Il Tea Master Albino Ferri e il Coffee Master Gianni Cocco affrontano un tema spesso dato per scontato nel mondo della ristorazione: l’importanza della competenza nella gestione del servizio. Secondo i due professionisti, la qualità dell’esperienza non dipende soltanto dal prodotto, ma da chi lo presenta, lo prepara e lo racconta. «Servire bene significa conoscere ciò che si offre… e chi lo offre», osserva Ferri, sottolineando come la formazione sia un elemento imprescindibile per garantire coerenza e autenticità.

La conoscenza è fondamentale per un servizio di qualità
Dal banco alla sala: l'importanza del servizio
Gianni Cocco evidenzia una criticità frequente: «Vedi Albino, è proprio questo che succede quando i professionisti non conoscono ciò che stanno servendo». Un elemento che, secondo lui, distingue un locale standardizzato da uno realmente identitario. Ferri conferma: «Non c’è nulla di male nei processi strutturati, ma quando il personale è formato e sa trasmettere le caratteristiche del prodotto, l’esperienza cambia completamente. Diventa esclusiva».
Il punto centrale riguarda la capacità di raccontare ciò che si porta al tavolo. Non si tratta di aggiungere complessità al servizio, ma di dare valore a ogni scelta: dalla presa della comanda alla selezione della materia prima.
Organizzazione, chiarezza e valore percepito
Per Cocco, la qualità non è solo un fatto di gusto o di tecnica, ma anche di dinamica interna: «Postazioni ben organizzate, processi chiari, velocità: tutto questo rende il servizio più efficiente, dinamico e fluido, migliorando anche l’interazione tra i membri del team. Ed è ciò che, alla fine, arriva al tavolo come valore percepito.»

Il Tea Master Albino Ferri e il Coffee Master Gianni Cocco
Un servizio strutturato non elimina la personalizzazione: la facilita. Rende possibile un dialogo più naturale con il cliente, consente al personale di proporre, spiegare, contestualizzare ciò che viene servito.
Dal racconto alla soddisfazione
Ferri sintetizza bene questa dimensione: «Quelle piccole informazioni che un cameriere riesce a condividere durante il servizio sono un valore enorme.» Non si tratta di marketing, ma di cultura dell’ospitalità.
Nel settore del vino, del tè e del caffè, la conoscenza dei prodotti è un elemento sempre più decisivo. I clienti cercano coerenza, trasparenza e un servizio capace di guidarli senza imporre. La formazione continua - tecnica e narrativa - diventa quindi la principale leva per differenziarsi.