Un’edizione quella di
Enologica 2015 che, sotto la guida per il secondo anno consecutivo di
Enoteca Regionale Emilia Romagna, ha fatto registrare un incremento di pubblico e innalzato l’interesse di operatori e di giornalisti. Circa 5mila le presenze complessive nell’arco delle tre giornate di svolgimento del salone bolognese all’interno di Palazzo Re Enzo.

«Enologica è una piattaforma narrativa - spiega
Giorgio Melandri, curatore della manifestazione - che riesce a coinvolgere sempre più persone e sempre più comunicatori. La presenza di giornalisti internazionali e nazionali sottolinea l’interesse che la nostra regione sta riscuotendo e la modernità della nostra anima popolare. È il frutto del lavoro che portiamo avanti da anni con il racconto dei nostri territori e del nostro vino».
«La manifestazione - dichiara
Pierluigi Sciolette, presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna - è stata accompagnata da un grande successo di pubblico e gli espositori hanno dimostrato soddisfazione e apprezzamento per la qualità dei visitatori, attenti e interessati ad assaggiare i vini ma anche ad ascoltare la narrazione che contraddistingue ogni singola azienda e ogni singolo vino. Il percorso della via Emilia, rappresentato quest’anno anche dai tarocchi “rivisitati” in chiave enogastronomica, è l’ossatura della nostra comunicazione in quanto simbolo della capacità imprenditoriale di questa regione, di ottimi vini e ottima cucina inseriti in un territorio che merita sicuramente di essere scoperto, visitato, valorizzato».

Il tema di quest’anno è stato la pasta ripiena e certamente il valore aggiunto l’averlo messo in scena attraverso l’interessante e coinvolgente “Teatro dei Cuochi”: appuntamenti ospitati in undici locali del centro città che hanno visto tra i protagonisti alcuni tra gli chef più rappresentativi di questa regione, da Gianluca Gorini a Ido e Adalberto Migliari, da Riccardo Agostini e Marta Scalabrini a Massino Spigaroli, fino al ristorante Bambù, il miglior cinese di Bologna. Enrico Vignoli, coordinatore di tutti i teatri, è stato capace di individuare e far parlare i riferimenti, i luoghi, i prodotti e i personaggi di un territorio esaltandoli a modelli.
Con l’auspicio che il mondo del vino italiano riesca a ritrovare ben presto la propria identità, quella della semplicità e della genuinità, della novità rispetto al già visto, ci si da appuntamento alla prossima edizione di Enologica 2016.
Credito foto: Vittoria Lorenzetti