L’Assemblea annuale del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, svoltasi a Modena, ha offerto un quadro aggiornato su andamento economico, attività consortili e prospettive del settore. Tra tenuta dei mercati, criticità legate all’export Usa, investimenti in promozione e digitalizzazione, e il contributo della ricerca universitaria, è emerso il valore strategico dell’Aceto Balsamico di Modena IGP nel sistema delle Indicazioni Geografiche, rafforzato anche dal confronto europeo al Forum Qualivita.

Digitalizzazione e tracciabilità: le novità del Consorzio Aceto Balsamico di Modena
Assemblea annuale del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena
Si è svolta martedì 9 dicembre, presso la Sala Panini della Camera di Commercio di Modena, l’Assemblea Annuale dei Soci del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, appuntamento dedicato al confronto sui risultati dell’anno, sulle attività in corso e sulle prospettive del comparto. L’incontro si è articolato in una sessione riservata ai soci e in una parte pubblica di approfondimento scientifico ed economico, con la partecipazione di istituzioni e mondo accademico.
Andamento del settore e attività del Consorzio
Ad aprire la sessione riservata ai soci è stato il presidente Cesare Mazzetti, che ha illustrato il quadro economico del settore e le principali attività del Consorzio. «Nonostante il nostro prodotto esporti circa il 25% dei volumi sul mercato statunitense, e questo esponga gli operatori alla grave crisi aperta dai dazi di Trump e dalla svalutazione del dollaro, i risultati di fine anno mostrano una buona tenuta globale, con una lievissima flessione nella produzione certificata» ha dichiarato Mazzetti, sottolineando come gli investimenti in promozione abbiano contribuito alla stabilità complessiva.

Cesare Mazzetti, presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena
È seguito un aggiornamento operativo sulle iniziative del Consorzio, con particolare attenzione ai nuovi strumenti di digitalizzazione dei processi, orientati a migliorare efficienza, tracciabilità e servizi alle aziende consorziate.
Ricerca e tutela della denominazione
Nel corso della mattinata è intervenuta la Prof.ssa Caterina Durante (Università di Modena e Reggio Emilia), che ha presentato lo stato di avanzamento delle attività di ricerca e sviluppo congiunte tra Università e Consorzio. Gli studi, finalizzati alla tutela dell’autenticità e alla valorizzazione della denominazione, offriranno ricadute concrete sui processi produttivi e sul posizionamento dell’Aceto Balsamico di Modena IGP.
Analisi economica e identità territoriale
La sessione pubblica si è aperta con i saluti istituzionali di Andrea Bartolamasi, assessore del Comune di Modena, che ha ribadito il sostegno delle istituzioni locali. A seguire, gli interventi di due docenti dell’Università di Parma. Il professore Andrea Lasagni, con la relazione “Analisi macroeconomica dei principali mercati europei e internazionali”, ha illustrato le dinamiche di consumo, le tendenze globali e i fattori che incidono sulla competitività del settore agroalimentare italiano. Successivamente, il professore Stefano Magagnoli ha proposto un approfondimento storico-culturale dal titolo “Il fenomeno Aceto Balsamico di Modena: perché proprio a Modena?”, mettendo in evidenza radici storiche, identità territoriale e unicità del patrimonio produttivo modenese.
Dal Forum Qualivita al dialogo con l’Europa
Nel fine settimana successivo, il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena ha partecipato al Forum Qualivita di Siena, evento europeo dedicato alla qualità agroalimentare. Durante i lavori, il Commissario europeo all’Agricoltura Christophe Hansen ha ribadito il ruolo strategico delle Indicazioni Geografiche: «Le IG sono un pilastro dell’eccellenza europea e dobbiamo rafforzarne valore e riconoscibilità».

Federico Desimoni, direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena
In questo contesto si è svolto anche l’incontro istituzionale tra il Commissario Hansen, il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena. Il direttore Federico Desimoni ha avuto modo di confrontarsi con il Commissario europeo e con l’assessore regionale Stefano Bonaccini sui temi della tutela, della promozione internazionale e del ruolo delle filiere certificate, rafforzando il dialogo con le istituzioni europee e regionali.
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