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Cantina Le Macchie a Rieti Una realtà vitivinicola d'eccellenza

di Mariella Morosi
 
16 luglio 2018 | 18:21

Cantina Le Macchie a Rieti Una realtà vitivinicola d'eccellenza

di Mariella Morosi
16 luglio 2018 | 18:21
 

Siamo a Castefranco di Rieti, nel cuore della Sabina e sono piuttosto gli olivi a dominare il paesaggio collinare. Nonostante questo la Cantina Le Macchie può essere considerata una realtà produttiva d’eccellenza.

E se è vero che dietro a ogni bottiglia c’è una storia, in questo caso bisogna andare indietro di qualche generazione risalendo l'albero genealogico della famiglia proprietaria della cantina, che è sempre stata molto attaccata alla sua terra di origine.

(Cantina Le Macchie a Rieti Una realtà vitivinicola d'eccellenza)

La famiglia Di Carlo fino agli anni Sessanta viveva di agricoltura, vendendo olio e vino a chi si fermava nella loro osteria, un semplice ma accogliente ristoro di campagna. Oggi quel locale, "La Foresta", è famoso in tutta la regione per la qualità e la genuinità dei piatti di tradizione. Ma la storia della cantina parte da un piccolissimo vigneto, piantato da una intraprendente nonna, e che avrebbe potuto essere espiantato per ampliare la parte ristorativa perché il piano regolatore lo aveva dichiarato edificabile.

Ma nessuno osò toccarlo, contro ogni logica imprenditoriale. Ancora oggi la vigna è là, con i filari larghi intervallati da alberi da frutto, come si faceva una volta, e con vigne di diverse varietà locali, soprattutto Cesenese nero. Questo vitigno un tempo era diffuso in tutto il Reatino e la sua esistenza è documentata dal 1879 nell’Annuario del Consorzio Agrario di Rieti. Non lontana dal vigneto c’è un esemplare di 150 anni che continua a fornire cloni per i nuovi impianti di barbatelle.

Nel corso degli anni, soprattutto per la passione di Antonio Di Carlo, la superficie vitata è stata ampliata fino a 10 ettari con una particolarità che condiziona positivamente sia la parte agronomica che la vinificazione: l’altitudine. I vigneti si trovano infatti tra i 610 e i 650 metri tra la conca reatina e il Monte Terminillo, che li proteggono dalle correnti fredde che arrivano dal Nord a Sud. Il terreno inoltre è ricco di minerali che danno ai vini freschezza e sapidità e la vicinanza del fiume Velino ne garantisce l’equilibrio idrico.

Antonio Di Carlo (Cantina Le Macchie a Rieti Una realtà vitivinicola d'eccellenza)
Antonio Di Carlo

Il resto lo fa l’alto livello tecnologico degli impianti di vinificazione, l’utilizzo di silos in acciao inox, la gestione delle temperature in fase di fermentazione e di stoccaggio e le azioni tese a limitare l’uso di conservanti. Accanto al Cesenese nero, a bacca rossa vengono coltivati Sangiovese, Montepulciano e Merlot mentre, oltre a quelli a bacca bianca tradizionalmente presenti nel territorio, Malvasia e Trebbiano, l’azienda ha scelto di impiantare, proprio per le caratteristiche pedoclimatiche, vitigni nordici come Traminer, Riesling Renano e Gewurztraniner.

Molto articolata la produzione, per la passione di Antonio Di Carlo sempre presente in vigna e in cantina, orgoglioso dei riconoscimenti ottenuti nelle guide e nei concorsi. Ama anche sperimentare, talvolta osare. Una certa quantità dei mosti del Riesling e del Gewurztraniner viene congelata per conservarne freschezza per poi essere aggiunta successivamente  come una sorta di liqueur d’expedition.

Per i vini rossi le fermentazioni sono lunghe, come avviene per il Cesenese Nero che fermenta per 100 giorni e svolge la malolattica sulle bucce e affinamento in barrique di rovere francese per 18 mesi. ”Ultimo Baluardo” è l’etichetta omaggio al Cesenese Lazio Igp, rosso rubino con sentore di ciliegie, aromi balsamici di alloro, ginepro e mirto e vinificato in purezza. Altre etichette sono Feritoie, Campo dei Severi, Scarpe toste, il Cerqueto, un Riesling 100% , un rosato, Il Bandolo della matassa e un passito di Malvasia puntinata da vendemmia tardiva.

(Cantina Le Macchie a Rieti Una realtà vitivinicola d'eccellenza)

Tutte le uve hanno una bassissima resa per ettaro. Al ristorante di Famiglia, La Foresta, si possono degustare tutte, anche in abbinamento ai sapori locali. Grandi locali interni e nel verde possono ospitare eventi a tema, manifestazioni e tante iniziative del gusto, come degustazioni di olio, con visite guidate tra le bellezze ambientali e storiche del territorio.

Soprattutto a Rieti, che fu antichissima città d’acqua, attraversata dal fiume Velino, tra le antiche piazze e i palazzi nobiliari fino alla straordinaria immersione in Rieti sotterranea, tra i possenti muraglioni e le arcate che sostengono la città. Era definita dai latini "umbilicus Italiae" perchè esattamente al centro geografico della penisola. Ma il titolo le viene conteso da Narni, cittadina umbra.

Per informazioni: www.cantinalemacchie.it
www.ristorantelaforesta.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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08/08/2018 18:35:40
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