La “ruota di carro”, nel 2025, batte tutti. Da Michele è infatti la miglior catena dell’anno per 50 Top Pizza, che incorona la storica insegna di Forcella in cima alla guida dedicata alle catene artigianali. Il marchio nato a Napoli 150 anni fa, oggi presente con oltre settanta sedi nel mondo, diventa il riferimento numero uno della pizza napoletana a livello globale, capace di parlare a pubblici diversi senza snaturare la propria identità. Dietro di lei si piazzano Big Mamma Group e Grosso Napoletano (nella scorsa edizione rispettivamente al terzo e primo posto), in un podio che fotografa bene quanto la competizione internazionale sia ormai centrale anche nel mondo della pizza.

Migliori catene artigianali: il podio per 50 Top Pizza
50 Top Pizza 2025: la top 10 delle catene artigianali
Procedendo lungo la top ten si compone un mosaico che attraversa continenti, modelli imprenditoriali e interpretazioni della stessa tradizione. Al quarto posto c’è Bráz, marchio brasiliano noto per la pizza grande e croccante cotta nel forno a legna; subito dietro Luigia, con sedi tra Svizzera e Dubai e una proposta che punta sui prodotti italiani. Sesta Pizza Pilgrims, realtà britannica dei fratelli Thom e James Elliot, che si conferma riferimento per la pizza napoletana nel Regno Unito.
In settima posizione Berberè, il progetto dei fratelli Aloe che, partendo da Castel Maggiore, ha costruito una rete tra le principali città italiane fino ad arrivare a Londra con quattro locali. Ottavo è 400 Gradi, la creatura australiana di Johnny Di Francesco, figura ormai identificata come ambasciatore della pizza napoletana nel nuovo continente; nono il gruppo di Errico Porzio, molto radicato nel Sud Italia; chiude la top ten il Gruppo Peppe di Peppe Cutraro, presente soprattutto a Parigi e Lione.
La classifica delle catene artigianali per 50 Top Pizza 2025
Di seguito, la classifica completa delle catene artigianali stilata da 50 Top Pizza 2025:
«Andiamo molto orgogliosi della guida delle catene artigianali - hanno commentato i curatori della guida, Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere -, perché abbiamo visto in questi anni un movimento in continua espansione, nei numeri, ma anche e soprattutto nella qualità. Artigianalità sì, ma con un’organizzazione aziendale, una vera e propria rivoluzione nel mondo della pizza degli ultimi anni». Parole che mettono a fuoco un punto che spesso viene sottovalutato: l’artigianalità oggi non è più incompatibile con una struttura solida, con una logistica definita e con una strategia di scala. È proprio in questo equilibrio che si gioca la partita contemporanea delle catene di pizzerie.

La pizzeria di Da Michele a Napoli
50 Top Pizza 2025: i premi speciali alle catene artigianali
Accanto alla classifica principale, come sempre, i premi speciali, utili a fotografare le tendenze e a leggere i movimenti interni del settore. Ecco, di seguito, tutti i riconoscimenti assegnati nell’edizione 2025: