Ci sono dolci che attraversano il tempo perché si trasformano, adattandosi a ogni epoca. Altri, più rari, resistono perché scelgono di rimanere fedeli a sé stessi. L’Offella d’Oro di Perbellini appartiene a questa seconda categoria: un lievitato che dal 1891 continua a raccontare il Natale veronese senza inseguire mode, reinterpretazioni o semplificazioni. Viene spesso definita “antenata del Pandoro”: una definizione storicamente corretta, ma riduttiva. Se è vero che dall’intuizione di Giovanni Battista Perbellini nasce uno dei filoni più importanti della pasticceria veronese, è altrettanto vero che l’Offella non è mai stata un semplice passaggio intermedio. È rimasta un dolce compiuto, con una propria identità, una propria struttura e un modo preciso di stare sulla tavola delle feste.

L’Offella d’Oro di Perbellini
Lontana dall’idea di prodotto universale, l’Offella d’Oro mantiene una dimensione più domestica e autentica. L’impasto ricco, arricchito da burro e uova intere, la lievitazione naturale con pasta madre, che supera le 48 ore, e la presenza delle mandorle Prima Bari in granella - adagiate sul fondo dello stampo e presenti in cottura - costruiscono un profilo sensoriale riconoscibile, fatto di morbidezza, profumo ed equilibrio. È un dolce che non cerca la spettacolarità della forma, ma la sostanza del gesto.
Il tempo come ingrediente
Nel laboratorio Perbellini di Bovolone, oggi guidato da Pierluigi, il tempo non è una variabile produttiva da comprimere, ma un ingrediente da rispettare. Ogni Offella segue i propri ritmi naturali, scanditi dalla lievitazione della pasta madre e dall’esperienza di chi lavora l’impasto giorno dopo giorno. Una lentezza consapevole che oggi assume il valore di una scelta precisa e coerente. A ribadire questa identità c’è anche un dettaglio solo apparentemente tecnico: Offella d’Oro® è un marchio registrato, realizzato esclusivamente nel laboratorio Perbellini.
Non una questione di possesso, ma di responsabilità. Registrare un nome, in questo caso, significa proteggere un significato preciso e garantire che dietro quella denominazione ci siano gesti, tempi e qualità coerenti con una storia che attraversa sei generazioni. Il completamento di questo percorso passa dal gesto finale, quello del confezionamento. L’Offella d’Oro viene incartata rigorosamente a mano, nel tradizionale involucro bianco e rosso chiuso con un tralcio di vite. Non è un semplice dettaglio estetico, ma l’ultimo atto artigiano di un processo che rafforza il legame con la terra veronese e con una ritualità che si rinnova ogni anno.
Un dolce che accompagna il tempo delle feste
C’è poi un aspetto meno raccontato, ma profondamente evocativo: l’Offella d’Oro è un dolce che non si esaurisce nel giorno di festa. La sua produzione, rigorosamente stagionale, prosegue fino alla primavera, accompagnando il periodo natalizio senza essere confinata a una data o a un momento preciso. È un lievitato che resta, che prolunga il piacere della festa e ne conserva il senso anche quando il calendario scorre avanti, con la stessa coerenza e la stessa cura.

L’Offella d’Oro è un dolce che non si esaurisce nel giorno di festa
In un panorama dolciario sempre più affollato di varianti, gusti e reinterpretazioni, l’Offella d’Oro di Perbellini compie una scelta radicale: restare disponibile quando gli altri scompaiono. Ripete la stessa ricetta, gli stessi gesti, lo stesso rispetto per il tempo, accompagnando il Natale e oltre. Un atto di coerenza che oggi appare sorprendentemente moderno, perché non tutto ciò che è profondamente legato alla festa deve esaurirsi con essa. Alcune tradizioni sanno durare.
Non solo Offella: la famiglia dei dolci Perbellini
Accanto all’Offella d’Oro®, la Rinomata Offelleria Perbellini custodisce un patrimonio dolciario che attraversa oltre 150 anni di storia familiare. Ricette nate in epoche diverse, ma unite dalla stessa idea di artigianalità, di rispetto per il tempo e di profondo legame con il territorio veronese. Tra i grandi classici spicca il Pan dei Siori®, lievitato ricco e profumato in cui convivono uvetta, frutta secca e spezie. In passato, per il costo elevato delle materie prime, era riservato alle tavole più abbienti: oggi resta il simbolo di una tradizione natalizia generosa, capace di raccontare il lato più opulento e conviviale della pasticceria veronese.
Accanto a esso, la Millefoglie Strachìn®, creata negli anni Cinquanta, rappresenta l’anima più espressa della pasticceria Perbellini. È un dolce preparato al momento, composto da strati di sfoglia fragrante e farcito con una crema dal nome dialettale strachìn (“stanca”), così chiamata perché, una volta montata, tende naturalmente a perdere struttura in breve tempo. Proprio per questa caratteristica viene assemblata e servita subito dopo la preparazione. Diverso per funzione e contesto è il Dolce Dorato®, nato nel secondo Dopoguerra come risposta a una nuova domanda di dolci semplici e quotidiani. Un prodotto da colazione e da merenda, realizzato con ingredienti essenziali, che racconta la capacità della pasticceria di adattarsi ai cambiamenti sociali senza rinunciare alla qualità. Chiude idealmente questo percorso il Fior d’Albicocca®, creazione più recente che testimonia lo sguardo contemporaneo della maison. Un lievitato soffice e leggero, arricchito da gocce di albicocca e pensato per accompagnare il consumo di grandi lievitati anche fuori dalla stagione invernale.
Via Vittorio Veneto 46 37051 Bovolone (Vr)
Lun-Sab 07:30-12:30, 15:30-19:30; Dom 07:30-12:30, 16:00-19:30