Il World Pasta Day 2025 celebra la pasta come ambasciatrice del made in Italy e patrimonio culturale del Paese. Secondo uno studio di AstraRicerche per Unione Italiana Food, la pasta rientra nella top 5 dei motivi d’orgoglio nazionale insieme a arte, paesaggi, monumenti e letteratura.

La pasta, orgoglio nazionale italiano
Il 25 ottobre, 27esima edizione della giornata, eventi e maratone social in tutto il mondo ribadiranno il ruolo centrale di un comparto che produce oltre 17 milioni di tonnellate di pasta ogni anno, con l’Italia leader globale grazie a 4,2 milioni di tonnellate prodotte. Quasi il 60% della produzione nazionale è destinato all’estero, segno del forte legame tra la pasta e la cultura gastronomica mondiale.
Orgoglio Pasta: una mostra per celebrare l’identità italiana
Fino al 25 ottobre, la Galleria Alberto Sordi di Roma ospita la mostra digitale “Orgoglio Pasta”, promossa da Unione Italiana Food. L’esposizione valorizza la pasta come simbolo di identità italiana, con la partecipazione dei ministri Adolfo Urso e Francesco Lollobrigida, di (Presidente di Unione Italiana Food) e Margherita Mastromauro (Presidente dei pastai di Unione Italiana Food).

Il taglio del nastro di Orgoglio Pasta
La pasta emerge come emblema di convivialità, saper fare artigianale e unità territoriale, riconosciuta dal 96,6% degli italiani come autentica ambasciatrice del made in Italy. Per il 69% degli intervistati, «Italia significa pasta», più ancora di pizza o vino.

Il 96,6% degli italiani considera la pasta ambasciatrice del made in Italy
Pasta e italianità: tra salute, sostenibilità e convivialità
La ricerca UIF-AstraRicerche mostra che per quasi la metà degli italiani (49,3%) la pasta è riconosciuta nel mondo come simbolo dell’Italia e rappresenta un modello alimentare sano e sostenibile. È anche simbolo di territorio, tradizione e varietà regionale, apprezzata per la sua versatilità (33,6%) e per la sua natura conviviale (36%).
Per l’85% degli italiani vederla apprezzata all’estero genera orgoglio, mentre per il 66,6% è l’alimento più rappresentativo della Dieta Mediterranea, più dell’olio (56,3%), della verdura (47,5%), del pesce (44,9%) e della frutta (39,5%). Tra gli alimenti che costituiscono la Dieta Mediterranea la pasta è quello che viene consumato più di frequente, da quasi 7 italiani su 10 (69,4%), seguita dalla verdura (56,4%) e dalla frutta (53,8%) e dall’olio (52%).

La pasta è l'alimento più rappresentativo della dieta mediterranea
I valori associati alla pasta e i falsi miti da sfatare
Per il 58% degli italiani, la pasta rappresenta la tradizione culinaria italiana, seguita da semplicità (36%) e benessere (33,7%). È sinonimo di orgoglio nazionale (32,6%), condivisione (28,7%) e convivialità (25,5%). È ritenuta un alimento accessibile (90,7%), facile da preparare (89,2%), sano ed equilibrato (77,8%) e sostenibile (66,4%).

Per oltre il 90% degli italiani la pasta è un alimento accessibile
L’indagine smentisce i pregiudizi più comuni: solo il 20,4% crede che vada eliminata nelle diete dimagranti e il 27,3% pensa interferisca con il sonno. Al contrario, la pasta è riconosciuta per i suoi benefici nutrizionali e per il ruolo di equilibrio metabolico e sazietà prolungata.

Gli spaghetti al pomodoro, un must della cucina italiana
Le sfide del settore e il valore economico della pasta
«Per gli italiani la pasta è una questione di appartenenza e motivo di orgoglio. Questa ricerca lo conferma e arriva in un momento politicamente delicato - spiega Margherita Mastromauro, Presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food - Il comparto della pasta è un pilastro della nostra economia e della nostra identità culturale. Ogni misura che ne ostacola la competitività sui mercati internazionali rappresenta una minaccia non solo per le imprese, ma per l’intero sistema del made in Italy. Nel complesso quadro geopolitico che ci troviamo ad affrontare, segnato anche dal rischio di extra-dazi da parte del Dipartimento del Commercio americano, questa 27esima edizione del World Pasta Day assume un grande significato simbolico: ci ricorda cosa la pasta ha rappresentato e rappresenta ancora oggi nel nostro Paese e nel mondo sul piano economico, culturale e sociale. Ed è sicuramente un valore e una risorsa che vanno tutelati».

Margherita Mastromauro assieme al ministro Lollobrigida
Il comparto affronta sfide globali come i dazi statunitensi, l’inflazione e l’aumento dei costi delle materie prime, ma resta un pilastro del made in Italy e dell’economia agroalimentare nazionale.
Italia leader mondiale per produzione ed export di pasta
Nel 2024 l’Italia ha confermato il primato nella produzione, esportazione e consumo di pasta. Con 4,2 milioni di tonnellate prodotte, il Paese supera Turchia, Stati Uniti ed Egitto. Il consumo pro capite è di 23,3 kg annui, seguito da Tunisia (17 kg) e Venezuela (13,6 kg).
Ma è l’export che conferma un comparto fortemente orientato all’estero, con un valore delle vendite oltre confine che ormai eguaglia quello dei consumi nazionali. Parliamo di oltre 2.420 milioni tonnellate (+9,1% rispetto al 2023) per un valore di 4.020 milioni di euro (+4,8% rispetto al 2023).

Molteplici formati di pasta, un comparto con un export fortissimo
In sostanza 80 milioni di porzioni di pasta italiana che lo scorso anno sono state proposte nelle case e nei ristoranti di quasi 200 Paesi. Della pasta esportata nel 2024, oltre 1,5 mln di tonnellate è destinato ai paesi dell’UE mentre 898.815 tonnellate finiscono in Paesi terzi.
Germania (467.183 tonnellate), Stati Uniti (302.177 tonnellate), Regno Unito (283.478 tonnellate), Francia (278.511 tonnellate), e Giappone (69.589 tonnellate) si confermano i Paesi più ricettivi. L’aumento dell’export registrato nel 2024 si conferma anche nel primo semestre del 2025, con una crescita a volume del +2,5% rispetto all’analogo periodo del 2024 (1.195.025.792 nel 2024 vs 1.224.476.880 nel 2025).

Pasta semplice o in elaborazioni più gourmet, gradita in tutto il mondo
Pasta e scienza: il Consensus Statement rinnovato
In occasione del World Pasta Day 2025, i Pastai di Unione Italiana Food rinnovano la Dichiarazione di Consenso scientifico sui benefici della pasta, realizzata con Sisa (Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione) e Cepea (Center of Studies in Food Policy and Economics).

Margherita Matromauro e Paolo Barilla
Il nuovo Consensus Statement, firmato da 29 scienziati di 9 Paesi, amplia a 19 punti le evidenze sul valore nutrizionale della pasta. «Le evidenze attuali confermano che la pasta, se consumata nell'ambito di una dieta equilibrata, contribuisce all'adeguatezza nutrizionale, al benessere metabolico e alla sostenibilità ambientale» dichiara Silvia Migliaccio, Presidente Sisa. La ricerca ne evidenzia anche i benefici per il sonno, la regolazione circadiana e la prevenzione cardiovascolare.
Cresce la pasta 100% italiana ma resta l’allarme per il grano nazionale
Secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea, in occasione del World Pasta Day, la quota di pasta prodotta con grano 100% italiano è passata in cinque anni dal 20% al 40% del consumo totale, confermando la crescente attenzione dei consumatori verso i prodotti di origine nazionale.
La ricorrenza è stata celebrata nei mercati di Campagna Amica con lezioni di sfoglia, laboratori “Mani in pasta” per i bambini e showcooking dedicati ai grani antichi e alla cucina artigianale italiana. Tuttavia, Coldiretti lancia l’allarme sul crollo delle quotazioni del grano, scese del 40% in tre anni, mentre i costi di produzione sono aumentati del 20%.
Le importazioni di grano estero sono cresciute del 9% nel primo semestre 2025, con il Canada come principale fornitore, dove è consentito l’uso del glifosate, vietato in Italia. Ventimila agricoltori Coldiretti sono scesi in piazza per chiedere una filiera più equa, trovando ascolto nel Governo, che ha annunciato nuove misure di sostegno, tra cui una Cun Unica e 40 milioni di euro per i contratti di filiera.
L’obiettivo resta quello di rafforzare il ruolo del grano italiano nella pasta made in Italy, protagonista anche sui mercati esteri, dove le esportazioni sono cresciute del +77% in dieci anni, superando nel 2024 i 3 miliardi di euro.
#WorldPastaDay: la maratona social che unisce il mondo
La celebrazione della Giornata Mondiale della Pasta coinvolge anche il mondo digitale: food lover, chef e giornalisti di tutto il mondo condividono le proprie creazioni con l’hashtag #WorldPastaDay, taggando i profili di WeLovePasta.it.

Il World Pasta Day è giunto alla 27^ edizione
Nel 2024 oltre 33.000 contenuti social hanno celebrato la pasta, confermando il suo ruolo come piatto universale della convivialità. Promosso da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation, il World Pasta Day giunge alla 27ª edizione, riaffermando il valore culturale, economico e nutrizionale di uno dei prodotti simbolo del made in Italy.