatura totale in cantina, macerazione di 72 ore (incluso un raffreddamento di 24 ore prima della fermentazione), solfitazione leggera, aggiunta di lieviti di base, fermentazione malolattica naturale, leggera filtrazione dopo stabilizzazione a freddo.

Alexandre Bonnet: Les Contrées Rosé de Macération 2019
Vino affinato 36 mesi sui lieviti, sboccatura con basso dosaggio per preservare la sua purezza. Colore rosso rubino limpido. Al naso è vinoso, con note di frutti rossi maturi, bacche selvatiche e violette. In bocca presenta una struttura vellutata e gourmand; pieno e avvolgente, con una lunga persistenza degli aromi. Delizioso già ora, ma è un vino di grande finezza che gli intenditori potranno conservare per circa vent’anni. Di questa vendemmia sono stati prodotti 8.004 bottiglie e 108 magnum.
La Forêt Blanc de Noirs 2020
Vendemmia manuale e graduale con cernita delle uve effettuata in vigna. Vinificazione con pressatura lenta pneumatica, decantazione statica, aggiunta di lieviti di base, fermentazioni (alcolica e malolattica) e affinamento per 8 mesi in barrique di secondo passaggio, filtrazione leggera. Affinamento di 39 mesi sui lieviti, sboccatura senza dosaggio per preservare la purezza del vino. Colore limpido, con profumi intensi che al naso evidenziano frutti rossi freschi e maturi (fragola, ribes rosso) e frutti gialli (pera, prugna mirabelle), alcuni anche canditi, seguiti da note di pasticceria, marzapane, nocciole tostate, spezie orientali e pepe.

Alexandre Bonnet: La Forêt Blanc de Noirs 2020
Al palato l’attacco è ricco ed energetico, grande potenza, grassa e densa, con una salinità avvolgente che si afferma nel finale. Champagne da bere entro 3 anni per apprezzarne le qualità giovanili o attendere fino a 20 anni per un’esperienza più complessa. Servire a 8-10°C e lasciare respirare per 5 minuti nel bicchiere. Di questo straordinario Champagne sono stati prodotti solo 1.312 bottiglie, 50 magnum e 20 jeroboam.