Il cosiddetto “pane nero” al carbone vegetale ha attirato l’attenzione del pubblico per il suo colore inusuale. Ma di cosa si tratta esattamente? Il carbone vegetale è una polvere ottenuta dal legno carbonizzato, una sostanza organica naturale che può essere utilizzata come additivo colorante o come integratore alimentare. Gli integratori a base di carbone vegetale vengono consigliati per contrastare disturbi intestinali, flatulenza e gonfiore, grazie alla sua capacità di adsorbire i gas intestinali.

Il mito del pane nero: sicuro ma senza effetti benefici
Le quantità nel pane non hanno effetti benefici
L’effetto benefico del carbone vegetale si ottiene con 1 grammo assunto prima e dopo i pasti, mentre nei prodotti da forno le dosi impiegate sono di 15-20 grammi per kg di farina, quantità insufficienti per produrre benefici reali. Per questo motivo, il pane al carbone vegetale non può essere considerato un alimento funzionale, ma solo un prodotto dal colore e dal gusto particolari.
La Commissione Europea, in relazione agli integratori, ha autorizzato l’indicazione secondo cui «il carbone attivo contribuisce alla riduzione dell’eccessiva flatulenza post-prandiale», ma questa proprietà non si applica ai prodotti da forno.
Cosa dice la normativa europea
L’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) nel 2012 ha valutato l’uso del carbone vegetale come additivo colorante privo di rischi. Tuttavia, le norme europee - in particolare il Regolamento CE n. 1333/2008 - vietano l’impiego di qualsiasi tipo di colorante in pane e pizza. Di conseguenza, i prodotti da forno contenenti carbone vegetale non possono essere commercializzati con la denominazione di “pane”, ma devono essere indicati come “prodotto della panetteria fine”. Inoltre, quando il carbone è aggiunto come additivo colorante, è vietato vantare effetti benefici per la salute.
Carbone vegetale e salute: nessun rischio, ma attenzione ai farmaci
Sulla base delle valutazioni europee, si può affermare che consumare prodotti al carbone vegetale è sicuro, ma non esistono prove che il suo utilizzo come additivo porti benefici concreti. L’aggiunta del carbone vegetale come colorante nei prodotti da forno è quindi considerata di utilità dubbia, poiché non è chiaro se le sue proprietà restino attive una volta inserito in una matrice alimentare complessa. Il carbone vegetale può legare nutrienti e farmaci, rendendoli meno disponibili per l’organismo. È quindi consigliabile evitare di consumare questi prodotti se si assumono medicinali durante i pasti o in presenza di situazioni nutrizionali delicate. Il “pane nero” al carbone vegetale è un prodotto di tendenza che non presenta rischi per la salute, ma non apporta benefici funzionali. È bene ricordare che, secondo la normativa europea, non può essere definito “pane” e deve essere consumato con moderazione e consapevolezza.