Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
giovedì 25 dicembre 2025  | aggiornato alle 15:26 | 116524 articoli pubblicati

Podere Conca festeggia il primo lustro con Apistos Igt Costa Toscana

Un podere di famiglia riportato in vita da Silvia Cirri, affiancata da una squadra al femminile. Dopo il successo dei primi due vini, Elleboro Igt Toscana e Agapanto Bolgheri Rosso Doc, un Cabernet Franc in purezza

di Mariella Morosi
 
04 febbraio 2022 | 18:07

Podere Conca festeggia il primo lustro con Apistos Igt Costa Toscana

Un podere di famiglia riportato in vita da Silvia Cirri, affiancata da una squadra al femminile. Dopo il successo dei primi due vini, Elleboro Igt Toscana e Agapanto Bolgheri Rosso Doc, un Cabernet Franc in purezza

di Mariella Morosi
04 febbraio 2022 | 18:07
 

Un lustro (dal latino lux) definisce un quinquennio ma può significare anche qualcosa che è motivo di vanto o di gloria. In questo caso è il vino bolgherese Apistòs Igt Costa Toscana del Podere Conca Bolgheri di Castagneto Carducci (Li), a cui da 5 anni si dedica con passione Silvia Cirri, primario anestesista dell'Istituto Clinico Sant’Ambrogio del Gruppo San Donato di Milano. 

Apistòs, Cabernet Fran di Podere Conca Bolgheri Podere Conca festeggia il primo lustro con Apistos Igt Costa Toscana

Apistòs, Cabernet Franc di Podere Conca Bolgheri

Il restauro, l'oliveto e il vino

Non è diventata vignaiola per conquistare un blasone enologico come tanti vip, né per godersi un buen ritiro nei weekend, ma perché proprio non poteva accettare che quei dieci ettari di famiglia di ulivi e vecchie vigne sulla costa tirrenica fossero abbandonati, fermi nel ricordo di infanzie spensierate. L'idea di riportare alla vita quella terra le venne  frequentando un corso per sommelier e, dopo anni intensi e non facili, quel progetto impegnativo quanto affascinante è divenuto realtà. Del resto, dopo il restauro del casale ottocentesco dalle imposte rosse e il recupero dell'oliveto, non si poteva non pensare al vino in quel modesto podere che confinava con giganti come l'Ornellaia e la Tenuta San Guido del mitico Sassicaia. 

Silvia Cirri e Livio Aloisi - Foto Linda Vukaj Podere Conca festeggia il primo lustro con Apistos Igt Costa Toscana

Silvia Cirri e Livio Aloisi - Foto Linda Vukaj

Una storia di famiglia allargata

Ora, dopo il successo dei primi due vini, l'Elleboro Igt Toscana e l'Agapanto Bolgheri Rosso Doc,  a festeggiare il primo lustro dell'azienda è arrivato l'Apistòs, un Cabernet Franc in purezza. Fin dall'inizio dell'avventura, a sostenere questa vignaiola pendolare che alternava il camice bianco con la tuta di lavoro, sono stati  il nipote Giovanni Gastel jr e un amico di sempre, Livio Aloisi.  È stata una storia di famiglia allargata,  nel ricordo di un'antica amicizia tra le rispettive nonne, Graziella e Luciana. Via via si aggiunsero amici e parenti, coinvolti da un entusiasmo senza ripensamenti. Livio Aloisi, poi, di buoni consigli gliene potè dare molti perché già impegnato nel vino a Bolgheri,  con il cognato Incisa della Rocchetta. Silvia Cirri, donna di scienza , sapeva come  i ritmi della vita e della natura debbano restare in equilibrio e subito l'approccio è stato quello di favorire la naturale fertilità del suolo bandendo ogni prodotto di sintesi. Il recupero dei valori contadini del luogo ha fatto il resto e dal 2019 oliveti e vigneti sono a conduzione bio certificata. Inoltre  le vigne non  sono contigue, ma intervallate da aree alberate per cui viene realizzata quella benefica convivenza di colture differenti che tutela l'ecosistema, proprio come si faceva una volta nelle campagne. Anche la conformazione dei suoli e l'esposizione ha favorito il percorso verso la migliore produzione possibile a Podere Conca, chiamato così per la sua superficie inclinata verso il centro. 

Podere Conca: il casale ottocentesco dalle imposte rosse Podere Conca festeggia il primo lustro con Apistos Igt Costa Toscana

Podere Conca: il casale ottocentesco dalle imposte rosse

 1500 bottiglie numerate e firmate a mano

Se non grandi numeri,  certamente l'obiettivo della grande qualità e della finezza nel calice in pochi anni è stata raggiunta come indicano premi, citazioni e gradimento dei mercati. L'ultimo nato, l'Apistòs,  è stato prodotto in appena 1500 bottiglie numerate  e firmate a mano, una per una. Questo vino, prodotto e affinato con le caratteristiche del Bolgheri Superiore, nasce da 25 filari di Cabernet Franc impiantati tra gli ulivi e che fin dal primo anno hanno  mostrato di sapersi distinguere per la qualità delle uve. Dalla vendemmia 2019 fu così deciso di mantenerle distinte non soltanto durante la raccolta e la vinificazione, ma anche nella scelta dell’affinamento. Vendemmiate nella seconda metà di settembre, sono state messe a fermentare in cemento con le bucce per circa 30 giorni e,  a seguire,  poste in affinamento in barriques di rovere francese di primo passaggio. Poi da marzo dello scorso anno, ulteriore affinamento in bottiglia di altri sei mesi.

 

Scelte coraggiose in cantina

Pur determinata a lanciarsi nell'impresa, Silvia Cirri fin dall'inizio non ha avuto come fine primario quello di  competere con i grandi toscani. Ha scelto invece di rivolgersi alla realtà delle piccole aziende del territorio, sperimentando con i vitigni del territorio fino a realizzare il sogno di un bianco e di un rosso con quelli internazionali di origine Bordolese, qui ben ambientati, che danno varietà di sapori, strutture e maturazioni a etichette blasonate  al top. Con un blend di Chardonnay, Sauvignon Blanc e Viognier era nato l'Elleboro, mentre l'Agapanto è frutto del blend Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Ciliegiolo. Quest'ultimo vitigno, che entra nella sua composizione per il 20%, ha rappresentato per lei una passione nella passione. Anche altri lo stanno riscoprendo per le sue caratteristiche di donare nei blend morbidezza e freschezza di profumi fruttati. 

Elleboro, blend di Chardonnay, Sauvignon Blanc e Viognier Podere Conca festeggia il primo lustro con Apistos Igt Costa Toscana

Elleboro, blend di Chardonnay, Sauvignon Blanc e Viognier

Altre sono state le scelte coraggiose e fuori dal coro come quella di scegliere a suo tempo  per il bianco Elleboro Viognier, Chardonnay e Sauvignon Blanc, blend non molto frequente in quest’area. Nell'impresa non sono stati risparmiati investimenti mirati  alla tecnologia e alla sicurezza, e le uve raccolte e selezionate a mano vengono vinificate nella cantina di proprietà inaugurata nel 2019.

Un affiato team al femminile

Ad affiancare la titolare in una continua ricerca  è una piccola squadra operativa agile, multi-tasking e di sole donne scelte personalmente,  giovani, appassionate e competenti. Ci sono Flavia Aloisi, Manuela Gastel, Virginia Archinto Rocca Saporiti, le enologhe Laura Zuddas e Linda Franceschi, titolare anche della conduzione agronomica. Non mancano collaborazioni esterne e la comunicazione è curata da una donna del vino di lungo corso, Maddalena Mazzeschi. Ma è riduttivo citare le rispettive qualifiche, perché qui c'è davvero squadra con relativo spirito e all'occorrenza tutte fanno tutto. La digitalizzazione dell'azienda  insieme al sito internet con e-commerce ha pemesso a Silvia Cirri una gestione più agile dell'azienda talvolta anche a distanza e nessuno si è fermato neppure durante gli ultimi due anni che la pandemia ha trasformato in tempo sospeso. 

Agapanto nasce da uvaggio Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Ciliegiolo Podere Conca festeggia il primo lustro con Apistos Igt Costa Toscana

Agapanto nasce da uvaggio Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Ciliegiolo

La natura, un filo conduttore

Podere Conca è anche olio extravergine Igt, delle cultivar tipiche toscane: Frantoio, Moraiolo e Leccino, anch'esse trattate con manualità e rispetto contadino. E anche in questo caso i numeri piccoli stanno a indicare  cura speciale e valore aggiunto.  L'amore per la natura ha influito anche sulle etichette dei vini di Podere Conca, tutte con nomi di fiori. L'Elleboro è un ranuncolaceo originario del Caucaso e dell'Asia Minore, l'Agapanto, una liliacea sudafricana e ora l' Apistós, che in greco antico significa “incredibile”.  Ma è un fiore che non c'è, nato dalla fantasia del fotografo designer Paolo Barbi per indicare qualcosa che mancava, un successo inseguito e realizzato.

Foto: Silvia Cirri, Livio Aloisi, Linda Vukaj

 

Podere Conca Bolgheri
Strada Provinciale Bolgherese 196 – 57022 Castagneto Carducci (Li)
Tel. 0565 256438
www.podereconcabolgheri.it

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Robo
Tirreno CT
Pentole Agnelli

Robo
Tirreno CT

Pentole Agnelli
Fontina DOP
Consorzio Asti DOCG