La putizza è il dolce sloveno più celebre, simbolo delle feste ma presente anche nella quotidianità familiare. Si prepara con un impasto lievitato, steso e arrotolato, farcito con vari ripieni: oltre 80 le versioni conosciute. Le più tipiche sono con noci, nocciole, semi di papavero, dragoncello o formaggio.
Preparazione
Preparare l'impasto in un luogo caldo. Impastare la farina con un cucchiaino di sale, mescolare il lievito con un cucchiaino di zucchero, 2 cucchiai di farina e 50 ml di acqua tiepida o latte.
Lasciare lievitare in un luogo caldo. Fare un buco al centro della farina, versarci dentro l’uovo sbattuto, il lievito, il burro fuso e lo zucchero. Versarci il latte tiepido mescolando l’impasto.
Sbattere per 15 min ovvero fino a quando non si formano delle bollicine e l’impasto si stacca dalla ciotola. Poi cospargere l’impasto con farina, coprire con un tovagliolo e lasciare lievitare in un luogo caldo.
Per preparare il ripieno scottare le noci macinate o schiacciate nel latte zuccherato. Riscaldare il miele fino a farlo sciogliere.
Aggiungerci le noci e mescolare con la cannella. Lasciare raffreddare il ripieno, quindi aggiungere uno o due uova e mescolare lievemente.
Stendere l’impasto con ½ cm di spessore e ricoprirlo con il ripieno ancora caldo. Avvolgere il tutto strettamente e mettere nella teglia. Lasciare lievitare la putizza lentamente, che si alzerà ancora un po’ nel forno. Prima di infornare, ungere con l’uovo sbattuto.
Cuocere in forno per un’ora. Una volta cotta, lasciare raffreddare nella teglia per altri 15 min. Alla fine cospargere a piacere con zucchero.
La tradizione vuole che siano le nonne a insegnarne l’arte a figlie e nipoti, perché impasto e ripieno vanno lavorati con cura per un buon risultato. Si cuoce in teglia o in pirofila a corona, derivata dalle forme tedesche per ciambella.