Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 14 dicembre 2025  | aggiornato alle 14:30 | 116318 articoli pubblicati

Vino ed etica

ll vino nasce in convento: le abbazie custodi di storia, paesaggio e futuro

Dal convegno al Convento della Santissima Annunciata di Franciacorta, promosso da Vini d’Abbazia, emerge il ruolo millenario dei monasteri: luoghi dove il vino è cultura, spiritualità e identità dei territori

di Alberto Lupini
direttore
 
04 ottobre 2025 | 21:49

ll vino nasce in convento: le abbazie custodi di storia, paesaggio e futuro

Dal convegno al Convento della Santissima Annunciata di Franciacorta, promosso da Vini d’Abbazia, emerge il ruolo millenario dei monasteri: luoghi dove il vino è cultura, spiritualità e identità dei territori

di Alberto Lupini
direttore
04 ottobre 2025 | 21:49
 

Non è solo una questione di viti e botti. Il vino, in Italia, porta con sé una memoria che affonda nella storia delle abbazie e nei conventi, luoghi dove la terra è stata lavorata con sapienza e il paesaggio custodito con rispetto per molti secoli. Proprio a questa eredità (ricostruita dal professor Attilio Scienza che ha ricordato il ruolo di tutela e valorizzazione dell'attivita agricola, nonchè di selezione dei vitigni e mappature dei terreni vitati, a partire dal Pinot nero, svolto  nei secoli dai monaci) è stato dedicato il convegno nazionale “La cultura del vino e l’identità dei territori: l’opera delle abbazie”, ospitato al Convento della Santissima Annunciata di Franciacorta a Rovato (Bs) dalla Fondazione Vittorio e Mariella Moretti.

ll vino nasce in convento: le abbazie custodi di storia, paesaggio e futuro

Convento della Santissima Annunciata di Franciacorta a Rovato

L’incontro ha riunito religiosi, produttori, enologi e rappresentanti delle istituzioni, mettendo al centro il contributo millenario dei monasteri, che hanno fatto del vino un bene culturale, spirituale e identitario. A coordinare i lavori è stato il giornalista Rai Rocco Tolfa, che ha guidato il dialogo tra i relatori.

L’impegno della Fondazione Moretti e le voci delle abbazie

A fare gli onori di casa Valentina Moretti, consigliere delegata alle attività culturali della Fondazione di famiglia. «Il convento – ha sottolineato Valentina – apre le sue porte alla comunità per stimolare la condivisione, proprio come avviene in famiglia. È un invito a riconnettersi con la natura e a custodire quei valori che ci uniscono».

ll vino nasce in convento: le abbazie custodi di storia, paesaggio e futuro

Manfred Bernard, Dom Stefano Visintin, Renzo Cotarella, Rocco Tolfa, Vittorio Moretti, Valentina Moretti, Atttilio Scienza, Don Andrea Santus e Luigi Cavagna.
 

Il cuore del convegno è stato affidato alle esperienze di chi, ancora oggi, vive e lavora dentro le mura monastiche, continuando una tradizione secolare che, come detto, è stata delineata con passione e intensità da uno scienziato del vino del calibro di Attilio Scienza. Alla storia si sono rifatti con esempi pratici di cosa si portano dietro anche come attenzione all'ambiente, rispetto del consumatore e etica del lavoro i vari religiosi ed enologi in rappresentanza delle sette abbazie che in Italia ancora oggi producono vino (e non solo ovviamente per la messa).

ll vino nasce in convento: le abbazie custodi di storia, paesaggio e futuro

Abbazia di Praglia (Pd)

In rappresentanza dell'abbazia di Praglia (Pd), dove c'è la più numerosa comunità benedettina d'Italia, Dom Stefano Visintin ha ad esempio ricordato il vino come alimento, liturgia e medicamento: «Oggi può tornare a essere simbolo di rispetto per natura, lavoratori e consumatori». Parliamo di un'abbazia che nell'Ottocento disponeva di 2mila ettari di terreni in Italia ed un altro migliaio nell'Istria austriaca. «Nel passato, la coltivazione della vite e il vino davano concretezza alla necessità fondamentale di sostenere la vita propria e altrui: il vino era allo stesso tempo alimento, elemento della liturgia e medicamento per monaci e ospiti, tramite gli enoliti. Oggi, questi elementi possono diventare strumenti per sottolineare valori spirituali come il rispetto per la natura, per i lavoratori e per i consumatori, attraverso prodotti di qualità e la memoria condivisa di una lunga tradizione». Una realtà a cui ha accostato anche il richiamo alla necessità di esempi di correttezza, come l'applicazione di contratti regolari con i dipendenti. 

ll vino nasce in convento: le abbazie custodi di storia, paesaggio e futuro

Abbazia Monte Oliveto Maggiore (Si)

Vino, ma anche olio e api, l'attività agricola dei monasteri può essere più ampia come ha sottolineato Don Andrea Santus, Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, nel senese. Il monaco olivetano ha ripercorso le origini del Monastero fondato da San Bernardo Tolomei nel 1319: «La produzione del vino nella nostra comunità ancora oggi assume definizioni diverse in relazione al tema della liturgia, del lavoro, del rapporto con il creato. Per noi ha un significato molto particolare e profondo il fatto di poter utilizzare per la celebrazione della Santa Messa il vino frutto della vite e del nostro lavoro». Ma ciò deve essere anche un esempio di come fare corretta agricoltura e questo viene spiegato ai giovani in occasioni delle visite scolastiche. 

ll vino nasce in convento: le abbazie custodi di storia, paesaggio e futuro

Monastero di Bose - Assisi

Fratel Michele Badino, del Monastero di Bose (Assisi) ha raccontato in videoconferenza il recupero di un vitigno storico e l’impegno nella viticoltura biologica: «Ogni anno l’uva ci ricorda che il vino è dono, comunione e fraternità». 

ll vino nasce in convento: le abbazie custodi di storia, paesaggio e futuro

Abbazia di Novacella (Bz)

Passando a livelli più aziendali, Werner Waldboth, direttore marketing dell’Abbazia di Novacella (che fa vino in Alto Adige dal XII secolo) in video conferenza ha posto l’accento sulla sostenibilità come eredità monastica: «La nostra longevità si spiega con la responsabilità di trasmettere alle generazioni future ciò che abbiamo ricevuto. Nel nostro DNA c’è la sostenibilità, intesa come impegno a trasmettere alla prossima generazione ciò che abbiamo ricevuto da quella precedente. Così operiamo anche nella nostra cantina, dal vigneto alla produzione».

ll vino nasce in convento: le abbazie custodi di storia, paesaggio e futuro

Monastero di Muri-Gries (Bz)

Sulla stessa linea Manfred Bernard, enologo e direttore della Cantina Convento Muri-Gries (Bz), che ha richiamato la necessità di garantire continuità anche economica: «La viticoltura resta un elemento identitario e un pilastro di stabilità». Esplicito il richiamo a come il cristianesimo oggi affronta grandi sfide. Anche per i monasteri significa dover ripensare il proprio futuro e garantire a lungo termine la base economica delle diverse attività. In questo quadro la viticoltura ha un ruolo centrale: come bene culturale e come elemento identitario».

Renzo Cotarella, AD di Marchesi Antinori, ha raccontato invece il legame con Badia a Passignano (Fi): «Nel 1983 vi fu ritrovata una vite millenaria, simbolo di una vocazione che attraversa i secoli. In questa tenuta, arte, storia, viticoltura e innovazione convivono da sempre e il nostro impegno va oltre il vino». Esplicito il riferimento alla attigua Osteria di Passignano (ristorante del gruppo vinicolo con una stella Michelin) che permette di collegare religione, turismo ed enogastronomia, dando vita a un percorso di visita della Badia, esempio concreto di valorizzazione nel rispetto della storia e della bellezza.

ll vino nasce in convento: le abbazie custodi di storia, paesaggio e futuro

Abbazia di Passignano (Fi)

Ma le abbazie, anche se non producono più vino, possono sempre svolgere un ruolo importante per il comparto. É il caso del Convento francescano di Rodengo Saiano (Bs) che ha istituito dei corsi di studi professionali, compresi degli its, per formare giovani alle attività della viticoltura o delle cantine, incontrando il sostegno dei più importantI produttori della Franciacorta. Padre Luigi Cavagna, Rettore della scuola Accademia Symposium ha in particolare insistito sull'importanza di essere in stretto collegamento con le esigenze delle imprese: da qui l'attivazione di corsi che oltre al mondo del vino riguardano la zootecnia e la macelleria (particolarmente importanti nell'area bresciana), la produzione di formaggi o miele.  

ll vino nasce in convento: le abbazie custodi di storia, paesaggio e futuro

Convento di Rodengo Soiano (Bs)

A trarre un po' le conclusioni, Vittorio Moretti, per il quale il legame con le abbazie è la sintesi di una filosofia: «Non sono solo testimonianze del passato, ma luoghi carichi di futuro, che insegnano a conciliare vita e lavoro». Il Convento della Santissima Annunciata (che è stato ristrutturato e riaperto anche come agriturismo negli scorsi anni proprio grazie ad un intervento della Fondazione Moretti dopo che la cantina dal '91 produceva il bianco del Convento" con le uve dell'Annunciata) rappresenta in questa ottica un ideale di armonia tra vita e lavoro. «Quasi uno stile di vita - ha ricordato - che ho sempre cercato nel mio percorso. Oggi, con la nostra Fondazione, ci prendiamo cura di questo convento e ci impegniamo a realizzare iniziative come queste, che dedichiamo al territorio e alle famiglie e che servono a riflettere sul passato e a ripartire dalle nostre radici per trovare un nuovo senso di unione». 

In apertura dei lavori era arrivato anche il messaggio del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha riconosciuto il valore delle abbazie come «luoghi in cui mani sapienti hanno preservato, difeso e valorizzato la nostra cultura». 

Cultura, ricerca e degustazioni

La giornata si è conclusa con i banchi d’assaggio curati da AIS Lombardia, dove i vini delle abbazie hanno raccontato, calice dopo calice, la forza di una tradizione che non è mai rimasta ferma alla storia, ma continua a dare forma al futuro. Un evento che si è inserito nel programma “Come in famiglia”, una giornata di eventi aperti al pubblico, organizzata dalla Fondazione Vittorio e Mariella Moretti, che ha proposto percorsi nella natura, laboratori, letture e incontri dedicati alla spiritualità, alla cultura e al senso di comunità. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio della Fondazione Italia Patria della Bellezza, che sostiene i progetti capaci di valorizzare l’autentico talento italiano per la bellezza.

Il convegno alla Santissima Annunciata ha dimostrato che il vino non è soltanto un prodotto agricolo o commerciale, ma un patrimonio che le abbazie hanno custodito per secoli, intrecciando fede, cultura e territorio. Le voci ascoltate a Franciacorta ricordano come i monasteri abbiano contribuito a mantenere viva la biodiversità, a formare saperi agricoli, a dare valore al paesaggio e a forgiare identità comunitarie.

Oggi, in un tempo in cui la ristorazione e la viticoltura cercano nuove radici, il mondo monastico indica una via: il vino come strumento di comunione, di sostenibilità e di continuità tra passato e futuro. È questa la lezione che il network Vini d’Abbazia e la Fondazione Moretti rilanciano: difendere ciò che siamo partendo dalla memoria, per dare forza e senso a ciò che saremo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Tirreno CT
Galbani Professionale
TreValli

Tirreno CT
Galbani Professionale

TreValli
Consorzio Asti DOCG