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Etichetta a semaforo, il no di Martina «Un elemento distorsivo del mercato»

Maurizio Martina ha scritto una lettera ad alcuni rappresentanti europei della sicurezza alimentare per ribadire il no dell'Italia all'introduzione dell'etichetta a semaforo, non utile per promuovere una dieta sana

 
22 marzo 2017 | 09:46

Etichetta a semaforo, il no di Martina «Un elemento distorsivo del mercato»

Maurizio Martina ha scritto una lettera ad alcuni rappresentanti europei della sicurezza alimentare per ribadire il no dell'Italia all'introduzione dell'etichetta a semaforo, non utile per promuovere una dieta sana

22 marzo 2017 | 09:46
 

«Vogliamo ribadire con forza il nostro no e di tutta la filiera agroalimentare italiana a sistemi di etichettatura di questo tipo, che non promuovono una dieta sana, classificando i cibi con parametri discutibili e approssimativi. La Commissione deve esprimere una posizione chiara e forte in questa materia così delicata».

Etichetta a semaforo, il no di Martina «Un elemento distorsivo del mercato»

Così il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, in una lettera indirizzata a Federica Mogherini (alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza), Vytenis Povilas Andriukaitis (commissario per la Salute e la sicurezza alimentare) e Phil Hogan (commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale) sullo schema di etichettatura nutrizionale basato sul “codice colore” già adottato nel Regno Unito.

“Su nostra iniziativa - sottolinea Martina - insieme a numerosi altri Paesi europei, nel Consiglio dei Ministri abbiamo espresso quattro volte forti riserve rispetto al sistema applicato nel Regno Unito. Vi chiediamo di intervenire per impedire la diffusione di un elemento così distorsivo del mercato, con danni economici e d'immagine ai nostri prodotti e nessun beneficio per i consumatori. Non è accettabile che Dop e Igp possano essere marchiate con un semaforo rosso mentre bibite gassate senza zucchero possono ottenere il semaforo verde».

«Abbiamo collaborato con la Commissione per rafforzare le informazioni in etichetta sulle materie prime utilizzate e sulla loro origine - ricorda Martina - porteremo avanti la sperimentazione su latte e derivati auspicando che possa diventare al più presto uno standard europeo. Allo stesso tempo siamo impegnati nella promozione e nella tutela del modello di indicazioni geografiche che è un patrimonio dell'Unione e va difeso come bene comune appartenente a tutti i cittadini europei».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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