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Ecco perché cinque pasti al giorno fanno bene alla salute

Dalla stabilità del metabolismo al sostegno della concentrazione, passando per cuore e livelli di energia: un approccio alimentare che modula i ritmi biologici e migliora il benessere complessivo

 
15 settembre 2025 | 07:30

Ecco perché cinque pasti al giorno fanno bene alla salute

Dalla stabilità del metabolismo al sostegno della concentrazione, passando per cuore e livelli di energia: un approccio alimentare che modula i ritmi biologici e migliora il benessere complessivo

15 settembre 2025 | 07:30
 

Sempre più studi confermano quanto il nostro benessere, fisico e mentale, dipenda dalle scelte quotidiane. L’alimentazione, oltre alla qualità dei cibi, richiede anche una giusta distribuzione durante la giornata. Da qui nasce la cosiddetta regola dei cinque pasti, un’abitudine semplice che aiuta a mantenere equilibrio energetico e metabolico, favorendo la salute nel tempo. Ne parla Maria Bravo, biologa nutrizionista di Humanitas San Pio X, in un articolo di Humanitas Salute che riportiamo di seguito.

Ecco perché cinque pasti al giorno fanno bene alla salute

Cinque pasti al giorno: il ritmo giusto per corpo e mente

La regola dei cinque pasti

Nella routine di tutti i giorni è frequente trascurare i ritmi alimentari: saltare la colazione, pranzare in fretta o arrivare a sera con troppa fame. La regola dei cinque pasti - colazione, pranzo e cena affiancati da due spuntini, uno a metà mattina e uno nel pomeriggio - nasce per riportare ordine e continuità. L’obiettivo non è solo evitare lunghi digiuni, ma garantire un apporto costante di energia. Seguita con attenzione e con scelte equilibrate, questa modalità stimola il metabolismo, migliora la concentrazione e sostiene la produttività durante la giornata. Da non dimenticare anche l’idratazione: distribuire acqua in maniera regolare contribuisce a ridurre affaticamento e cali di attenzione.

I benefici per la salute

Le ricerche scientifiche hanno evidenziato effetti interessanti legati alla frequenza dei pasti. Uno studio condotto su circa 500 persone ha osservato che chi consuma più di quattro pasti al giorno presenta un profilo lipidico migliore, con valori più alti di colesterolo HDL -  quello “buono” - e trigliceridi più bassi rispetto a chi mangia meno frequentemente. Poiché un rapporto favorevole tra HDL e LDL riduce il rischio cardiovascolare, questi dati indicano che suddividere le calorie in più momenti della giornata può contribuire alla protezione del cuore. A confermarlo è anche una revisione pubblicata su Circulation, la rivista dell’American Heart Association, che associa i pasti frequenti a una minore incidenza di diabete e patologie cardiovascolari. In altre parole, distribuire l’apporto calorico non solo sostiene l’energia quotidiana, ma sembra offrire anche un beneficio sul lungo periodo.

Questione di equilibrio

Non si tratta però di una regola rigida: anche chi preferisce attenersi ai tre pasti principali può mantenere un’alimentazione bilanciata, a patto di gestire bene la distribuzione dei nutrienti. Come sottolinea la dottoressa Bravo, «la chiave resta sempre l’equilibrio: adattare le indicazioni nutrizionali alle proprie esigenze e al proprio stile di vita è il modo migliore per costruire un rapporto sano e duraturo con il cibo».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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