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Prezzo e valore: distinguere il caro dal costoso in ristorazione

Quando il prezzo incontra la qualità nasce il dialogo tra “caro” e “costoso”. Albino Ferri e Gianni Cocco spiegano come valorizzare i prodotti unici e comunicare il loro vero valore ai clienti, creando esperienze memorabili

 
23 settembre 2025 | 18:54

Prezzo e valore: distinguere il caro dal costoso in ristorazione

Quando il prezzo incontra la qualità nasce il dialogo tra “caro” e “costoso”. Albino Ferri e Gianni Cocco spiegano come valorizzare i prodotti unici e comunicare il loro vero valore ai clienti, creando esperienze memorabili

23 settembre 2025 | 18:54
 

Caro o costoso? Quando il prezzo incontra la qualità, nasce un dialogo che vale davvero la pena ascoltare. Nel nuovo episodio di Gocce di Tè,  la rubrica ideata da Accademia Ferri 1905 in collaborazione con Italia a Tavola, Albino Ferri ha incontrato il coffee master Gianni Cocco per confrontarsi su un tema delicato ma centrale nella ristorazione e nella caffetteria: come parlare di prezzi con i clienti.  «Assolutamente sì - conferma Cocco - Questo periodo, tra l’altro, rende il tema ancora più sensibile. È qualcosa che tocca tutti i locali e tutti i professionisti».

Prezzo e valore: distinguere il caro dal costoso in ristorazione

Gianni Cocco e Albino Ferri

Prezzo: uniformità e contesto

Per Ferri, gestire il tema dei prezzi richiede coerenza e uniformità all’interno del locale. «Il prezzo va definito in base a una serie di variabili: location, tipo di servizio, qualità delle materie prime. Se gestito in maniera uniforme, il cliente percepisce professionalità e attenzione», spiega.

Cocco aggiunge un’altra sfumatura importante: «Alcuni prodotti hanno un riferimento di prezzo ben definito, facilmente ricordabile dai clienti. Altri, come il tè, sono più difficili da collocare nella mente del consumatore e richiedono maggiore attenzione».

La differenza tra “caro” e “costoso”

Qui entra in gioco la vera discriminante secondo Ferri: l’unicità dell’esperienza offerta. «Se un prodotto è facilmente comparabile con altri sul mercato e costa di più, allora è percepito come caro. Se invece il prodotto è unico e genera un’esperienza, può avere un valore superiore, ma sarà considerato costoso, mai caro» chiarisce.

Cocco concorda: «La regola è chiara: distinguere tra ciò che è confrontabile e ciò che invece racconta una storia, un’esperienza sensoriale. Questa differenza aiuta a gestire meglio la comunicazione con i clienti e a valorizzare il prodotto».

Dialogo e consapevolezza

Il confronto tra Albino Ferri e Gianni Cocco dimostra come il dialogo aperto e consapevole sul prezzo non sia solo possibile, ma fondamentale per costruire fiducia con i clienti. Creare esperienze uniche e comunicare chiaramente il valore di ciò che si propone può trasformare un prodotto da “caro” a “costoso, ma giustificato”.

Per informazioni: www.ferridal1905.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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