In un momento di crisi per tutta la filiera agroalimentare, come per il mondo del turismo, è importante non dimenticare quale sia la ricchezza, economica, ma anche il valore umano, che sta alla base di questa realtà. Per avere un'idea di tradizioni, sacrifrici e successi che stanno ad esempio dietro al vino e alle migliaia di cantine presenti in tutta Italia è interessante rifarsi ad un testo quasi basilare come I divini del marciapiede, . che raccoglie memorie e spunti di riflessione di un guru del vino, uomo poleidrico e intelleuttuale oltre che tecnico, come Angelo Valentini, maestro della narrazione ed uno dei massimi esperti di Aceto tradizionale balsamico presenti al mondo (tanto da vantare il titolo di oxologo).
Un personaggio italiano che tutto il mondo ama e rispetta. Di seguito un brano introduttivo del suo libro che ben spiega il suo amore per il vino e la terra e il rispetto che ha voluto mettere nero su bianco per tanti protagonisti dio questo mondo.
Angelo Valentini
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Alla mia veneranda età e con il cervello ancora pensante e funzionante, grazie a Dio, ho deciso di fare un consuntivo della mia vita, costellata di ricordi, legati alla mia attività svolta nel settore della produzione agroalimentare, vicino alla natura, vicino agli uomini che la rendevano feconda e vicino agli uomini che ne magnificavano i pregi. Protagonista di tutto ciò “Nostra Madre Terra“ come la definiva il nostro grande Santo Francesco.
Tralascio di descrivere la mia adolescenza, gli anni dedicati allo studio,il brutto periodo bellico, la ricostruzione di un’Italia distrutta e risorta perché eravamo tutti animati da una grande speranza.
Da mio Padre ho ereditato la passione del collezionismo, l’antiquariato in genere, oltre al commercio del vino, tanto da approfondirne le conoscenze con il conseguimento di tre lauree in Enologia, in Agraria e in Erboristeria.
I consuntivi prevedono una relazione, per mia scelta tralascio di descrivervi le Aziende che ho diretto, i datori di lavoro che hanno avuto fiducia di affidarmi i loro capitali, ai quali sono infinitamente grato, mentre voglio rendere giustizia ad una categoria che lavorando nell’ ombra ma sul marciapiede, ha fatto le fortune dell’ enologia Italiana divulgando il verbo di Bacco.

Provate a sfogliare riviste del settore enogastronomico, troverete sovente articoli e immagini che magnificano produttori più o meno blasonati, noti e arcinoti, tanto da non fare più notizia data la continua ripetitività delle immagini e dei profili aziendali.
Questo libro, ha lo scopo di colmare i silenzi di coloro che battendo il marciapiede quotidianamente hanno trasformato il volgare mercato del vino costituito “da mezzo litro e una gazzosa“, alla bottiglia vestita ed abbigliata di tutto prestigio.
Con moltissimi di questi personaggi che descriverò ho avuto il piacere di collaborare nelle soventi missioni in loco, di conoscere le loro famiglie, le loro ansie i loro progetti, l’ avvenire dei propri figli, si da considerarli tutti appartenenti ad una grande famiglia. Era bello ritrovarsi ogni anno agli irrinunciabili appuntamenti dedicati alle fiere del settore, il salone di Rimini, lo storico Cibus di Genova, la ricca rassegna di Parma che univa cibo e vino, al glorioso Vinitaly, vetrina internazionale del vino, dove posso vantare un primato, quello di essere stato presente nelle cinquanta edizioni.

A questi personaggi , anello finale del ciclo produttivo, immagine vivente del produttore, tutt’ora impegnati nelle varie regioni Italiane e altri purtroppo che ci hanno lasciato ,va tutto il mio riconoscimento, per l’ opera non facile che hanno svolto e che continuano a svolgere, nella divulgazione del prodotto al compito più difficile e delicato di esattori, non posso che definirli EROI del “Marciapiede”, va riconosciuto pertanto, l’onore delle armi ! che dico, dei CALICI!
Il libro che ho scritto è dedicato a questi personaggi che ho definito eroi, alle case produttrice che degnamente hanno rappresentato e a tutti coloro che in silenzio, dietro le quinte delle cantine hanno contribuito al successo del vino italiano.
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Tratto dal libro di Angelo Valentini: I divini del marciapiede.