L’articolato plesso è di grande bellezza. Siamo a Seiano, una delle frazioncine di Vico Equense (Na), e Vico Equense è uno dei sei comuni della Penisola sorrentina, di essa costituendo il gate nord. E qui a Seiano, affacciato sul Golfo di Napoli, il Vesuvio poco distante, sorge il Grand Hotel Angiolieri, albergo cinque stelle. Una volta, con indolente coda attuale del tutto fuori luogo, la ristorazione d’albergo a momenti era percepita più come una sorta di ristorazione collettiva che non come il luogo ben preposto al fine dining. Immaginiamo allora cosa può essere, in Penisola sorrentina, la percezione di una pizzeria inserita all’interno di sì magnifico albergo cinque stelle.

Il Grand Hotel Angiolieri di Seiano (Vico Equense, Na)
Saporì, e qualcos’altro
Tutto da sfatare! Saporì, questo il nome della pizzeria interna al Grand Hotel Angiolieri, eroga servizio eccellente sia per qualità di cibo, sia per modalità e stile di servizio e sia, va detto, per la bellezza del panorama di cui si gode cenando in terrazza (la domenica anche pranzando). La denominazione completa, giammai casualmente, è: “Saporì, pizza e qualcos’altro” e, come sovente accade, è l’ignoto che intriga: è proprio da questo “qualcos’altro” che vogliamo principiare il nostro sunday lunch di inizio ottobre.

La mise en place di Saporì, pizza e qualcos’altro
Sole caldo, cielo terso, e c’è anche chi si tuffa a mare. Perché mai dovremmo saltare gli antipasti? Perché dovremmo fare torto a noi e alle persone di sala che sanno così suadentemente proporceli? La scelta cade sul crocchettone Saporì, con prosciutto cotto, salame, caciocavallo delle colline vicane, sale, pepe e panatura di pane panko. Inoltre, squisita golosità, il crocchettone è guarnito con granella di nocciole, profumato alla cannella e al miele.
La carta dei vini e il servizio
Cosa beviamo? E qui già si palesa, primo ma non unico, il vantaggio di Saporì: essere parte di una costellazione che include anche alta ristorazione. La carta dei vini, ben fatta, è opera di Luciano Esposito, sommelier del ristorante fine dining L’Accanto inserito nella struttura. I suggerimenti sono mirati e ben si comprende che sono frutto di competenza e non di improvvisazione. Pertanto, ben volentieri lasciamo che sia il valente restaurant manager, eclettico quanto delicato e fondamentale nel suo ruolo, Fabio Disanto, a suggerirci il migliore pairing pietanze/vini: ne saremo entusiasti. Il prode pizzaiolo, vistosa la sua bravura, è Fernando Speranza.

Il pizzaiolo Fernando Speranza
Le pizze e i dolci
Quanto è piacevole constatare che il concetto di pizza è qui inteso all’incirca così: c’è la margherita, nel suo novero di versioni, e poi ci sono (anche) le altre pizze. Difatti, a non degustare almeno una delle margherite proposte (d’ora innanzi saranno tutti meditati assaggi) non ci pensiamo proprio e, qualora ci avessimo pensato, saremmo forse incorsi in sguardi inquietanti. Quindi, detto fatto, la margherita prescelta è la Bufalina, con topping di eccellenza: Grana Padano Dop, Mozzarella di Bufala Campana Dop, Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Dop, foglioline di basilico fresco e filino di olio evo. Ritroviamo il Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Dop nel successivo spicchio di pizza, la Napoletana, laddove gli altri ingredienti dello squisito topping sono aglio, alici di Cetara, olive nere di Gaeta, Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop e filino di olio extravergine di oliva. Nel calice, un ottimo rosato proveniente dal Cilento.
Saporì, pizza e qualcos’altro: il Crocchettone
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Saporì, pizza e qualcos’altro: la Bufalina
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Saporì, pizza e qualcos’altro: la Napoletana
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Lodevole guizzo creativo nella proposta di una squisita “vera” Caprese nel ruolo originale di pre-dessert. Perché abbiamo posto enfasi sulla “vera” caprese? Perché qui vengono adoperati gli ingredienti della caprese originale: il fiordilatte delle colline vicane e non la mozzarella di bufala. Il pomodoro è sorrentino. Secondo vantaggio della struttura articolata: la carta dei dolci è estrapolata, sorta di sunto sapiente, dall’offering del ristorante. Si opta per uno squisito pasticciotto crema e amarena. Insomma, luogo semplicemente stupendo: elogio della Penisola Sorrentina. Clientela costituita non solo da turisti provenienti da ogni parte del mondo, ma anche da veri buongustai della zona. Un’ottima pizzeria in un sontuoso albergo cinque stelle. Accade a Seiano, frazioncina di Vico Equense, gate nord della Penisola Sorrentina, gemma del Golfo di Napoli, nel Mediterraneo.
Via Santa Maria Vecchia 2 80066 Seiano (Na)