Nel sesto episodio della rubrica «Gocce di Tè», il Tea Master Albino Ferri, dall'Accademia Ferri, affronta un tema spesso sottovalutato dagli appassionati di tè e dai professionisti della ristorazione: la scelta del filtro più adatto per l’infusione. Un dettaglio che può influenzare in modo significativo l’esperienza di degustazione.

Scegliere il filtro giusto è fondamentale per gustare appieno il tè
I quattro principali tipi di filtro
Secondo Ferri, oggi il mercato propone quattro macro-categorie di filtri, ciascuna con precise caratteristiche e destinazioni d’uso. La prima tipologia è rappresentata dal filtro industriale in carta, utilizzato nelle comuni bustine da tè. Questo filtro ospita foglie tritate finemente direttamente in fase produttiva. «Si tratta di un prodotto di largo consumo - spiega Ferri - con performance adeguate a un uso quotidiano, ma con gusti standardizzati e ripetibili». Questi filtri sono legati alla lavorazione detta CTC (Crush, Tear, Curl), tipica della produzione industriale.
La seconda tipologia comprende i filtri sigillati automaticamente da macchine, dove possono essere inserite foglie leggermente più grandi e di qualità superiore rispetto alla prima categoria. Tuttavia, anche qui la materia prima deve rispettare parametri standardizzati per consentire il corretto funzionamento delle macchine confezionatrici. Questo limita la possibilità di utilizzare foglie di pregio o ingredienti dalle forme irregolari.
I filtri artigianali: qualità e libertà nella scelta delle materie prime
Più interessanti, secondo il Tea Master, sono le due tipologie di filtri artigianali, realizzati manualmente o con un intervento umano nella fase finale di chiusura. Questa lavorazione consente di utilizzare materie prime di qualità superiore, senza alterarne la forma naturale.

Il Tea Master Albino Ferri
«Con questi filtri - precisa Ferri - possiamo inserire boccioli di rosa interi, fiori non tritati o foglie di grandi dimensioni. La materia prima rimane integra, proprio come in un servizio di tè in foglia libera, ma con la praticità della bustina». Questa soluzione si rivela ideale per locali che vogliono proporre tè pregiati con la comodità della preparazione semplificata.

L’importanza della scelta del filtro
La decisione su quale filtro utilizzare dipende dall’obiettivo dell’attività e dal tipo di clientela. Per i bar o le strutture ricettive con un servizio rapido e standardizzato, i filtri industriali possono essere sufficienti. Tuttavia, per ristoranti gourmet, sale da tè o hotel di fascia alta, i filtri artigianali rappresentano una scelta più coerente con la valorizzazione del prodotto e la ricerca della qualità.
Il materiale stesso del filtro - carta, cotone, metallo o plastica alimentare - può incidere su gusto, limpidezza e profumo dell’infusione. È quindi fondamentale conoscerne le differenze per proporre ai clienti una tazza di tè che esprima al meglio le caratteristiche della miscela utilizzata.
Perché è importante scegliere bene il filtro
L’approccio di Albino Ferri sottolinea come anche un elemento apparentemente secondario come il filtro possa fare la differenza nel servizio del tè. Una scelta consapevole, basata su esigenze e aspettative precise, può trasformare un semplice gesto quotidiano in un momento di degustazione curato nei dettagli.