Un protocollo d’intesa con l’obiettivo di favorire l’inserimento dei giovani nella filiera vitivinicola, promuovere una cultura del vino basata su consapevolezza e responsabilità, e approfondire la conoscenza della denominazione Pinot Grigio Doc Delle Venezie tra gli studenti degli istituti agrari. Si è tenuta a Roma, presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), la conferenza stampa di presentazione del progetto «Impresa-Giovani-Futuro», promosso dal Consorzio Doc Delle Venezie e da Re.N.Is.A. – Rete Nazionale Istituti Agrari.

Presentato a Roma il protocollo "Impresa-Giovani-Futuro"
Obiettivi condivisi: orientamento, formazione e occupabilità
Nel corso dell’incontro, moderato dal conduttore Nicola Prudente, sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni, dell’istruzione e del comparto enologico. In apertura, il senatore Luca De Carlo, presidente della IX Commissione del Senato, ha sottolineato la valenza strategica del progetto: «Un’iniziativa che coniuga promozione del made in Italy, cultura del vino e coinvolgimento attivo delle nuove generazioni. Formazione, comunicazione e innovazione rappresentano strumenti imprescindibili per affrontare le sfide del comparto agroalimentare». Anche il Senatore Patrizio La Pietra, sottosegretario di Stato al Masaf, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, in particolare per la coincidenza con la Giornata nazionale del made in Italy: «Il vino è un’espressione identitaria del nostro patrimonio culturale e agroalimentare. Educare i giovani al suo valore è un passaggio necessario».
Il Consorzio: un impegno per il futuro del settore
Albino Armani, presidente del Consorzio Doc Delle Venezie, ha fornito una panoramica sull’andamento della denominazione, che nel 2024 ha registrato un +3% di imbottigliato e +8% di certificazioni. In merito al protocollo ha dichiarato: «Vogliamo contribuire al rafforzamento del rapporto tra istituti agrari e mondo del lavoro, con particolare attenzione al comparto vitivinicolo. Il nostro obiettivo è costruire un modello replicabile a livello nazionale, capace di generare un impatto socio-economico positivo e di avvicinare i giovani ai temi normativi e produttivi che regolano il settore».

La Doc delle Venezie nel 2024 ha registrato un +3% di imbottigliato e +8% di certificazioni
La presidente di Re.N.Is.A., Patrizia Marini, ha illustrato le linee operative del protocollo, che sarà diffuso tra oltre 200 istituti agrari aderenti alla rete: «Ci impegniamo a promuovere attività che favoriscano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso tirocini qualificati e formazione tecnica. Il legame con il tessuto produttivo, attraverso la collaborazione con il Consorzio, è fondamentale per rendere i percorsi scolastici sempre più aderenti alla realtà professionale». Mario Caligiuri, coordinatore del Laboratorio Politiche Educative di Eurispes, ha posto l’attenzione sui risultati del 2° Rapporto Nazionale sulla Scuola e l’Università: «L’attuale sistema educativo soffre di rigidità burocratiche che ostacolano il pieno sviluppo delle competenze. L’intesa tra Consorzio e Re.N.Is.A. costituisce un esempio concreto di integrazione tra formazione e impresa».
Cotarella: «Il futuro si costruisce con le nuove generazioni»
Nel suo intervento, Nadia Frittella, segretaria generale di Wine in Moderation, ha ricordato l’impegno del programma europeo per la responsabilità sociale nel settore vinicolo, parte integrante dell’accordo: «Promuoviamo un approccio consapevole al consumo di vino, in coerenza con i principi della dieta mediterranea. Insieme svilupperemo contenuti educativi destinati anche agli studenti, in un’ottica di prevenzione e valorizzazione culturale».

Il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella
In chiusura, il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, ha evidenziato la necessità di garantire un ricambio generazionale qualificato: «Il comparto vitivinicolo necessita di giovani formati, motivati e competenti. Le nuove sfide richiedono conoscenze aggiornate ma anche la capacità di preservare la dimensione culturale del vino. Progetti come questo rappresentano un passo avanti verso un sistema formativo più integrato e orientato al futuro del settore».
Via Pallone 20 37121 Verona (Vr)