Per celebrare le feste con gusto e qualità Bord Bia - ente governativo irlandese per la promozione del food & beverage - porta sulle tavole italiane ricette senza precedenti, che uniscono l’eccellenza delle materie prime irlandesi all’innovazione degli Chef JRE-Italia - Jeunes Restaurateurs Italia, associazione che raccoglie i più giovani rappresentanti dell’alta ristorazione italiana.
Preparazione
In una casseruola rosolare l’agnello irlandese in olio caldo finché non risulta ben dorato, aggiungere carota, sedano, cipolla e aglio tritati grossolanamente, sfumare con vino rosso, lasciare evaporare quindi unire le erbe aromatiche.
Coprire con il brodo e cuocere lentamente per circa 2-3 ore, finché la carne risulta tenerissima. Quindi disossare e sfilacciare la carne, eliminando ossa e grasso in eccesso.
Ridurre il fondo di cottura fino a ottenere una salsa densa e mescolarla con la carne aggiustando di sale e pepe.
Impastare le farine con le uova fino a ottenere un composto liscio quindi avvolgerlo nella pellicola e lasciar riposare 30 minuti.
Stendere la pasta sottile con il mattarello o la sfogliatrice e adagia piccole porzioni di stracotto sulla sfoglia, coprire con altra sfoglia e sigillare bene. Ritagliare i ravioli e coprirli con un canovaccio infarinato.
Sbollentare le foglie di bieta in acqua salata e poi raffreddarle subito in acqua e ghiaccio. Frullare il tutto fino a ottenere una crema liscia, aggiungendo sale e una noce di burro.
Grattugiare il limone e tenere da parte la buccia grattugiata, in una casseruola fai cuocere il limone restante, privo di parte bianca, con acqua, olio e un pizzico di sale e unisci la buccia. Frulla tutto fino a ottenere una crema liscia.
Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata per 3-4 minuti. Adagiare la crema di bieta sul fondo del piatto e disporvi sopra i ravioli. Condire con la crema di limone, zest di limone fresco e foglioline di timo.
Dal gusto unico, molto dolce e delicato, la carne di agnello irlandese è una materia prima di altissima qualità, il metodo di allevamento tradizionale prevede che gli animali vivano allo stato brado e si cibino naturalmente di erba fresca - che grazie alle piogge abbondanti, i venti e i terreni fertili è ricca di nutrienti - erbe selvatiche, carici, eriche e fiori selvatici autoctoni.