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venerdì 26 dicembre 2025  | aggiornato alle 20:40 | 116524 articoli pubblicati

Buttrio, cantina Petrucco: dalla nascita casuale alla crescita

La cantina Petrucco nasce nel 1975 a Buttrio (Ud) per caso, grazie all'ingegnere Paolo Petrucco. Produce 70mila bottiglie all'anno tra vini rossi e bianchi, come il premiato Pignolo 2019

di Claudio Soranzo
 
11 novembre 2024 | 09:30

Buttrio, cantina Petrucco: dalla nascita casuale alla crescita

La cantina Petrucco nasce nel 1975 a Buttrio (Ud) per caso, grazie all'ingegnere Paolo Petrucco. Produce 70mila bottiglie all'anno tra vini rossi e bianchi, come il premiato Pignolo 2019

di Claudio Soranzo
11 novembre 2024 | 09:30
 

Non conoscevo questa azienda vinicola della Doc Colli Orientali del Friuli, una delle tante nella miriade di realtà agricole di diverse dimensioni che producono vini buoni per soddisfare i palati non solo italiani, ma anche esteri. Finché non ho scorso l'elenco dei Top 300 "Vinibuoni d'Italia 2025", tra i quali figura un Pignolo 2019 "Ronco di Paolo" prodotto dall'azienda Petrucco sulle alture di Buttrio. E volendo approfondire le mie conoscenze ho scoperto una storia davvero interessante, che potremmo intitolare "Vignaiolo per caso".

Buttrio, cantina Petrucco: dalla nascita casuale alla crescita

La cantina Petrucco a Buttrio (Ud)

La storia della cantina Petrucco in Friuli

E sì, perchè è stato proprio il caso a condurre l'ingegner Petrucco a intraprendere l'attività di vignaiolo, che non conosceva affatto e non rientrava proprio nelle sue aspirazioni. Ma tutto ciò è potuto accadere per una di quelle sliding doors che prima o poi capitano nella vita di ciascuno di noi. Tutto nacque inaspettatamente nel non molto lontano 1975, nemmeno cinquant'anni fa, dalle nevi di Sella Nevea, località sciistica incastonata tra i monti Canin e Montasio (dalla cui malga deriva il nome del pregiatissimo formaggio carnico), sulle Alpi Giulie. Nel 1973 l'ingegner Paolo Petrucco realizzò con la sua impresa la pista da sci del Monte Canin per conto di una società locale che, invece di pagare in moneta, gli cedette un terreno a Sella Nevea.

Un paio di anni dopo, senza alcuna esitazione e praticamente alla cieca, il professionista edile scambia quel terreno in montagna con quattro ettari sulla collina di Buttrio, in località Monte, a quasi cento chilometri di distanza. Fu allora che Paolo Petrucco e la moglie Lina, spinti da una vera passione per la terra, avviarono le prime coltivazioni, intuendo la potenzialità di quel particolare territorio che tra colline, piccole vallate e boschi racchiude il luogo ideale per far crescere e maturare le uve. Negli anni gli ettari divengono via via più numerosi, acquisendo pure dei terreni della confinante tenuta Florio, di proprietà degli eredi della contessa Emanuela Florio e del marito, il noto trasvolatore atlantico Italo Balbo.

Buttrio, cantina Petrucco: dalla nascita casuale alla crescita

I vigneti della cantina Petrucco

E nel 1981 arrivò il fiocco bianco, il tanto atteso primo imbottigliamento dopo anni di attenta preparazione e appassionato lavoro. Oggi l'azienda agricola Petrucco si sviluppa su 35 ettari, di cui oltre 20 dedicati alle viti. La passione dell'ingegner Paolo e della signora Lina per queste generose colline si combinò alla perfezione con l'esperienza e la dedizione dell'enologo Flavio Cabas, che assieme a loro si occupa da oltre 30 anni della conduzione dell'azienda. La cantina conta diverse etichette tra vini bianchi (il 70%) e rossi (30%), per una produzione totale di circa 70mila bottiglie l'anno.

Questa particolare zona del Friuli conosce la viticoltura da tempi antichissimi. Gli studi collocano già nel 53 a.C. le prime coltivazioni, in corrispondenza con la fondazione di Forum Julii (l'antica Cividale del Friuli) da parte di Giulio Cesare e dei suoi legionari. La qualità dei vini dei Colli Orientali è frutto di un particolare terroir di origine eocenica, che si contraddistingue per l'alternanza tra strati di marna (argilla calcarea) e arenaria, una sabbia calcificata, comunemente chiamati Ponca. La marna è ricchissima di minerali, mentre l'arenaria è un suolo che permette un drenaggio ottimale delle acque: ciò profonde da una parte i sali e i microelementi, su cui poggiano i ricchi sapori e profumi che rendono così speciali questi vini, dall'altra la condizione ideale per la crescita, la maturazione e la longevità stessa delle piante. Sono così le varie condizioni climatiche della zona, unite alla particolarità del suolo a fornire forti elementi identitari, che caratterizzano i vini di questo territorio, dei quali la Petrucco è una testimone inequivocabile.

Il Pignolo, un vitigno antichissimo riscoperto negli anni '70-80

Ma torniamo al premio della Top 300 di Vinibuoni d'Italia 2025: a fregiarsi è stato un Friuli Colli Orientali Doc Pignolo Ronco di Paolo 2019, un vino rosso secco da uve omonime, di colore rosso rubino profondo, profumi fitti e compatti, con note fruttate di ciliegia, amarena e mora e speziate di liquirizia, cacao e tabacco. Ha un sapore denso e cremoso, con un tannino ben bilanciato da una grande struttura. Da servire a 18/20° e particolarmente abbinabile a carni grasse, cacciagione e formaggi stagionati.

Buttrio, cantina Petrucco: dalla nascita casuale alla crescita

Il premiato Friuli Colli Orientali Doc Pignolo Ronco di Paolo 2019

Le origini di questo vitigno sono antiche e si ritiene che il Pignolo fosse già coltivato nel Medioevo, mentre iniziò a distinguersi nel Rinascimento, apprezzato nelle corti nobiliari per la sua qualità superiore. Dopo un lungo periodo di declino, quasi scomparso a causa della bassa produttività e della suscettibilità a diverse malattie della vite, fu riscoperto e valorizzato solo negli anni '70 e '80 grazie agli sforzi di alcuni produttori visionari del Friuli Venezia Giulia che investono in tecniche di coltivazione innovative e attente al recupero delle antiche tradizioni vitivinicole friulane. Così, grazie alla loro tenacia, il Pignolo iniziò a guadagnarsi una reputazione come uno dei vini rossi più distintivi e apprezzati del Friuli Venezia Giulia. Oggi il Pignolo è considerato un simbolo dell'enologia friulana, celebrato per la sua intensità aromatica e la sua capacità di invecchiamento.

Le etichette della cantina Petrucco

Sono ben 16 le etichette in cantina: otto i bianchi (Sauvignon, Friulano, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Pinot Grigio Ramato, Ribolla Gialla, Chardonnay, Malvasia), tre i rossi (Merlot, Cabernet Franc, Refosco dal Peduncolo Rosso) ed il Brut. A concludere la riserva, chiamata Ronco di Paolo, in omaggio al fondatore dell'Azienda, che comprende un Pignolo, un Merlot, un Refosco dal Peduncolo Rosso e il Bianco Cabas, che nasce da un particolare assemblaggio ideato nove anni fa dall'enologo Flavio, da sempre conduttore numero uno dell'azienda friulana.

Petrucco
Via Elio Morpurgo 12 - 33042 Buttrio (Ud)
Tel 0432 674387

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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