Ostriche e vini siciliani Abbinamenti inaspettati ma ben riusciti

Una serata al Cartlon Baglioni di Milano per scoprire come le eccellenze di I Love Ostrica possano trovare un nuovo amico nel brand Cusumano, porta bandiera dei vini siciliani nel mondo. Insolito, ma accattivante

13 settembre 2018 | 17:18
di Marco Di Giovanni
L'atmosfera è quella giusta: di classe, elegante, ma non invadente. Il Baglioni in via Senato lascia spazio ai due protagonisti della serata, le ostriche del brand di Luca Nicoli e i vini Cusumano. Un incontro originale? Inaspettato? Chi l'ha ideato ha ben pensato di accompagnarlo con "sapido". Comunque la si voglia mettere, dall'incontro tutti sono andati via tanto sorpresi quanto soddisfatti. Perché, si sa, quando la convivialità fa da sfondo al "buon cibo" e al "buon vino", per dirla in semplici ma efficaci parole, difficile trovar qualcosa di cui lamentarsi.



«Di solito si abbina l'ostrica allo champagne - ci ha raccontato Nicoli - o a un vino bianco particolarmente minerale». L'applauso più grande va forse al sommelier di I Love Ostrica Davide Rossetti, che è stato in grado di abbinare le ostriche con i vini della cantina siciliana. Vale la pena focalizzarsi sulle "coppie" in degustazione, per scoprirne un po' di più.



L'ostrica Prestige d'Irlande e il 700 Brut Metodo Classico Cusumano
«Si parte con un'ostrica irlandese», ci dice Nicoli. Per contestualizzare ancora meglio, siamo immersi nelle fredde acque oceaniche della baia di Donegal. L'ostrica è selvaggia, il guscio ha sfumature color ebano, il bouquet è salmastro e in bocca si scopre dolce. Per esaltarne le caratteristiche è stato scelto il 700 Brut Metodo Classico: «Siamo nella tenuta Ficuzza - spiega per quanto riguarda il vino Diego Cusumano - a 700 metri sopra il livello del mare. Qui il microclima è unico, con inverni freddi ed estati miti. Il 700 è un blend di due vitigni, Pinot Nero e Chardonnay; la produzione è limitata, vogliamo che questo vino esprima al meglio questo territorio, così distinguibile per freschezza ed acidità».



L'ostrica Prestige des Mers e lo Shamaris Cusumano
«Passiamo a un'ostrica della Normandia, siamo travolti dalle maree di Utah Beach» Il guscio è bianco, l'ostrica è di piccole dimensioni. L'armona è di erba cipollina, all'assaggio prevale una spiccata dolcezza che si chiude con il sapore di erbe agliate. Il meglio di quest'ostrica si rivela in contrapposizione alla sapidità dello Shamaris, «prodotto nel territorio di Monreale, nella tenuta Montepetroso a 400 metri sopra il livello del mare. Anche qui un microclima favorevole: durante il periodo estivo la Tramontana abbassa la temperatura delle uve e crea un'escursione termica tra giorno e notte capace di donare poi al vino grande aromaticità e adicità». Lo Shamaris è Grillo 100%, la sua sapidità completa le note erbacee tipiche delle spiagge di Utah Beach e dona alla dolce e croccante ostrica una persistenza appagante.



L'ostrica Fine de Claire e il Muscato dello Zucco
La Fine de Claire arriva da «Marennes-Oléron, territorio tra i più importanti per la produzione di ostriche in Francia», è conosciuta in tutto il mondo, ha un tipico sapore di terroir ottenuto dopo un affinamento di quattro settimane nei bacini di argilla. L'abbinamento è con il Moscato dello Zucco, Moscato bianco 100%, una vera specialità di cui Cusumano produce, nella Tenuta San Carlo, solo pochissime bottiglie numerate. «Questo vino lo facciamo solo noi, è un vino del cuore, uno di quei vini perduti, che venivano prodotti un tempo e che sono poi scomparsi». La dolcezza del Moscato doma la sapidità della Fine de Claire.



«La cosa che mi è piaciuta maggiormente della serata - ha spiegato Diego Cusumano - è stata la partecipazione degli ospiti. Tutti i presenti chiedevano ai titolari di I Love Ostrica informazioni sui rispettivi territori di provenienza, mentre a me domandavano le condizioni di ogni singolo vitigno, curiosi di scoprire la bellezza che la Sicilia presenta in ogni territorio, diverso l'uno dall'altro, ognuno capace di esprimersi in maniera unica nel vino».



La curiosità non manca, né da parte del pubblico, né da parte dei promotori della serata: i vini Cusumano da sempre hanno come obiettivo quello di rappresentare nel mondo la Sicilia, la sua enorme potenzialità, viva anche in circostanze particolari come questa occasione di abbinamenti "sapidi". Dall'altra parte I Love Ostrica sperimenta, per dare ad un cibo per tutti prelibato ma da pochi davvero conosciuto la regalità che gli spetta. Un esempio recente ricade anche sulla collaborazione della realtà con Davide Oldani: al D'O, il ristorante dello chef stellato, un nuovo piatto ha come protagonista proprio la Prestige des Mers, si tratta dell'Ostrica destrutturata: «Un'ostrica scomposta e cucinata - ha spiegato Nicoli - innovativa e servita in momenti differenti, assolutamente da provare».

Per informazioni:
www.iloveostrica.it
cusumano.it

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