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Caro-caffè: in Italia l'espresso al bar costa il 20% in più rispetto al 2021

Il prezzo continua a salire, con aumenti fino al 34% in alcune città. Bolzano guida per costo (1,43€), mentre Catanzaro resiste sotto l'euro. Tra caro-materia prima ed energia, gli italiani potrebbero tornare alla moka

di Luca Bassi
 
10 marzo 2025 | 16:09

Caro-caffè: in Italia l'espresso al bar costa il 20% in più rispetto al 2021

Il prezzo continua a salire, con aumenti fino al 34% in alcune città. Bolzano guida per costo (1,43€), mentre Catanzaro resiste sotto l'euro. Tra caro-materia prima ed energia, gli italiani potrebbero tornare alla moka

di Luca Bassi
10 marzo 2025 | 16:09
 

C'era una volta la tazzulella 'e cafè economica, alla portata di tutti, più volte al giorno. C'era una volta, appunto, perché oggi le cose sono cambiate radicalmente. Negli ultimi anni gli italiani hanno infatti assistito a un progressivo aumento del prezzo dell'espresso al bar, un fenomeno che si è intensificato - e non poco - negli ultimi mesi. Il caffè, da sempre simbolo di socialità e quotidianità nel nostro paese, non è più un piacere accessibile come un tempo, con alcuni esercizi che hanno ormai superato la soglia dell'euro e cinquanta per una singola tazzina. Ma quali sono le cause di questo rincaro? E quali sono le città dove bere un espresso costa di più?

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Caffè sempre più caro: l'espresso al bar aumenta del 20% in quattro anni

Clima, trasporti, costi: le vere cause dell'aumento del prezzo del caffè

Il prezzo del caffè al dettaglio è influenzato da una serie di fattori globali e locali. In primo luogo, la crisi climatica sta mettendo a dura prova la produzione mondiale di caffè. Il Brasile, principale esportatore del cosiddetto oro nero, ha subito negli ultimi anni eventi meteorologici estremi, tra siccità e gelate, che hanno ridotto drasticamente i raccolti. Anche il Vietnam, leader nella produzione di robusta (la varietà un tempo più economica di caffè, ma anche la meno pregiata), ha visto un calo nella produzione dovuto a condizioni climatiche avverse e difficoltà logistiche. Questo ha portato a una riduzione dell'offerta e, di conseguenza, a un aumento dei prezzi delle materie prime, il cosiddetto caffè verde.

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A incidere ulteriormente c'è il rincaro dei costi di trasporto e dell'energia. Il prezzo dei container ha subito un'impennata negli ultimi anni, e il conflitto nel Mar Rosso ha reso più complesso il commercio internazionale, aumentando i costi di importazione. Inoltre, in Asia è cresciuta fortemente la richiesta di caffè, cosa impensabile fino a qualche anno fa. Spostandoci in Italia, invece, non possiamo fare a meno di notare che le spese per l'energia elettrica e il gas, essenziali per la torrefazione e la preparazione dell'espresso nelle caffetterie, hanno subito incrementi significativi, che si riflettono inevitabilmente sul prezzo finale pagato dal consumatore. Non bisogna poi dimenticare l'aumento dei costi di gestione per i baristi: affitti sempre più alti, salari da adeguare all'inflazione e costi delle attrezzature sempre più elevati. Molti locali si trovano costretti a rivedere i propri listini, soprattutto nelle grandi città, dove la pressione economica è più forte.

Da Bolzano a Catanzaro, dove si paga di più per un espresso

Secondo uno studio condotto dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc) in collaborazione con Assoutenti, che ha messo a confronto i prezzi del caffè servito nei bar delle principali città italiane, i listini sono estremamente diversificati sul territorio: Bolzano si conferma la città col caffè più costoso, con un prezzo medio di 1,43 euro, seguita da Trento, Pescara e Trieste con 1,34 euro. Sul versante opposto, è Catanzaro la più economica mentre anche Napoli registra incrementi superiori al 32% e un prezzo medio ormai prossimo a quota 1,20 euro.

In termini di effetti sulle tasche degli italiani, l'aumento dei prezzi dell'espresso determina un aggravio di spesa non indifferente, spiega Assoutenti. La pausa caffè al bar rappresenta un appuntamento fisso quotidiano per milioni di cittadini, al punto che in Italia vengono servite ogni anno sei miliardi di tazzine nei locali pubblici della Penisola. Questo significa che la spesa per l'espresso passa dai 6,18 miliardi all'anno del 2021 agli attuali 7,32 miliardi, con un aumento di ben 1,14 miliardi a parità di consumi.

Un cambiamento culturale in atto?

L'aumento dei prezzi potrebbe indurre molti italiani a ripensare il proprio rapporto con il caffè. Se un tempo l'espresso era considerato un rito quotidiano irrinunciabile, il suo costo sempre più elevato potrebbe portare a una selezione più attenta dei locali in cui consumarlo, privilegiando la qualità rispetto alla quantità. Inoltre, cresce l'interesse per i caffè specialty, che offrono un prodotto di livello superiore a un prezzo già storicamente più alto, ma giustificato da una materia prima selezionata e da metodi di estrazione più raffinati.

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Il caro caffè non è dunque solo una questione economica, ma anche culturale. Nei prossimi anni potremmo assistere a una trasformazione del mercato, con consumatori sempre più consapevoli e disposti a spendere di più per un prodotto che garantisca una maggiore qualità e sostenibilità. Del resto, coi prezzi del caffè commerciale sempre più in salita, alla lunga il consumatore medio potrebbe iniziare a chiedere una grande qualità anche nella tazza, come da tempo fa col vino e come sta iniziando a fare con l'olio extravergine.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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