Carpenè Malvolti Una storia lunga 150 anni
Fu Antonio Carpenè a fondare nel 1868 la Carpenè Malvolti e qualche anno dopo, insieme a Giovanni Battista Cerletti, la Scuola enologica di Conegliano (Pd). Da allora è partito il successo col Prosecco in prima fila
23 gennaio 2018 | 11:34
di Mariella Morosi
In grande anticipo sui tempi, questo signore, studioso di viticoltura e di pratiche enologiche, autore di trattati e anche protagonista di gloriose pagine del nostro Risorgimento, aveva compreso le potenzialità di un territorio unico insegnando ai contadini a coltivare la vite con processi innovativi. Dalla produzione della prima bottiglia al mondo riportante la dicitura Prosecco nell'etichetta datata 1924 ad oggi la Carpenè Malvolti ha contribuito in modo determinante allo sviluppo di tutto il distretto spumantistico.
Una speciale bottiglia, la Cuvée 1868, non poteva non essergli dedicata per un anniversario tanto speciale. La cerimonia a Conegliano è stata anche l’occasione per annunciare un programma di celebrazioni che si svolgeranno per tutto il 2018. «Sento forte tanto l'onere quanto l'onore di essere testimone dei valori storici e fondanti ereditati dalla mia famiglia - ha detto il presidente Etile Carpenè - ed è un privilegio condurre l'Impresa a questa tappa, avendo sempre posto al centro della nostra mission l'impegno etico di condividere la storia per determinarne il futuro, sia con i più stretti collaboratori ed i clienti tutti sia con il Paese intero». Gli eventi celebrativi di un’azienda, sempre attiva nella ricerca e nell'innovazione e attenta ai mutamenti sociali ed economici per anticiparne le relative dinamiche, non vogliono tuttavia essere un’auto-celebrazione ma il tributo storico a chi per primo ha voluto creare un vino spumante con le stesse caratteristiche del blasonato Champagne, ma con un vitigno autoctono del territorio della Marca Trevigiana.
Etile Carpenè
Altra pietra miliare per l'enologia italiana fu la messa a punto del metodo di spumantizzazione per valorizzare le caratteristiche organolettiche del Prosecco, così come la rivoluzionaria decisione di riportare il nome del vitigno in etichetta. Non è stato tralasciato neppure il processo di internazionalizzazione, che ancora oggi continua con importanti investimenti sia nel consolidamento dei mercati correnti, in cui il marchio è già presente da decenni, sia con lo sviluppo nei Paesi emergenti, in particolare quelli asiatici, fino alla presentazione a maggio del sito storico di Conegliano. «È stato un impegno economico importante, finalizzato peraltro in una fase congiunturale non particolarmente favorevole - ha detto ancora Etile Carpenè - ma abbiamo ritenuto utile investire nella sede storica e nella relativa immagine».
Oggi Carpenè Malvolti è presente sul mercato con più di 25 tipi di Prosecco Docg, Prosecco Doc, spumante, grappe e brandy, ed esporta il 60% della produzione in oltre 60 Paesi del mondo.
Per informazioni: www.carpene-malvolti.com
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