È Susanna Dal Cin, bartender dell’Aman Venice, la vincitrice di 110 e Lode 2025, la competizione che ogni anno riunisce i migliori professionisti dei bar d’hotel italiani. La nona edizione, ospitata al Grand Hotel Billia di Saint-Vincent, ha messo in luce trend, nuovi talenti e il ruolo crescente del food & beverage d’autore nell’hospitality di lusso. Una giornata che ha raccontato competizioni, premi alla carriera, collaborazioni con grandi brand e l’evoluzione dell’esperienza di accoglienza nei cinque stelle.

Susanna Dal Cin vince 110 e Lode 2025: l’hotel bartender dell’anno
Una nona edizione che celebra l’eccellenza
Per il terzo anno consecutivo, 110 e Lode e Order of Merit al Grand Hotel Billia di Saint-Vincent ha riunito bartender provenienti dai principali cinque stelle italiani, rappresentando un’occasione di confronto sulle nuove tendenze della mixology, della caffetteria di qualità e del servizio di alto livello. «L’obiettivo non è solo premiare chi eccelle dietro al bancone, ma offrire una panoramica completa sull’evoluzione dell’hospitality italiana», spiegano gli organizzatori Erica Rossi e Francesco Cione, rispettivamente Creative Director e Head of Event della manifestazione.

110 e Lode è giunto alla nona edizione
La finale e il titolo di Hotel Bartender of the Year 2025
La cocktail competition 110 e Lode è riservata ai bartender di hotel a cinque stelle e quest’anno ha visto 30 concorrenti sfidarsi con creatività e tecnica. Tra le strutture rappresentate figurano hotel di fama internazionale come Mandarin Oriental, Four Seasons, St. Regis, Belmond Rocco Forte, Aman, Edition, e realtà emergenti di alto livello come Borgo Santandrea ad Amalfi e Ancora Cortina. La prima fase della gara è stata valutata da una giuria di grande esperienza: Fabio Bacchi, Editor in Chief di BarTales, Gabriele Fantino, past champion 2024, e Walter Bolzonella, presidente di giuria e leggenda del bar Gabbiano all’Hotel Cipriani di Venezia, dove ha guidato il servizio per oltre 40 anni.

110 e Lode 2025: il podio
La finale di 110 e Lode ha visto sfidarsi i tre migliori bartender della classifica: Susanna Dal Cin (Aman Venice), Mattia Capezzuoli (De Russie Roma) e Riccardo Lodovichi (St. Regis Venice). I finalisti hanno presentato un cocktail flight davanti a una giuria composta dai premiati Order of Merit e dai membri della giuria tecnica. Il titolo di Hotel Bartender of the Year 2025 è stato assegnato a Susanna Dal Cin, con il cocktail «Anima». La giuria ha apprezzato non solo l’equilibrio e l’aroma, ma anche la capacità della bartender di raccontare la storia del suo drink. «È bello vedere una donna iscrivere il proprio nome nella storia della competizione», ha dichiarato Erica Rossi.
Order of Merit: premi alla carriera e riconoscimenti nel mondo del bar
In parallelo alla competizione, la cerimonia di Order of Merit ha celebrato i professionisti più autorevoli del settore. Il premio, nato nei primi anni 2000, valorizza le figure che contribuiscono a elevare il bartending italiano. L’edizione 2025 ha premiato otto professionisti, estendendo per il secondo anno il riconoscimento anche alla caffetteria di qualità, con il coinvolgimento di 1895 Coffee Designers by Lavazza, che ha premiato Manuela Fensore e Daniele Carvalho Ricci. «Order of Merit vuole dare risalto a chi rappresenta un modello per le nuove generazioni», sottolinea Francesco Cione. La manifestazione si è conclusa con un bar takeover del Dry Martini di Sorrento, guidato da Lucio D’Orsi, portando a Saint-Vincent l’esperienza del celebre cocktail bar catalano di Javier de las Muelas. I partecipanti hanno avuto modo di assistere a un esempio concreto di servizio e gestione di bar di alto livello, integrando formazione, spettacolo e networking.

Mixology d'autore a 110 e Lode
Formazione, inclusione e futuro del bartending
110 e Lode e Order of Merit si confermano momenti di formazione e confronto per il settore, valorizzando talento, creatività e professionalità. La manifestazione evidenzia anche il ruolo crescente delle donne nel bartending, la centralità del caffè specialty e l’interazione tra cocktail, storytelling e ospitalità di lusso.
«Per noi, questi eventi non celebrano solo la competizione, ma mostrano la capacità del bartending italiano di evolversi e innovare, mantenendo sempre un legame con la tradizione dell’accoglienza» conclude Francesco Cione.