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Bergamo regno dei formaggi Dop ospita l’esperto Alberto Marcomini

Il giornalista Alberto Marcomini, ospite al “Bù Cheese Bar” di Bergamo dove ha presentato il suo ultimo libro dedicato ai formaggi, ha dichiarato di puntare su Bergamo per la prossima edizione degli Italian Cheese Awards

di Roberto Vitali
 
07 marzo 2016 | 17:50

Bergamo regno dei formaggi Dop ospita l’esperto Alberto Marcomini

Il giornalista Alberto Marcomini, ospite al “Bù Cheese Bar” di Bergamo dove ha presentato il suo ultimo libro dedicato ai formaggi, ha dichiarato di puntare su Bergamo per la prossima edizione degli Italian Cheese Awards

di Roberto Vitali
07 marzo 2016 | 17:50
 

Se la provincia di Bergamo detiene il record italiano di produzione di formaggi a marchio Dop (sono ben nove), quale altra città sarebbe più motivata, se non Bergamo appunto, a ospitare l’assegnazione degli “Oscar del formaggio”, la fortunata iniziativa lanciata da uno dei maggiori esperti italiani di formaggi, il giornalista Alberto Marcomini? L’auspicio è emerso durante la presentazione, al “Bù Cheese Bar” di piazza Dante, a Bergamo, dell’ultimo libro firmato da Marcomini, “Guida essenziale all’acquisto dei formaggi italiani” (Giunti Editore, 20 euro).

da sinistra: Alberto Marcomini e Francesco Maroni
Nella foto, da sinistra: Alberto Marcomini e Francesco Maroni

La prossima edizione degli Italian Cheese Awards si terrà in aprile a Villa Braida di Mogliano Veneto (Tv). Sarà una “tre giorni” che coinciderà con la quinta edizione di “Formaggio in Villa”, che porterà a Villa Braida oltre cento produttori di formaggi da tutta Italia. E se invece - è stato pensato e detto durante la presentazione del nuovo libro di Marcomini al Bù Cheese Bar - la manifestazione venisse spostata per le piazze e vie del centro piacentiniano di Bergamo? Lo stesso Marcomini ha detto che vuole per il futuro trasferire la manifestazione in una città più importante rispetto a Mogliano Veneto.

Il guru del formaggio, giornalista di Tg5 Gusto a Mediaset, ha ricordato i suoi legami con Bergamo e in particolare l’amicizia con Gino Veronelli. Altro, per il momento, non si è aggiunto, ma i personaggi del mondo del formaggio presenti al Bù (produttori, affinatori, esponenti di Slow Food, alcuni amministratori pubblici) sembrano aver ascoltato con attenzione la relazione di Marcomini.



Il volume presentato ha richiesto a Marcomini e ai suoi collaboratori un lavoro durato circa due anni. Regione per regione, sono state visitate le migliori realtà casearie e i loro prodotti più rappresentativi, valutati dal rigore di esperti degustatori, per sapere sempre come acquistare il formaggio giusto nel luogo giusto. Dopo le pagine introduttive (nazioni di base dell’arte casearia, i tipi di formaggio), ecco, divise per regione, le schede di 379 formaggi di 199 produttori italiani. Nella sezione lombarda figurano sei produttori bergamaschi: Latteria sociale casearia di Branzi, Caseificio Quattro Portoni di Cologno al Serio, Taddei di Fornovo San Giovanni, Arrigoni Battista di Pagazzano, Giovanni Invernizzi di Pontirolo Nuovo, Pierluigi Dolci di Sant’Omobono Terme.

da sinistra: Jacopo Bravi e Luca Guerini
Nella foto, da sinistra: Jacopo Bravi e Luca Guerini

Aperto nell’ottobre scorso, il Bù Cheese Bar, è una iniziativa di Francesco Maroni e Luca Guerini riuniti nella Finlatt srl. Direttore del locale è Iacopo Bravi. Per l’inaugurazione si aspetta che sia pronto anche lo spazio esterno lungo la via Monte San Michele, a lato del vecchio tribunale. Il locale è aperto tutti i giorni dalle 7.30 sino a dopo la mezzanotte. Sono 45 i formaggi italiani che possono essere assaggiati qui, mentre sono in vendita anche tante altre specialità alimentari, bergamasche e non. Il menu è sempre più vario, con i tradizionali taglieri ma anche con piatti caldi nei quali la componente formaggio è sempre esaltata. «Un locale così ben arredato e con queste proposte - ha commentato Marcomini - sarebbe degno di una grande città come Londra o New York».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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