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Surgelati, un mercato in crescita Qualità e praticità i punti di forza

I surgelati non sono più considerati alimenti di bassa qualità, ma sono scelti principalmente perché “salva-pasto” e veloci ma di qualità e ricchi di proposte alternative, per non parlare dell’effetto “anti spreco”. Valeria Picco (Agrifood Abruzzo): «I surgelati sono prodotti sicuri e di alta qualità»

di Andrea Radic
25 dicembre 2016 | 10:03
Surgelati, un mercato in crescita 
Qualità e praticità i punti di forza
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Qualità e praticità i punti di forza

Surgelati, un mercato in crescita Qualità e praticità i punti di forza

I surgelati non sono più considerati alimenti di bassa qualità, ma sono scelti principalmente perché “salva-pasto” e veloci ma di qualità e ricchi di proposte alternative, per non parlare dell’effetto “anti spreco”. Valeria Picco (Agrifood Abruzzo): «I surgelati sono prodotti sicuri e di alta qualità»

di Andrea Radic
25 dicembre 2016 | 10:03
 

Quali sono le principali scelte che in consumatori compiono quando raggiungono il banco surgelati di un supermercato o varcano la soglia di un negozio specializzato? È ancora diffuso il principio che i surgelati perdano valore nutritivo o al contrario lo conservino più degli alimenti freschi rapidamente deperibili? La ricerca di Nielsen definisce un consumatore che torna ad apprezzare il valore di alcuni plus “storici” del settore: aiutano a risparmiare tempo, sono semplici da preparare e presentato un'altissima varietà di offerta.

Anche il ritorno in auge di alcune tipologie di piatti pronti avviene più per il risparmio di tempo assicurato che per quello di denaro. Quasi la totalità del campione (acquirenti nell’ultimo anno di surgelati) ha acquistato la categoria anche negli ultimi 3 mesi; interessante notare che più dell’80% acquista surgelati almeno 1 volta ogni 15 giorni. Ma dove vivono i consumatori di surgelati? Nelle frenetiche grandi città del nord? Nelle città di provincia? O nel sud del Paese?

surgelati mercato in crescita

Le linee di tendenza svelate dalla ricerca sono ben precise: gli alti consumatori sono localizzati prevalentemente nel nord ovest, i bassi consumatori soprattutto al sud e tra le fasce meno occupate, i medi consumatori, si trovano in maniera trasversale tra la popolazione più anziana. Ovvero pare che sia proprio il tempo, spesso molto poco, che si può dedicare alla preparazione degli alimenti a fare la differenza nella scelta dei surgelati.

Gli intervistati hanno un’immagine positiva dei surgelati, non più considerati scelte secondarie o di bassa qualità, anzi. Sono scelti principalmente perché “salva-pasto” e veloci ma di qualità e ricchi di proposte alternative. Ben il 56% del totale campione ritiene inoltre che i surgelati siano i veri prodotti “freschi”, perché mantengono il gusto e le proprietà organolettiche nel tempo. Da notare, quale ulteriore tratto positivo, la notevole fiducia accordata al surgelato anche nel “fuori casa”: oltre il 50% degli intervistati non ha problemi a richiederlo in forma consapevole, quando segnalato nel menu.

L’effetto “scorta” e il risparmio di tempo e fatica nel cucinare hanno sempre un’importanza fondamentale; il prodotto surgelato “rende un servizio” al consumatore che lo sceglie, una serie di vantaggi globali in cucina che predomina su tutti gli altri, ribadendo il concetto che identifica il surgelato di qualità: value for money.

Interessante notare come tra i primi tre driver d’acquisto vi sia anche il profilo ecologico, di vero cibo “anti sprechi”, gli intervistati sottolineano particolarmente il fatto che non abbiano scarti: “quello che compri è quello che mangi”. E, al di là della confezione, non si butta nulla. Dalla ricerca emerge come nell’ultimo decennio l’offerta di surgelati sempre più articolata, la disponibilità di prodotti particolarmente stimolanti per i diversi consumatori abbia dilatato l’interesse per il settore.

Anche la capacità di intercettare i trend sociali e alimentari si è mantenuta buona, particolarmente per quanto riguarda caratteristiche trainanti come l’individualismo, il “presto e veloce”, il cosmopolitismo, l’esplorazione anche un po’ ludica nell’alimentare, ma anche il ritorno di affetto e orgoglio per la tradizione gastronomica italiana.

Ciò che evidenzia la ricerca è che esiste ampio spazio per le novità: i punti chiave di questo settore sono infatti l’innovazione, la capacità di rispondere alle nuove esigenze alimentari, con un occhio di riguardo ai giovani, le valenze di veri prodotti “freschi” riconosciute ai surgelati e l’attenzione ai problemi etici del consumo, come lo spreco alimentare.

Si pensi che il 42% degli sprechi alimentari si verifica a livello domestico; una serie di recenti studi dimostra che un consumo frequente di surgelati può invece abbattere del 47% gli sprechi, ed il consumatore inizia ad esserne consapevole. Anche per i surgelati le tendenze in crescita sono quelle che caratterizzano ampi perimetri del settore food: gourmet, benessere, salute e tra i piatti pronti sono i secondi a superare di quasi il 20% le scelte di primi o fuori pasto.

Dati che supportano la tradizione delle scelte e dati nuovi, che seguono le tendenze del mercato. Abbiamo voluto commentarli con Valeria Picco, direttrice operativa di Agrifood Abruzzo, una lunga tradizione nel selezionare produttori e controllare tutta la filiera produttiva.

Valeria Picco - surgelati mercato in crescita

Valeria Picco

A cosa è più attento il consumatore oggi?
Oggi i consumatori sono molto attenti anche al fattore sicurezza oltre a quello qualitativo. Comprano surgelati di qualità perché sanno che sono raccolti in stagione, selezionati sotto ogni punto di vista e con un forte controllo lunga tutta la filiera, anche dal punto di vista fitosanitario. Dai nostri dati di vendita percepiamo con chiarezza quanto il consumatore apprezzi la sicurezza e questo atteggiamento si trasforma in fiducia nel marchio.

I consumi continuano ad essere tradizionali o vi sono prodotti “di moda” che rispecchiano la popolarità crescente della cucina anche in televisione?
I binari sono due: quello dei consumi tradizionali come spinaci, minestrone, zuppe, piselli e fagiolini, uno zoccolo duro che resiste nel carrello della spesa. A questo si aggiungono ingredienti nuovi, legati alle mode o alle tendenze del momento, come il mondo vegetariano, o quello legato al benessere e alla corretta alimentazione.

Possiamo dunque archiviare il concetto che i surgelati abbiamo valori nutrizionali inferiori al fresco?
Certamente, i surgelati sono prodotti sicuri, controllati e di alta qualità, adatti ad essere consumati anche da coloro che ricercano una alimentazione corretta e bilanciata e dai bambini e ragazzi che necessitano di tutto l'apporto nutrizionale.

Il Natale ha consumi differenti nel settore surgelati?
Non il Natale in quanto tale, ma semmai l'inverno che aumenta i consumi di patate, minestroni, zuppe, prodotti legati a pasti tipici della stagione.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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