Un 2020 da ottimi risultati per Fantini Group, società (già Farnese Vini) che dagli inizi, nel 1994, partendo da Ortona (Ch) in Abruzzo, è poco a poco diventata un punto di riferimento tra le aziende esportatrici del centro-sud Italia con quasi 25 milioni di bottiglie, grazie a un’attenta politica votata alla più alta ricerca qualitativa e di marketing. Mai un segno meno nella sua storia: e nemmeno lo scorso, difficile, anno ha fatto eccezione: qualche mese fa il fondatore e amministratore delegato Valentino Sciotti confidava comunque in una crescita di fatturato, tra il 4 e il 6%. È andata persino meglio: «Sfioriamo il +8% - spiega - Anche il margine operativo lordo è ok, così come il prezzo medio».
Gli unici prodotti lanciati nel 2020 da Fantini Group sono andati a ruba: Calalenta Rosé e Calalenta Pecorino
Come sono possibili questi dati dopo tutto quello che è successo? Il Gruppo Fantini era
forte soprattutto nell'Horeca, un settore che è praticamente collassato. «È vero – racconta - Ma siamo stati davvero
bravi e veloci nel reinventarci». Il team di Sciotti ha convertito il proprio mercato; con la
ristorazione ferma, ha virato la propria attenzione su
grande distribuzione e
retail, nonché sull'
e-commerce.
Grande rapporto qualità prezzo «Abbiamo anche approfittato di un fattore che tenevamo da tempo d'occhio – puntualizza insieme alla figlia
Giulia, marketing manager - Siamo specialisti di una
fascia dello scaffale assai poco presidiata, cioè il
livello medio-alto. Per intenderci, se sul prezzo basic ci sono 200 competitors, nella nostra posizione se ne trovano sì e no 15. E noi spicchiamo tra di loro perché da sempre offriamo grande
rapporto qualità/prezzo e
packaging assai curati. Insomma, eravamo nelle condizioni per fare bene perfino in un momento simile».? Se a fine 2019 l'
off-trade rappresentava circa il 30% del fatturato (un dato già in forte crescita rispetto agli anni precedenti), nel 2020 ha superato ampiamente il 50%, attestandosi sul
55-60%.
Valentino e Giulia Sciotti
Acquisite nuove fasce di mercato«La partita del 2020 sarà giocata anche nel 2021.
Non si torna indietro, abbiamo acquisito nuove fasce di mercato, continueremo su questo percorso – spiega
Sciotti - Il quadro prossimo venturo del settore non è ancora definito, risulta impossibile capire cosa accadrà perché ci sono troppe i
ncognite. Bisogna
rimanere reattivi rispetto ai possibili scenari che si paleseranno. Molto è legato alla diffusione della vaccinazione e alla sua tempistica, le scelte saranno dipendenti da questa variabile. Appena riprenderà quota anche l
'Horeca saremo ugualmente pronti; sarà un "
extra", per così dire, che porterà ulteriori benefici al nostro fatturato, in proiezione futura».
Debutti rimandatiUn po' di rimpianto, comunque, per un 2020 che avrebbe dovuto segnare il lancio di
nuove etichette. Il pensiero va ad esempio a I
l Segno di Cinquesegni, un blend di Sangiovese, Primitivo, Aglianico, Nero d’Avola e Nerello Mascalese, a
Solea Sostenibile di
Cantina Cellaro, in due versioni. Bianco, da Grillo biologico, e rosso, da Nero d’Avola con packaging 100% sostenibile e soprattutto al nuovo, attesissimo
Edizione Bianco di Fantini.
«Ci consoliamo per due motivi – annota - Il primo: sono
lanci che abbiamo solo dovuto spostare più avanti. Il secondo: possiamo pensare positivo. Lo scorso anno ci siamo limitati a presentare il
Calalenta Rosé, un 100% Merlot abruzzese. Esito: tutto esaurito in poche settimane, a inizio maggio non avevamo più nemmeno una cassa invenduta». Un successo bissato dall'altra novità, quella più recente:
Calalenta Pecorino. «Siamo già al terzo imbottigliamento».
Per informazioni:
www.farnesewinestore.com