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Zonin 1821: nel 2024 crescita del 10% e focus su sostenibilità e formazione

Zonin 1821 chiude il 2024 con un fatturato di 210 milioni di euro (+10%), trainato dall’export (85%). Strategia, premiumizzazione e sostenibilità guidano il successo. Crescita in Germania (dove sarà presente a ProWein), Usa e Uk. Positive la collaborazione con Bocelli1831 e l'espansione della #ZONIN1821Academy, mentre rimane attivo il focus su innovazione e consumo responsabile

11 marzo 2025 | 19:04
Zonin 1821: nel 2024 crescita del 10% e focus su sostenibilità e innovazione
Zonin 1821: nel 2024 crescita del 10% e focus su sostenibilità e innovazione

Zonin 1821: nel 2024 crescita del 10% e focus su sostenibilità e formazione

Zonin 1821 chiude il 2024 con un fatturato di 210 milioni di euro (+10%), trainato dall’export (85%). Strategia, premiumizzazione e sostenibilità guidano il successo. Crescita in Germania (dove sarà presente a ProWein), Usa e Uk. Positive la collaborazione con Bocelli1831 e l'espansione della #ZONIN1821Academy, mentre rimane attivo il focus su innovazione e consumo responsabile

11 marzo 2025 | 19:04
 

Zonin 1821 ha registrato una crescita del 10% nel 2024, chiudendo l’anno con un fatturato di circa 210 milioni di euro, in aumento rispetto ai 195 milioni del 2023. Il ceo Pietro Mattioni ha sottolineato come l’azienda abbia ottenuto risultati superiori all’andamento generale del mercato, grazie a una strategia mirata e alla solidità della rete commerciale. La diversificazione geografica dell’export, che rappresenta l’85% del fatturato, ha permesso di ridurre la dipendenza da specifici mercati, mantenendo stabilità nonostante il rallentamento globale del settore vitivinicolo.

Zonin 1821, le performance 2024

Anche nel 2024, i principali mercati di Zonin 1821 sono stati l’America, con una quota del 30% trainata dalla presenza in Stati Uniti e Canada, il Regno Unito, che ha raggiunto il 20%, e l’Italia, attestatasi intorno al 15%. I mercati europei si sono consolidati con un peso complessivo del 15%, mentre l’area CIS e l’Asia hanno mantenuto una quota del 5% ciascuna. Il numero di bottiglie vendute, pari a circa 50 milioni, è rimasto in linea con l’anno precedente. La Germania continua a essere un mercato strategico per il settore vinicolo. È il primo mercato per volume e il secondo per valore nell’export di vino italiano, con una crescita nei vini in bottiglia e negli spumanti nei primi undici mesi del 2024, nonostante il calo generale del consumo interno. Per Zonin 1821, la Germania rappresenta circa il 10% del fatturato. I brand più rilevanti per questo mercato restano Zonin, Castello di Albola e Ca’ Bolani.

Zonin 1821: nel 2024 crescita del 10% e focus su sostenibilità e formazione

Il brand Zonin si conferma il marchio di punta del gruppo

Il brand Zonin si conferma il marchio di punta, con distribuzione in oltre 100 Paesi e un ruolo centrale nella promozione del made in Italy nel mondo. Anche i marchi regionali hanno contribuito in modo significativo al fatturato, come Castello del Poggio negli Stati Uniti e Ca’ Vescovo in Italia, rispondendo a esigenze di consumo specifiche. A livello internazionale, il percorso di premiumizzazione è stato guidato dai brand Ca’ Bolani e Castello di Albola.

Zonin 1821, il gruppo

L’azienda opera su una superficie vitata di oltre 1500 ettari e produce una gamma di vini che include sia quelli a marchio Zonin, sia i vini delle tenute di proprietà della famiglia in Italia e all’estero. Le principali tenute italiane sono Ca’ Bolani in Friuli, Poggio Le Coste in Piemonte, Oltrenero in Lombardia, Castello di Albola e Rocca di Montemassi in Toscana, Masseria Altemura in Puglia e Principi di Butera in Sicilia. A queste si aggiungono Barboursville Vineyards in Virginia (Stati Uniti) e Dos Almas in Cile. «Nel corso dei nostri oltre 200 anni di storia - ha dichiarato il presidente Domenico Zonin -, l’amore per il buon vino ci ha portato sulle tavole di numerose famiglie in Italia e nel mondo. I brindisi con i nostri vini scandiscono autentici momenti di gioia quotidiana e celebrano quei gesti semplici che hanno un valore profondo: condivisione e convivialità, fiducia e responsabilità.Proprio in virtù di questa consapevolezza, la qualità dei nostri vini è sempre stata al centro come fosse un ringraziamento continuo dedicato ai nostri appassionati consumatori che ci hanno continuato a scegliere per generazioni e che continuano a sceglierci tutt’ora: il “far buon vino” è sempre stato per noi l’unico modo “per far impresa”».

Zonin 1821: nel 2024 crescita del 10% e focus su sostenibilità e formazione

L’azienda opera su una superficie vitata di oltre 1500 ettari

Quindi ha concluso: «Ora più che mai, il mondo, la collettività e i consumatori chiedono alle aziende di prendere una posizione rispetto alle tematiche di sostenibilità: la sola logica del profitto senza limiti, l’irrefrenabile capitalismo dell’utile, non è più, per la collettività, sinonimo di buona imprenditorialità. Alle aziende è chiesto di esprimere responsabilità nel proprio operato e giustificare le proprie scelte: alla luce di questo, la sostenibilità non può essere concepita come un elemento aggiuntivo rispetto al fare impresa ma deve essere uno degli elementi fondanti il modello di business, la cultura aziendale e le scelte strategiche. Cerchiamo di essere anche concreti e realisti, evitiamo di sfociare nella fantasia: il percorso di promozione della sostenibilità non è facile e la via è lunga per la nostra società, pensiamo solo alla frequente evoluzione legislativa in tema di sostenibilità, ma il cammino è un percorso da percorrere insieme in cui ognuno, ogni azienda, ogni persona, nel suo piccolo, un passo alla volta, e con le proprie scelte, può lasciare un segno nel presente e fare la differenza per il futuro».

Zonin

Il brand Zonin è presente in diversi mercati internazionali e si è affermato grazie alla sua lunga storia e alla qualità dei prodotti. In Germania, le referenze principali nel 2024 sono state il Pinot Grigio, il Montepulciano d’Abruzzo e il Primitivo.Il Prosecco Spumante Zonin ha registrato una crescita superiore alla media del segmento nel canale off-premise, posizionandosi tra le prime tre referenze di Prosecco Spumante. Le innovazioni di prodotto hanno mostrato buone performance: Limoneto Spritz ha triplicato le vendite nel canale off-trade, mentre la Zero Zonin ha registrato un incremento dell’80% rispetto all’anno precedente.

Castello di Albola

La tenuta Castello di Albola si trova nel Chianti Classico e produce vini biologici. Il Bilancio di Sostenibilità della tenuta è redatto secondo lo standard EQUALITAS. Le vigne si trovano tra i 350 e i 650 metri di altitudine e beneficiano di un microclima favorevole alla produzione di vini di qualità. I “wines of altitude” della tenuta continuano a ottenere riconoscimenti internazionali. Nel mercato tedesco, la distribuzione di Castello di Albola si è consolidata, portando a un aumento del 40% delle vendite a volume. Le referenze più vendute rimangono Chianti Classico, Chianti Riserva e Santa Caterina, mentre cresce l’interesse per i Cru Acciaiolo e Il Solatio.

Ca’ Bolani

Ca’ Bolani si trova nella Doc Aquileia e dispone di circa 550 ettari vitati. La gestione della tenuta prevede una raccolta delle uve e una vinificazione individuale per ciascuna delle 90 sottoparcelle, con l’obiettivo di valorizzare le caratteristiche specifiche di ogni vigneto. Nel mercato tedesco, nel 2024 il Prosecco Ca’ Bolani ha registrato un aumento dell’8% a volume, mentre il Sauvignon ha segnato una crescita del 30%.

La collaborazione con Bocelli1831

Nel 2024, Zonin 1821 ha avviato una collaborazione con il brand BOCELLI1831, di proprietà della famiglia Bocelli. Durante ProWein 2025 verrà presentato ufficialmente il progetto ai partner tedeschi. La famiglia Bocelli ha una tradizione vitivinicola risalente al 1831. I vini prodotti nella loro tenuta in Toscana comprendono le etichette Terre di Sandro, Alcide ed Edi, che esprimono il legame con il territorio e la storia della famiglia. Grazie alla collaborazione con Zonin 1821, la famiglia Bocelli ha ampliato la propria produzione includendo tre nuovi vini a marchio BOCELLI1831: un Prosecco, un IGT Toscana Bianco e un IGT Toscana Rosso. Il Gruppo Zonin 1821 si occupa della produzione, distribuzione e gestione del branding del marchio in accordo con la famiglia Bocelli.

Zonin 1821, trend di consumo e strategie future

Tra i principali trend di consumo si segnala un’attenzione crescente alla salute nei prodotti food and beverage, un maggiore interesse per il biologico e la sostenibilità e una crescita della domanda di prodotti alternativi come vini a zero alcol e cocktail a base di vino.

Zonin 1821: nel 2024 crescita del 10% e focus su sostenibilità e formazione

Nel prossimo futuro Zonin 1821 porrà particolare attenzione alla premiumizzazione delle tenute

Nel prossimo futuro, Zonin 1821 continuerà a rafforzare il posizionamento dei propri marchi, con particolare attenzione alla premiumizzazione delle tenute, alla revisione della gamma per adattarsi alle esigenze del mercato e agli investimenti in ricerca e sviluppo. L’azienda prevede di consolidare la propria presenza nelle geografie chiave e di intensificare l’espansione nei mercati meno strategici, sebbene le incertezze economiche e politiche impongano un monitoraggio costante.

Zonin 1821, attenzione alla sostenibilità

Nel 2024, Zonin 1821 ha pubblicato il secondo Bilancio di Sostenibilità di Gruppo, ampliando il perimetro di rendicontazione alle filiali estere e alla tenuta americana di Barboursville Vineyards. L’azienda ha adottato un processo strutturato per identificare e prioritizzare le tematiche di sostenibilità, seguendo lo Standard GRI 3 - Material Topics. L’analisi ha portato all’individuazione di 17 tematiche materiali suddivise in quattro macroaree: ambiente, persone, prodotto e catena di fornitura, e governance. Tra i temi prioritari figurano la qualità e sicurezza del prodotto, lo sviluppo e l’innovazione, la creazione di valore economico sostenibile e l’adozione di pratiche agricole a basso impatto ambientale. L’attenzione alla formazione e alla tutela delle comunità locali rientra tra gli aspetti più rilevanti per l’azienda.

Zonin 1821, focus sulla formazione

Nel corso del 2024, Zonin 1821 ha proseguito il rafforzamento della #ZONIN1821Academy, una piattaforma interna ed esterna dedicata alla formazione. Internamente, i dipendenti sono stati suddivisi per mansioni e competenze e hanno avuto accesso a corsi su lingua inglese, sostenibilità, cultura aziendale e strategia di business. Esternamente, grazie al supporto dei brand ambassador, l’azienda ha promosso la formazione degli agenti per migliorare le competenze dei clienti nei mercati di riferimento.

«Nel nostro Gruppo - ha sottolineato il vicepresidente Michele Zonin - crediamo fortemente nella forza portata dalle nuove idee, nella diversità degli approcci e nella condivisione di nuove metodologie: gran parte delle persone che lavorano per il Gruppo Zonin 1821 hanno percorso con noi tutta la propria carriera e contribuiscono, come delle vere e proprie memorie storiche, a trasmettere il know-how della nostra realtà e i nostri Valori fondamentali alle risorse più giovani che dal loro canto possono invece apportare una visione contemporanea e innovativa. Come si può ben comprendere l’incontro generazionale, chiave fondamentale del nostro modello formativo, da un lato fa sì che la storicità e l’identità della marca sia sempre un punto di forza mentre dall’altro, l’apporto di nuove idee, nuovi approcci e nuove conoscenze, fa sì che l’interpretazione di questa grande eredità sia sempre al passo con i tempi attuali. L’alta formazione unita al reciproco scambio di esperienze e formazioni eterogenee tra le nuove generazioni e le risorse storiche, non ha solo una valenza etica, ma contribuisce a consolidare il nostro modello di business. Questo ci ha permesso di creare un solido team internazionale e per questo siamo alla continua ricerca di talenti dallo spirito dinamico, in grado di cogliere le potenzialità dei nuovi orizzonti».

Zonin 1821: nel 2024 crescita del 10% e focus su sostenibilità e formazione

Da sinistra: il presidente Domenico Zonin e i vicepresidenti Francesco e Michele Zonin

Un focus particolare è stato dedicato alla formazione delle nuove generazioni, con collaborazioni con università italiane e internazionali, tra cui Bologna Business School, IULM, Università Cattolica di Padova, Ca’ Foscari di Venezia, King’s College di Londra e Stockholm School of Economics. Durante questi incontri è stato promosso il tema del bere responsabile, con l’obiettivo di valorizzare la tradizione vinicola italiana attraverso la consapevolezza e la moderazione nel consumo.

«In questo momento storico - ha detto il vicepresidente Francesco Zonin -, il legame con le nuove generazioni è un tema particolarmente importante per l’industria del vino a livello globale. Con Millennials e Gen Z, il nostro settore deve imparare a dialogare con temi complementari rispetto a quelli ai quali siamo abituati a pensare che però troppo spesso sono centrati sulle sole caratteristiche organolettiche del prodotto. Inoltre, dal punto di vista dell’approccio, è importante coinvolgere le nuove generazioni dando vita ad un dialogo a più voci, piuttosto che prediligere una comunicazione unidirezionale: noi produttori dobbiamo comprendere cosa si aspettano le generazioni dal mondo del vino, fornire loro informazioni per comprenderlo ma anche invitarle ad interpretarlo ed arricchirlo. Dobbiamo sempre di più invitare a riflettere sul consumo responsabile, comunicare le diverse culture vitivinicole che custodiamo, spiegare il rapporto tra vino e salute, argomentare in ambito di sostenibilità, esporci raccontando le attività responsabilità sociale che implementiamo o i valori d’impresa che promuoviamo ma anche presentare novità (tra le quali ready to drink o prodotti analcolici) che si affiancano alle proposte tradizionali e possono essere oggetto della sperimentazione di consumo».

Via Borgolecco 9 36053 Gambellara (Vi)
Tel +39 0444 640111

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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