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Tè oolong: il “blu” che unisce verde e nero. Le differenze con i tè scuri

Il tè oolong, detto anche “tè blu”, unisce le caratteristiche di verde e nero grazie a una parziale ossidazione. Scopriamo storia, aromi e differenze con i tè scuri, noti per le note di sottobosco e la fermentazione unica

 
09 settembre 2025 | 16:39

Tè oolong: il “blu” che unisce verde e nero. Le differenze con i tè scuri

Il tè oolong, detto anche “tè blu”, unisce le caratteristiche di verde e nero grazie a una parziale ossidazione. Scopriamo storia, aromi e differenze con i tè scuri, noti per le note di sottobosco e la fermentazione unica

09 settembre 2025 | 16:39
 

Protagonista del nuovo episodio di Gocce di Tè,  la rubrica ideata da Accademia Ferri 1905 in collaborazione con Italia a Tavola è il tè oolong, conosciuto anche come tè blu. A raccontarci la sua storia e le sue peculiarità è Livio Zanini, professore ed esperto di tè, nella cornice della prima stanza da tè di Vicenza, dove ogni tazza diventa un viaggio di scoperta.

Tè oolong: il “blu” che unisce verde e nero. Le differenze con i tè scuri

Il tè oolong

Cosa rende speciale l’oolong

Si chiama appunto tè oolong, che deriva dal termine cinese Oolong. In Cina vengono anche chiamati Qingcha, ovvero tè blu o verdi azzurri. Con questo nome indichiamo una macro-categoria di tè che assomma le proprietà dei tè verdi e dei tè neri» spiega Zanini.

Il segreto sta nella lavorazione: «Gli oolong vengono sottoposti a una prima fase di ossidazione, come i tè neri. Poi però questa ossidazione viene interrotta a metà, sottoponendo le foglie a una cottura, cioè a un’inibizione enzimatica. È molto interessante, perché così ritroviamo note che abbracciano entrambe le categorie»

La varietà in tazza

Gli oolong sono tra i tè più sorprendenti per varietà aromatica. «Forse è la categoria di tè che presenta la maggior diversità al suo interno. In base al grado di ossidazione possiamo avere prodotti con caratteristiche molto simili a quelle dei tè verdi - ma sempre con note floreali più accentuate - fino ad arrivare a tè che si avvicinano molto ai neri» sottolinea Zanini.

Tè oolong: il “blu” che unisce verde e nero. Le differenze con i tè scuri

Livio Zanini e Albino Ferri

Questa duttilità li rende perfetti per chi ama esplorare sfumature nuove e diverse a ogni infusione.

Una tradizione di equilibrio

L’oolong è l’espressione di un equilibrio di trasformazione: né completamente verde né completamente nero, ma una categoria a sé, che invita alla scoperta e alla degustazione consapevole. Ogni tazza diventa così occasione di incontro, riflesso dell’arte artigianale che guida la mano dei maestri del tè.

L’invito alla scoperta

L’oolong non è soltanto una varietà di tè, ma un vero e proprio viaggio sensoriale. I suoi aromi possono spaziare dal floreale al fruttato, dal burroso al tostato, regalando esperienze sempre nuove.

Scopri tutto sul tè

Chi lo ha già assaggiato sa che è un tè capace di sorprendere ed emozionare, rendendo speciale anche il più semplice momento di pausa.

Per informazioni: www.ferridal1905.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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